A Complete Unknown: 5 cose da sapere sul biopic di Bob Dylan
In attesa dell’uscita in sala, ecco 5 curiosità su A Complete Unknown, biopic su Bob Dylan con protagonista Timothée Chalamet.
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A Complete Unknown è il nuovo film con protagonista Timothée Chalamet, nei panni di Bob Dylan. La pellicola diretta da James Mangold, regista di Le Mans '66 e Indiana Jones - Il quadrante del destino, porta sullo schermo un biopic apparentemente tradizionale, ma che riesce davvero a stupirci (trovate qui la nostra recensione). A Complete Unknown arriverà nelle sale italiane a partire dal 23 gennaio.
In attesa dell'uscita del film, ecco 5 curiosità da sapere su A Complete Unknown.
1: A Complete Unknown è tratto da un libro
Abbiamo già avuto a che fare qualche anno fa con una pellicola sull'acclamato e rivoluzionario cantautore Bob Dylan; stiamo parlando del film anticonvenzionale Io non sono qui di Todd Haynes. La pellicola di James Mangold è, invece, un biopic dalla struttura lineare tratto dal romanzo di Elijah Wald, intitolato Dylan Goes Electric! Newport, Seeger, Dylan, and the Night That Split the Sixties. Elijah Wald è un chitarrista folk blues nonché giornalista e storico musicale, vincitore di un Grammy nel 2002.
Tradotto in italiano come Il giorno in cui Bob Dylan prese la chitarra elettrica, il libro si concentra sul Newport Folk Festival del 1965 e ricostruisce un quadro anche politico e sociale attraverso ricerche, interviste, diari di fan e registrazioni, che ci permettono di comprendere la risonanza mediatica, l'eco e i cambiamenti musicali derivati dalla "svolta elettrica".
2: L'aiuto di Bob Dylan e le chitarre usate sul set
Non è una novità il fatto che Bob Dylan sia un cantante particolarmente schivo e per questo enigmatico. Anche se Chalamet non ha avuto modo di incontrare l'artista dal vivo, si dice che Dylan abbia letto personalmente la sceneggiatura offrendo alcuni consigli. Inoltre il team di A Complete Unknown ha avuto accesso a circa 16 ore di registrazioni inedite e archivi della Columbia Records con appunti fondamentali sulle chitarre e gli strumenti che in quegli anni possedeva Bob Dylan.
Inoltre, la collaborazione con Gibson ha permesso allo staff di A Complete Unknown di avere sul set alcune delle chitarre originali, d'archivio; le altre sono state fedelmente riprodotte grazie all'aiuto dell'azienda musicale (inclusi due modelli delle J-50). Anche Timothée Chalamet ha portato a casa due chitarre dal set.
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3: Benedict Cumberbatch al posto di Norton
Il ruolo di Pete Seeger, mentore di Bob Dylan non doveva essere di Edward Norton. La prima scelta era Benedict Cumberbatch. Dal momento che la produzione di A Complete Unknown è slittata diverse volte, gli impegni di Cumberbatch non gli hanno permesso di partecipare al biopic. Norton, che l'ha sostituito è stato candidato ai Golden Globe come Miglior attore non protagonista.
4: Le performance dal vivo
L'interpretazione di Timothée Chalamet gli ha già fatto guadagnare una candidatura ai Golden Globes e, al momento, è anche uno degli attori favoriti per ricevere la statuetta agli Oscar. Infatti, la sua magistrale performance è uno dei principali motivi della riuscita del biopic. L'attore, che aveva dato prova delle sue abilità canore in Wonka, ha personalmente eseguito più di 40 brani suonando gli strumenti di Dylan (chitarra e fisarmonica).
Le perfomance non sono state registrate in studio in un secondo momento, ma sono state suonate dal vivo durante le riprese, senza utilizzare auricolari o strumenti moderni, in modo da tale da conferire maggiore autenticità e un sonoro proprio di quegli anni.
5: Ci sono voluti 5 anni...
Il progetto è stato più volte rinviato, prima a causa del Covid, poi per via dello sciopero degli attori. Quindi gli attori hanno dovuto aspettare cinque anni e mezzo e questo lasso di tempo ha ovviamente incrementato lo studio dei personaggi e la preparazione degli attori. Timothée Chalamet ha dichiarato che questi rinvii hanno favorito la sua preparazione: «Non è stato solo un vantaggio: è stata un’opportunità unica per entrare davvero in sintonia con la sua musica e il suo mondo».