Bayonetta 3: Nintendo non è dietro alle censure sul titolo
Da dichiarazioni i Kamiya, anzi, Nintendo appare molto rilassata.
Bayonetta 3, titolo hack and slash tra i più attesi dai videogiocatori, è sicuramente un'opera che si contraddistingue per i suoi contenuti non proprio impliciti, ed una sessualizzazione della sua protagonista tutt'altro che timida. L'opera sicuramente fuori dagli schemi, ha grande personalità, e sono proprio i fan ad apprezzare ogni gusto che Platinum Games è in grado di proporre.
Forte dibattito si è creato però sulla questione censura che il titolo ha subito. L'aggiunta della no-nudity mode, modalità introdotta per rimediare all'esuberanza dei costumi della protagonista e di altri personaggi di gioco, ha fatto storcere il naso di moltissimi videogiocatori, i quali hanno supposto che proprio la grande N fosse dietro a questa politica no-nudity.
Contrariamente a quanto si possa pensare però, è proprio l'autore Hideki Kamiya a smentire queste voci, annunciando pubblicamente sul suo Twitter che al contrario Nintendo è un collaboratore con il quale ha molto piacere lavorare.
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Vedo molte persone parlare di Nintendo quando discutono della nudità in Bayonetta, ma durante il nostro periodo con il porting di Bayonetta 1, Bayonetta 2 e Bayonetta 3, l'unico suggerimento che abbiamo ricevuto riguarda il costume di Link in Bayonetta 1 e 2, e come avrebbe dovuto essere un po' più scoperto. Nessun pregiudizio ha influenzato quell'aspetto del gioco e penso che i giocatori possano godersi il gioco senza preoccuparsi che potrebbe essere stato. Dopo aver lavorato con loro [Nintendo] per così tanto tempo, ho l'impressione che, sebbene ci siano momenti in cui potremmo entrare in conflitto, sono sorprendentemente aperti a discussioni dirette sullo sviluppo e sulle vendite.
Hideki Kamiya