Avatar – La leggenda di Aang, Recensione: un adattamento degno dell’opera originale

Il 22 febbraio è uscito su Netflix il nuovo adattamento di Avatar – La leggenda di Aang in versione live action. Ecco cosa ne pensiamo.

Avatar - La leggenda di Aang

Il 22 febbraio è uscito su Netflix il nuovo adattamento di Avatar - La leggenda di Aang in versione live action. La serie, in collaborazione con Nickelodeon, ripercorre in 8 episodi gli eventi della prima stagione sull'opera animata trasmessa nel 2005 (anch'essa disponibile sulla piattaforma streaming).

Il nuovo live action si impegna a narrare le avventure del giovane Aang (ultimo dominatore dell'Aria) che, dopo un secolo di assenza, si ritrova in viaggio per adempiere al suo destino da Avatar e riportare la pace fra i popoli delle quattro nazioni: Il Regno della Terra, La Nazione del Fuoco, le Tribù dell'Acqua e i Nomadi dell'Aria.

La potente Nazione del Fuoco

Il periodo di pace e armonia in cui ha vissuto Aang ormai non è più la stesso. La Nazione del Fuoco, approfittando della scomparsa dell'Avatar, ha espanso il suo impero sul resto delle nazioni ed è riuscito a conquistare il titolo del regno più temuto di sempre. Il mondo era così caduto in un'epoca di terrore sotto il dominio del signore del fuoco.

Ozai (Daniel Dae Kim), sovrano della Nazione del Fuoco, è l'antagonista principale dell'intera serie. Direttamente dal palazzo reale comanda ogni movimento delle sue truppe di soldati e si dispone a mettere fine ad ogni forma di resistenza e opposizione. Un personaggio mosso da grandi ambizioni e dall'animo crudele e spietato. I nomadi dell'Aria sono stati gli ultimi a subire la sua tirannia, pagandone il prezzo più alto.

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È impossibile non menzionare la partecipazione di Dallas Liu nei panni del principe Zuko. Esiliato dal padre e con l'intenzione di recuperare il suo onore, si adopera a compiere il suo unico proposito: trovare e catturare l'Avatar (l'unico in grado di fermare il Re Ozai). Il suo spirito rovente lo induce spesso ad un atteggiamento aggressivo e puntiglioso. Caratteristiche che possono risultare fastidiose ed insopportabili durante la visione, ma essenziali per la futura evoluzione del personaggio. Molto probabilmente il migliore in questa prima stagione per la sua buona interpretazione.

Ad accompagnarlo nella sua missione c'è lo zio Iroh, sempre pronto ad appoggiarlo con le sue profonde perle di saggezza. Un uomo che, al contrario di suo nipote, sa essere paziente e rilassato, anche nei momenti più stressanti e di conflitto. Ma non fatevi ingannare dalla sua gentilezza o avanzata età visto che anche lui possiede un dominio totale del fuoco fuori dal comune.

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Ed infine, ma non meno importante, abbiamo l'introduzione della principessa Azula (Elizabeth Yu) in questa prima stagione. Un scelta sicuramente apprezzata dai fan della serie, soprattutto per le diverse situazioni che la coinvolgono e i cambiamenti che ha apportato nella serie da dietro le quinte.

Avatar - La leggenda di Aang: il trio protagonista

La missione dell'Avatar Aang (Gordon Cormier) - ultimo dominatore dell'Aria - è evidente e avrà sicuramente bisogno, più di ogni altra cosa, di fidati alleati. Ed è qui che facciamo la conoscenza di due giovani fratelli di un piccolo villaggio della Tribù dell'Acqua: Katara (Kiawentiio) - dominatrice dell'Acqua - e Sokka (Ian Ousley) - coraggioso ma inesperto guerriero.

L'affidabile duo è diretto responsabile del ritorno dell'Avatar in un evento del tutto involontario e causale. E nonostante lo stupore di scoprire e di conoscere Aang, Sokka e Katara decidono ugualmente di aiutare il giovane monaco a compiere il suo destino. In lui vedono la speranza di salvare il mondo. Con l'aiuto del leale bisonte volante, i tre ragazzi partono in viaggio per il mondo dove avranno modo di scoprire il loro vero potenziale.

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Il trio Aang, Katara e Sokka daranno vita ad un legame speciale ed insostituibile, sia all'interno della serie che al di fuori del set di produzione. L'unico problema ricade forse nell'interpretazione poco convincente del trio protagonista, ad eccezione di Sokka che azzecca a pieno la natura del suo personaggio.

Il dominio dei 4 elementi

In Avatar - La leggenda di Aang un aspetto che preoccupava molto i fan della serie animata si basava sul come avrebbero adattato il dominio dei 4 elementi. La preoccupazione era d'obbligo, visto il disastroso lungometraggio dell'opera realizzato da M. Night Shyamalan nel 2010. Fortunatamente nel nuovo live action possiamo rimuovere ogni timore e apprezzare un lato tecnico quanto meno decente.

Gli effetti speciali usati nella serie sono ben realizzati e soddisfano positivamente le aspettative del pubblico. Più fra tutti, il dominio del fuoco è quello che più si distingue per il suo incredibile uso nelle scene d'azione. La combinazione degli attacchi unito ai movimenti delle arti marziali risulta bilanciata e visivamente incandescente.

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L'unico dominio che rimane un po' indietro è sicuramente quello della Terra che, nonostante l'impegno, non riesce a trasmettere la stessa densità e stupore dell'opera originale. Ci si aspetta dunque un miglioramento su questo elemento per la prossime stagione.

Il mondo degli spiriti

La serie animata di Avatar - La leggenda di Aang è ricordata per la sua trama accattivante e personaggi memorabili, oltre ad esplorare la mitologia della cultura asiatica. Uno degli aspetti più interessanti della serie è la rappresentazione del Mondo degli Spiriti. Un regno mistico essenziale per la trama e che sicuramente non poteva mancare in questo nuovo adattamento.

Il mondo degli spiriti è dunque un luogo magico e misterioso che esiste parallelamente al mondo fisico. Gli spiriti che vi abitano sono esseri ancestrali che personificano elementi naturali e concetti astratti. In tutta la serie, questo regno viene presentato come un luogo pieno di paesaggi surreali e creature mistiche. Un esempio è lo spirito Wan Shi Tong che gioca un ruolo di guida e conoscenza per il trio protagonista.

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D'altra parte abbiamo Koh; una creatura sinistra e maligna dal corpo simile a quello di un millepiedi. Si diverte a punire i malviventi e tormentare le persone abbastanza coraggiose che osano presentarsi davanti a lui. La sua rappresentazione è ben riuscita e suscita nello spettatore le stesse sensazioni di paura dell'opera originale.

Il mondo degli spiriti è abitato quindi da diverse creature che giocano un ruolo fondamentale in questa versione live action. Una caratteristica che ricorda molto le opere realizzate dal maestro Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli.

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7.5

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Avatar - La leggenda di Aang

Il nuovo adattamento di Avatar - La leggenda di Aang si mostra in una nuova versione formato live action che cerca di ritrasmettere le stesse sensazioni della serie animata, aggiungendo tocchi più maturi e drammatici. Sebbene qualche dettaglio possa risultare poco convincente, la nuova serie riesce comunque ad intrattenere lo spettatore. L'asticella lasciata dell'opera originale era difficile da replicare ma, tutto sommato, il risultato è più che soddisfacente.

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