5 scene di Zerocalcare che ci hanno fatto piangere
Sappiamo che anche voi avete pianto guardando queste scene di Zerocalcare, non mentite.
Questo mondo non mi renderà cattivo, la seconda serie tratta dai racconti a fumetti di Zerocalcare sta, ancora una volta, raggiungendo un incredibile successo. Questa serie, diversa dalla precedente per un tono maggiormente politico, comunque è riuscita a farci piangere in non poche occasioni.
Anche Strappare lungo i bordi ci era riuscita a suo tempo, forse anche di più, ma questo dipende dalle diverse esperienze e dalla diversa sensibilità dello spettatore. Abbiamo, allora, deciso di raggruppare i cinque momenti di entrambe le serie, che ci hanno fatto... usare i fazzoletti.
Le scene di Zerocalcare che ci hanno commosso
Abbiamo diviso la lista con le prime tre voci per Strappare lungo i bordi, mentre le ultime due, riguardano Questo mondo non mi renderà cattivo. Qualora quindi non abbiate visto entrambe o quest'ultima, ATTENZIONE: SPOILER!
- Achille e la tartaruga (Strappare lungo i bordi)
- Cicatrici (Strappare lungo i bordi)
- Pezzi di carta (Strappare lungo i bordi)
- La fossa delle Marianne (Questo mondo non mi renderà cattivo)
- Secco (Questo mondo non mi renderà cattivo)
Achille e la tartaruga
Quella di Achille e la tartaruga è una scena che fuori contesto non è triste: Zero paragona la sua relazione con Alice al paradosso di “Achille e la Tartaruga”, il Paradosso di Zenone, ovvero che Achille dando un vantaggio alla tartaruga, nonostante sia più veloce, non la raggiungerà mai; Zenone parlava di una velocità costante di entrambi e il paradosso è stato confutato da diversi filosofi e matematici.
Stessa cosa per Zero e Alice, che si amano, ma non si raggiungono mai. La scena in sé è densa di pathos, in quanto, non solo parte in sottofondo Non abbiam bisogno di parole di Ron, ma Zero dice che andavano lenti lui e lei "perché avevamo 17 anni e tutto il tempo del mondo"... ma non tanto da preparare i fazzoletti.
Riguardarla dopo aver visto tutta la serie è un'altra cosa.
Cicatrici
Oramai abbiamo scoperto il terribile fatto e siamo distrutti dentro: Alice si è tolta la vita e Zero e i suoi amici sono a Biella al suo funerale. I genitori decidono di omaggiare la figlia facendo ascoltare ai presenti una registrazione di Alice mentre, facendo volontariato con i bambini, racconta la storia de Il principe degli sgambetti.
La simpatica storiella era stata scritta da Zero per lei e i bambini. I bambini le chiedono se il piccolo protagonista si sia fatto male, e Alice racconta che la sbucciatura al ginocchio diventerà una cicatrice, spiegando che questa non andrà mai via e che è un premio che ricorda le lotte della vita.
Inutile dire che sto piangendo adesso mentre scrivo (ndr).
Pezzi di carta
Questa parte arriva subito dopo quella della cicatrice: Zerocalcare vuole proprio farci piangere come dei disperati -ndr- e racconta di come in realtà tutti noi siamo dei pezzi di carta, che cerchiamo di seguire una linea di vita voluta dalla società: laurea, lavoro, sposarsi, eccetera... e del disagio che proviamo se si va al di fuori di quella linea che ci siamo prefissati.
Ti potrebbe interessare:
Oltre a sottolineare il disagio di andare "fuori dalla linea tratteggiata" però, ricorda che il pezzo di carta è comunque buono per fare un fuocherello e scaldarsi... aggiungendo poi che "per alcuni questo basta... per altri no", e si vede Alice che sparisce nel buio.
La fossa delle Marianne
Questo mondo non mi renderà cattivo mostra, tra le tante cose, come molti italiani reagiscono all'immigrazione e ai disagi di questo nostro Paese. L'incarnazione di tutto questo è Cesare, vecchio amico di infanzia di Zero, sparito da Roma per 20 anni perché in comunità a causa della sua dipendenza dalla droga.
Nel frattempo il quartiere viene riempito da poster Nazisti contro 35 immigrati, chiusi in un centro di accoglienza del quartiere, e Zero e i suoi amici cercano di impedire che il centro venga chiuso. Con suo stupore però, Cesare fa parte dei Nazisti: il motivo è tremendamente realistico. Il ragazzo si è sentito abbandonato dai suoi amici e dal suo Paese che invece dà una casa agli altri.
Non è propriamente Nazista, non ha l'odio diretto verso gli stranieri in quanto tali, ma è furioso con lo Stato che ai suoi occhi aiuta loro e non lui. Inoltre il gruppo di Nazisti lo ha ascoltato, mentre Zero e i suoi amici non se lo sono mai filato molto. Zerocalcare rappresenta la depressione di Cesare con l'andare a fondo nella fossa delle Marianne, appunto la più profonda depressione oceanica conosciuta al mondo.
Secco
Annamo a pijà er gelato?
Pare che Secco riesca a pensare solo al gelato. In Strappare lungo i bordi, l'amico di Zero ci è stato presentato come un totale menefreghista che non lavora non studia e campa di poker online. Solo una cosa è importante per lui: il gelato.
In Questo mondo non mi renderà cattivo invece scopriamo il vero Secco e sono lacrime amare. Secco continua a non poter vedere Cesare e Zero pensa sia per gelosia: invece Secco lo vede proprio cattivo. Zero gli dice che a parità di esperienze forse loro avrebbero fatto lo stesso e Secco sbotta, rivelando il vero sé stesso:
Ahò ma addò sò cresciuto? Io so orfano a 15 anni stavo già in mezzo alla strada, non c'ho mai avuto un contratto, qualcuno a cui appoggiarmi, niente! Guarda che tutte le cose che ho me le sono prese da solo ma non le ho mai levate a chi stava peggio di me.
Scusate, ma ora dobbiamo proprio andare, abbiamo qualcosa nell'occhio, ndr.