Ahsoka, Recensione: la miglior serie di Star Wars?
A lungo la saga di Star Wars ha brillato di luce riflessa. Dopo la trilogia originale, un pezzo di storia del cinema, e parte della trilogia prequel, pochi prodotti dell’universo espanso sono stati in grado di lasciare il segno. Un flop dietro l’altro che hanno fatto scemare l’interesse nei confronti della saga, probabilmente ai minimi […]
A lungo la saga di Star Wars ha brillato di luce riflessa. Dopo la trilogia originale, un pezzo di storia del cinema, e parte della trilogia prequel, pochi prodotti dell'universo espanso sono stati in grado di lasciare il segno.
Un flop dietro l'altro che hanno fatto scemare l'interesse nei confronti della saga, probabilmente ai minimi storici. Non avendo film in programma fino, almeno, al 2026, il destino del franchise è interamente aggrappato alle serie di Disney Plus.
L'ultima in ordine di tempo è Ahsoka. È la serie di cui Star Wars aveva bisogno?
Sulle tracce di Thrawn
"La Jedi, la strega e il signore della guerra". Questo è il titolo dell'ottava parte di Ahsoka, l'episodio conclusivo della prima stagione. Un titolo che, oltre ad essere un riferimento a Le Cronache di Narnia, riassume i personaggi ed i temi principali della serie TV con protagonista Rosario Dawson. Misticismo, politica e guerra. Ma soprattutto i Jedi, la Forza e le spade laser. Ed in particolare la Jedi attorno alla quale sono incentrati gli eventi della serie: Ahsoka Tano.
Ahsoka si apre con la protagonista che scopre, grazie a Morgan Elsbeth (la strega), già vista in The Mandalorian 2, dell’esistenza di una mappa segreta, in grado di condurre al grand’ammiraglio Thrawn (il signore della guerra), in esilio. Ahsoka si mette quindi sulle tracce della mappa. Una volta trovata é costretta tuttavia a chiedere aiuto alla sua apprendista Sabine Wren per decifrarla.
Ed è proprio attorno alla ricerca del temibile Thrawn (Lars Mikkelsen) e di Ezra Bridger che ruota la serie. Il viaggio di Ahsoka e Sabine, alle quali si contrappone un'altra coppia maestro-apprendista, quella formata Baylan Skoll e Shin Hati.
Ahsoka è adatta a tutti?
Già i primi due episodi avevano messo in chiaro che Ahsoka è di fatto un sequel di Star Wars: Rebels. Un punto di incontro fra le serie animate e quelle live-action del Mandoverse. Ahsoka è pensato soprattutto per i fan della saga. C'è del fan-service, ma fatto bene. Basti pensare alla strepitosa quinta puntata, in cui si trovano alcune sequenze che sono, senza esagerare, tra le cose più belle mai viste in Star Wars.
La buona notizia è che, nonostante il profondo legame con Rebels, Ahsoka è godibile anche per il pubblico che non si è spinto oltre i prodotti live-action. Ovviamente nel corso della visione non sarà tutto chiarissimo. Le dinamiche ed i rapporti fra i personaggi sono già consolidati, molte cose vengono date per scontate. In generale però la serie riassume, nei limiti del possibile, gli eventi principali che si ripercuotono sulla macro-trama di Ahsoka.
Non è finita
Ahsoka è un piccolo miracolo di Dave Filoni. Non una serie capolavoro, ma capace di prendere una storia che è Star Wars al 100% e abbellirla con combattimenti a suon di spade laser, effetto nostalgia ed un ottimo comparto tecnico, dalla fotografia alla colonna sonora di Kevin Kiner.
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La nota positiva è la costanza. Quando si parla di serie Disney Plus, che siano Marvel o Star Wars, il rischio di un tracollo da un episodio all'altro è sempre presente. Ahsoka ha invece mantenuto un livello adeguato per tutte le otto puntate. Parte abbastanza bene, raggiunge i suoi punti più alti a metà stagione e si conclude dignitosamente.
Questo non vuol dire che le ultime puntate, tra cui il finale, ci abbiano entusiasmato particolarmente. Anzi, ad un certo punto la trama sembra quasi fermarsi, senza un sostanziale (seppur presente) sviluppo dei personaggi a giustificare ciò. Per una serie che si fonda molto sull'introspezione, e di conseguenza ha un ritmo a tratti lento, che in alcuni frangenti finisce per appesantire la visione.
Fortunatamente, quando ciò accade, ci sono i duelli tra Jedi a risollevare l'attenzione. Combattimenti e sequenze d'azione perlopiù ottimi, nonostante vi sia qualche basso (stesso dicasi per la scrittura dei dialoghi). Ne è un esempio il finale, che alterna una scena d'azione di gruppo rivedibile ad un duello tra Ahsoka e Morgan da applausi.
Una finale che crea una nuova situazione di equilibrio, opposta rispetto a quella iniziale. E spalanca le porte ad una potenziale seconda stagione, prima della conclusione nel film per il grande schermo di Dave Filoni che porterà al gran finale del MandoVerse. Tante domande aperte che necessitano risposte.
Ahsoka è la miglior serie Star Wars?
Le prime stagioni di The Mandalorian sono state eccellenti nel rilanciare ed innovare il franchise, offrendo un prodotto in grado di distinguersi all'interno della saga. Andor ha rappresentato il punto più alto degli ultimi anni a livello tecnico e di scrittura. Una serie di pregevole fattura, quasi certamente la migliore dell'universo di Star Wars.
Anche Andor ha però avuto la necessità di prendere le distanze (idealmente) dal resto della saga. Di allontanarsi dal pubblico mainstream, dai duelli con le spade laser e da tutto ciò che rientra nell'immaginario collettivo quando si fa riferimento a Guerre Stellari.
Sia chiaro, il fatto che la saga si sia diversificata ed evoluta non può che essere un bene, nonostante il livello non sia sempre quello di Andor. Si sentiva però la necessità di un prodotto in grado di riaccendere l'entusiasmo dei fan. Di mettere al primo posto tutto ciò che amiamo della saga di Star Wars senza cadere nella banalità o sacrificare la qualità in favore del fan-service. Solo in tal senso, Ahsoka è la miglior serie di Star Wars. Ed è arrivata al momento giusto.
Proprio quando si stava incominciando a perdere definitivamente la speranza, dopo i flop di Obi-Wan Kenobi, The Book of Boba Fett e The Mandalorain 3; Filoni ha dimostrato che l'universo di Star Wars è più vivo che mai. C'è ancora tanto da raccontare, sul piccolo e sul grande schermo. Con la consapevolezza che Ahsoka non è una serie perfetta. Non deve quindi essere vista come il punto d'arrivo, l'apice del franchise, quanto l'inizio di un percorso in grado, si spera, di riportare Star Wars dove merita.
7.5
HyRankAhsoka
Ahsoka non è la miglior serie ambientata nell'universo di Star Wars, ma è quella che risolleva le sorti della saga. Non una serie perfetta ma con tanto cuore, fan-service ben fatto ed in grado di ricordarci cosa sia Star Wars. Scrittura e sequenze d'azione perlopiù ottime, così come interpretazioni e colonna sonora, contribuiscono a renderlo un prodotto ideale per gli appassionati e godibile da tutti.