Alla scoperta di Persona, Revelations:Persona
Riviamo insieme il primo capitolo della saga di Persona, Revelations:Persona
Tra oramai poche settimane sarà finalmente disponibile al grande pubblico Persona 3 Reload. In attesa dell’uscita del remake del terzo capitolo della serie, abbiamo deciso di avviare una riscoperta della saga. Insieme ripercorreremo tutti i capitoli principali di Persona, analizzandoli e presentandoli a chi non li conosce.
Come un vero e proprio viaggio nel tempo, analizzeremo i titoli in ordine cronologico. Oggi, infatti, partiremo dagli albori della serie con Revelations:Persona. Stiamo quindi parlando del primo capitolo della saga di ATLUS, il quale ha segnato l’inizio di tutto.
Andiamo quindi a scoprire insieme cosa questo titolo è stato.
Ritorno alle origini
Siamo nel 1996 quando Revelations:Persona, il primo titolo della serie, venne pubblicato. In Giappone arrivò con il titolo di Megami Ibunroku Persona e venne presentato come lo spin-off ufficiale di un’altra saga di ATLUS, ossia Shin Megami Tensei.
Il gioco venne sviluppato subito dopo il rilascio di Shin Megami Tensei if con l’idea di creare una storia parallela ambientata in un contesto scolastico. Diversi sviluppatori e designers del team di Megami Tensei vennero coinvolti nello sviluppo di questo “nuovo” titolo, in modo da poter proseguire da quanto già creato nella precedente saga.
Fu il primo titolo della serie a raggiungere l’America del nord, anche se il processo di localizzazione costò una massiccia modifica di vari aspetti del gioco. Difatti, il nome di personaggi, Personas e città vennero completamente cambiati (non tradotti!) e la difficoltà generale di gioco venne leggermente abbassata.
Nonostante ciò, il gioco ottenne un grandissimo successo. Prima del rilascio di Persona 5 era infatti il titolo della saga ad aver venduto il maggior numero di copie.
La trama
Come ogni Persona che si rispetti, il gioco è ambientato in quella che è la vita di uno studente “straordinario” in un “ordinaria” scuola di provincia. Ci troviamo a Lunarvale, alla scuola St. Hermelin, dove il nostro protagonista, il cui nome canonico è Naoya Todou, vive la sua normale vita da studente.
Non sa però che tutto questo sta per cambiare. I suoi compagni di classe, infatti, lo coinvolgeranno in un particolare rito dal nome di “Persona”: sarà proprio questo rito a trasportarli in un’altra dimensione.
Qui faranno l’incontro di Philemon, una strana figura che donerà loro le Personas, le quali non son altro che vere e proprie incarnazioni delle loro personalità.
Al loro ritorno in città, ben presto scopriranno la corruzione che, sotto forma di demoni, sta lentamente consumando ogni angolo di Lunarvale. Colpevole di tutto questo è Takisha Kandori, presidente di una compagnia nota come SEBEC.
Questo sarà l’incipit che darà il via alla loro avventura e lotta contro la corruzione della città.
Il gameplay
Il primo titolo della serie, come poi saranno tutti gli altri a venire, è un JPRG a turni nel quale il giocatore controllerà gli studenti protagonisti della storia.
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Si alternano fasi di esplorazione e combattimento nei dungeon a fasi più tipiche dei JRPG, quali lo svolgimento di attività di vario genere in città o scuola. Mentre l’esplorazione dei dungeon avviene in prima persona, battaglie e esplorazione della città usano una prospettiva isometrica.
Come sarà in seguito ogni gioco della saga, anche questo è dettato dal passare del tempo. Il passaggio del tempo influirà sulla storia, i suoi eventi e le battaglie.
Le battaglie sono combattute in un’arena a griglia, dove muoversi dipende dalle posizioni dei personaggi nei riquadri di questa. Vi sarà possibile combattere corpo a corpo, con armi o contrattare con i nemici. Nonostante ciò, la principale forma di attacco è costituita ovviamente dalle Personas. Ogni Persona ha accesso ad otto abilità sfruttabili in battaglia.
Contrattare con i nemici vi permetterà di ottenere oggetti, far scappare il nemico od ottenere delle speciali carte incantesimo. Queste ultime vi saranno soprattutto utili nella Velvet Room, area ultraterrena in cui Igor, misterioso personaggio della serie, vi permetterà di creare nuove Personas tramite la fusione di quelle precedenti.
Quasi agli inizi del gioco vi sarà possibile scegliere quale percorso prendere. Potrete seguire la trama della SEBEC oppure addentrarsi nei misteri della scuola con la trama della Snow Queen. Entrambe le trame contano lunghe ore di gioco, si contano circa 50 ore per ognuna di esse. Snow Queen raggiunge le stesse ore di gioco a causa della maggior difficoltà di gameplay.
Entrambe le storyline inoltre presentano due finali: uno positivo ed uno negativo. Una caratteristica tale rende il gioco altamente rigiocabile, aumentando ancor di più il quantitativo di ore che è possibile spenderci.
Simbolismi e reference in Revelations:Persona
Vogliamo concludere il primo articolo della scoperta della saga di Persona con qualche piccola chicca sul gioco. Il primo titolo infatti vede diversi simbolismi e reference di vario tipo.
Diverse persone del team di ATLUS, ad esempio, hanno fatto cameo come personaggi minori all’interno del gioco.
Particolarmente interessante è anche il personaggio di Philemon. La sua personalità è basata sull’archetipo del vecchio saggio di Carl Jung. Il suo aspetto invece sui dipinti dell’artista giapponese Zhuang Zhou. Carl Jung inoltre è stato fonte di ispirazione per nomi e Personas create nel gioco.
Per finire, la famosa Velvet Room prende piena ispirazione dall’iconica Loggia Nera di Twin Peaks.
Ed è con questa ultima chicca che concludiamo il primo articolo della rubrica in cui riscopriremo il gioco. Non vi resta quindi che aspettare il prossimo, in cui tratteremo il secondo titolo della serie, Persona 2 Innocent Sin.