5 tra i peggiori doppiaggi italiani (finora)

Quanto sono belli i doppiaggi italiani, ma non è tutto oro quel che luccica! Ecco 5 tra i peggiori doppiaggi italiani (finora)

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Il doppiaggio italiano vanta una storia unica nel suo genere. Da sempre viene decantato nel nostro Bel Paese e all’estero come tra i migliori a rendere film, serie tv, cartoni animati e videogiochi di un livello superiore rispetto alle controparti del resto del mondo, che hanno una tradizione ed una cultura della recitazione differente rispetto a quella italiana. Ci sarebbero davvero tanti illustri esempi per tessere le lodi del doppiaggio italiano, ma non è tutto oro quel che luccica.

Sull'altro versante della medaglia, infatti, abbiamo una lista lunghissima di esempi di come la pessima recitazione o un pessimo adattamento dei dialoghi possano rovinare la magia e il pathos delle opere originali, se non addirittura rovinarle completamente!

Abbiamo dovuto fare una selezione ben accurata, basata principalmente su quanto quel doppiaggio sia stato criticato dal pubblico, tra tutti i prodotti audiovisivi in circolazione, dai film ai videogiochi. Alcuni di questi sono semplicemente passati alla storia, trasformando il loro essere brutti in qualcosa di esilarante.

Eccoci quindi ad una rapida carrellata di 5 tra i peggiori doppiaggi italiani (fino ad oggi). La lista non è in ordine dal “migliore” al “peggiore” perché, diciamocelo, quasi tutti quelli qui sotto presenti meritano di scavare le classifiche.

1) Ape Escape

Forse per molti questo titolo equivale a sparare sulla croce rossa. Agli inizi del boom delle console, chi si doveva occupare del doppiaggio dei titoli videoludici non si preoccupava molto che questi avessero un buon adattamento dei dialoghi e dei buoni doppiatori.

Le motivazioni erano molte: doppiare videogiochi era visto come deleterio, era associato a prodotti di bassa fascia per bambini e, tra l'altro, non erano proprio pagati benissimo. Ebbene, Ape Escape, titolo per PlayStation 1 del 1999, rientra tra i titoli più conosciuti per il suo pessimo risultato, specie di un personaggio in particolare: Professor.

Se tutti gli altri personaggi almeno una (più o meno) buona dizione l’avevano, il personaggio di Professor è doppiato con un marcato accento veneto! E non si può far altro che rimanere tra lo stupore, lo sconcerto e l’ilarità ascoltandolo!

2) Robots

Il fenomeno di usare nomi conosciuti del mondo dello spettacolo non è una novità nel doppiaggio. In alcuni casi si rimane piacevolmente sorpresi dalle abilità delle star nostrane, ma in moltissimi altri viene da mettersi le mani tra i capelli e chiedersi semplicemente: perché?

Questo è il caso di Robots, film del 2005 della Blue Sky Studios (gli stessi de l’Era Glaciale), con Francesco Facchinetti che presta la propria voce al protagonista. Il risultato è decisamente scadente ed è possibile pensare che anche questa scelta abbia influito su l'insuccesso del film in Italia. Non c’è davvero molto da aggiungere, se non: valutate voi stessi.

3) Hitman Codename 47

In questo caso, si sfocia nello stereotipo: Hitman Codename 47 è il primo titolo della serie Hitman, pubblicato per PC nel 2000.

Non solo il lavoro fatto è alquanto dozzinale e superficiale ma, come vedrete nella clip che segue, sfocia anche nello stereotipo della parlata cinese, ricco di L ovunque. Diciamo che Hitman, come titolo, si meritava un doppiaggio decisamente migliore.

4) Neon Genesis Evangelion

Questo forse è uno degli esempi migliori di quanto l’adattamento dei dialoghi sia un lavoro fondamentale. In questo caso, i doppiatori non hanno nessuna colpa, ma i dialoghi sono diventati un meme tutto italiano. Con l’arrivo della serie anime sulla piattaforma Netflix, i dialoghi furono affidati a Gualtiero Cannarsi, già dialoghista per i film dello Studio Ghibli.

Il problema è che il riadattamento dei dialoghi con Cannarsi non c’è. Si passa dalla prima traduzione letterale direttamente alla registrazione, senza passare dal riadattamento dell’opera. Ecco quindi che i testi italiani sono una traduzione letterale dei dialoghi originali, diventando incomprensibili al nostro orecchio.

Netflix è dovuta correre ai ripari e, nell’arco di poco meno di una settimana, ridoppiare per la seconda volta la serie. Valutate voi se ridere o piangere a sentire questo spezzone, che presenta le tre versioni di doppiaggio.

5) Il Re Leone (live action)

Magari non ve lo aspettavate in questa classifica, ma neanche noi ci saremmo aspettati un doppiaggio mediocre. Un po’ ci dispiace, essendoci nomi come Luca Ward, uno tra i più bravi doppiatori italiani. Forse l’ansia da prestazione, il confronto rispetto alla versione animata del passato e forse anche una direzione confusa hanno reso questo titolone dei classici Disney versione live action davvero sottotono.

Alcuni momenti ricchi di pathos del cartone vincitore di due Oscar e un Golden Globe risultano quasi freddi, con personaggi distaccati rispetto al momento che stanno vivendo. Addirittura, molti fan hanno preso il secondo doppiaggio del cartone e mixato con le scene del live action, talmente sono rimasti delusi dal risultato finale.

Ci sia permesso: Elisa e Marco Mengoni hanno delle voci straordinarie quando si tratta di cantare, ma se mai torneranno a prestare le proprie voci per altri personaggi, ci sarà tanta strada da fare.

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