Alla scoperta di Persona, Persona 3
Andiamo a scoprire insieme la storia di Persona 3, quarto capitolo della saga
Come ogni inizio e fine settimana, anche oggi torniamo con la nostra rubrica targata Persona. Stiamo parlando di “Alla scoperta di Persona”, una serie di articoli nei quali ripercorriamo insieme quello che questa saga ha segnato.
Dopo tre articoli di questa nuova rubrica, siamo finalmente arrivati a Persona 3. In tempo con l’uscita del remake ufficiale del gioco, Persona 3 Reload, oggi siamo qui per parlarvi del gioco originale.
Seppur quarto titolo in ordine cronologico, il gioco prende il titolo di Shin Megami Tensei: Persona 3. Questo perché vi ricordiamo che, prima di questo, fu rilasciata una “parte 2” del secondo capitolo, Persona 2: Eternal Punishment.
Ma cosa ha segnato questo quarto capitolo della serie? Andiamo a scoprirlo.
Il terzo tassello
Siamo nel 2006 quando ATLUS pubblica Persona 3 in Giappone. Solo un anno dopo, nel 2007, il titolo arriva anche in America con il titolo di Shin Megami Tensei: Persona 3. Ai tempi il gioco arrivò solo come versione PlayStation 2, continuando a sancire il suo profondo rapporto con Sony.
Il titolo però, a differenza dei precedenti, ricevette numerosi ports e ripubblicazioni. Nel 2007 venne infatti pubblicato Persona 3 FES, versione estesa del gioco contenente un nuovo epilogo da giocare. A seguire, nel 2008 questa versione raggiunse l’America e l’Europa.
Nel 2009 vediamo la pubblicazione in Giappone di Persona 3 Portable, versione PSP del gioco. Nel 2010 questa versione arriva in America e nel 2011 anche in Europa. Questo fu sicuramente un passo di svolta per l’azienda giapponese, la quale limitò la localizzazione dei precedenti capitoli. Ricordiamo che, addirittura, il 2 non raggiunse mai l’Europa.
La versione Portable cambiò ulteriormente le sorti della saga, permettendo a questa di arrivare anche su altre piattaforme quali Xbox, Nintendo e PC.
La trama
Dopo Persona 2: Eternal Punishment, in cui, per la prima volta nella serie, giochiamo nei panni degli adulti, con Persona 3 si ritorna alle origini. Un nuovo contesto scolastico ci attende, il quale riporta il focus sugli studenti e le loro avventure liceali.
Il gioco è ambientato nel 2009, in una cittadina giapponese chiamata Tatsumi Port Island. Cittadina che, fin dagli inizi del gioco, sembra nascondere segreti e misteri da scoprire.
Il nostro protagonista, taciturno come sempre, non ci viene presentato con alcun nome. Saremmo noi a darglielo durante le prime battute di gioco. Nonostante il giocatore stesso lo controlli, il protagonista appare come un personaggio misterioso del quale c’è tanto da scoprire.
Ben presto veniamo a scoprire che, non solo il nostro protagonista è tenuto sotto controllo in quanto considerato speciale, ma che esiste un’ora della tarda notte chiamata Ora Buia. A mezzanotte in punto, il mondo sembra infatti venir capovolto e trasportato in una dimensione spaventosa ed onirica. In questa Ora Buia le persone vengono trasformate in bare ed il mondo viene dominato dalle Ombre, nemici per niente accoglienti.
Veniamo ben presto a conoscenza di cosa rende così tanto speciale il protagonista. Quest’ultimo, infatti, può evocare delle Personae, ossia manifestazioni estremamente potenti della personalità di una persona e le uniche in grado di combattere le Ombre. Proprio questa sua abilità lo renderà degno di entrar a far parte della SEES, squadra esecutiva extracurricolare specializzata.
Nella SEES, insieme ad altri compagni capaci di evocare Personae, ci impegneremo a porre fine all’Ora Buia ed al regno delle Ombre.
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Il gameplay
Come i precedenti titoli, anche Persona 3 rispetta a pieno le caratteristiche di un JRPG. Elementi di simulazione di vita si intrecciano perfettamente con combattimenti avvincenti ed esplorazioni maniacali.
Il ritmo di gioco è scandito dal passare dei giorni, i quali, a loro volta, si dividono in diverse fasce orarie. Tralasciando eventi scriptati od obbligatori, il giocatore può scegliere come vivere le sue giornate. Nelle giornate feriali dovrete partecipare attivamente alla vita scolastica, rispondendo a domande e stando attenti a lezione.
Le attività, sia scolastiche che extracurricolari, sono fondamentali per accrescere le vostre statistiche sociali, le quali vi permetteranno di addentrarvi in scelte altrimenti limitate per voi.
La sera, invece, vi sarà possibile addentrarvi nel Tartaro, il dungeon principale di gioco e luogo in cui le Ombre vengono generate. Il dungeon cambia aspetto ogni qualvolta vi addentriate in esso, presentandovi sempre nuovi percorsi e nemici. Non esenti però le opportunità all’interno di questo, vi sarà infatti possibile trovare forzieri dai ricchi tesori.
La navigazione all’interno del Tartaro va studiata tanto quanto le battaglie. Rimanere troppo tempo causerà uno stato di stanchezza o malattia del protagonista, il quale impedirà diverse azioni. Le battaglie, come già detto, pongono al centro la strategia. Dovrete comprendere debolezze e punti di forza dei vostri nemici per poterli sconfiggere e progredire nella storia.
Durante le notti di luna piena, inoltre, ci saranno boss ad aspettarvi all’interno del Tartaro, i quali dovranno essere necessariamente uccisi per il proseguimento della narrazione.
Come i precedenti capitoli, anche questo prevede diversi finali. In questo caso sono due: saranno le vostre scelte a permettervi di dirigervi verso uno o l’altro.
Il punto di svolta di Persona 3
Questa volta abbiamo deciso di concludere in maniera differente. Invece delle chicche presenti all’interno del gioco, parleremo di come Persona 3 abbia rappresentato la svolta della serie.
Il gioco, infatti, ottenne una risposta estremamente positiva da parte del pubblico. Ricordiamo, infatti, che è il primo titolo ad essere localizzato in una maniera così completa. Solo il primo si avvicina a questo tipo di localizzazione.
La storia della SEES fu così apprezzata da essere prolungata anche nei due capitoli successivi, Persona 4 Arena e Persona 4 Arena Ultimax. Inoltre, Persona 3 fu il primo titolo della saga ad ottenere una forte risonanza anche sugli altri media. Vennero infatti pubblicati album musicali, un manga, un radio drama ed un rhythm game.
Ma non finisce qui. Infatti, il gioco ottenne anche un anime a questo dedicato ed una serie di film d’animazione.
Seppur non memorabile nel contenuto di gameplay, Persona 3 viene, ancora ad oggi, considerato il titolo della saga che cambiò irrimediabilmente il destino della serie.