Call of Duty: Black Ops 6, Recensione: Il re degli FPS è tornato
Recensione di Call of Duty: Black Ops 6
Call of Duty: Black Ops 6 è l'ultimo capitolo della celebre serie sviluppata da Treyarch e pubblicata da Activision. Il gioco è stato rilasciato il 25 Ottobre 2024 per le piattaforme PlayStation, Xbox e PC, oltre ad essere presente su Xbox Game Pass, confermando l'impegno di Activision nel portare l'esperienza di gioco ai massimi livelli. Questo titolo rappresenta un ulteriore passo avanti nella serie Black Ops, continuando la tradizione di un gameplay frenetico e di una narrativa complessa.
Molti erano stati i dubbi e le critiche avanzate a questo nuovo titolo a causa dei giochi targati Treyarch usciti negli ultimi anni, ma Black Ops 6 ha completamente annullato i dubbi nei suoi confronti, riportando le stesse emozioni di chi come me ha potuto giocare nel loro momento chiave i titoli da MW3 a Black Ops 3, riconosciuta dalla community come la Golden Era di Call of Duty!
La Campagna di Black Ops 6
La campagna single-player di Black Ops 6 offre una storia avvincente che si svolge in un contesto politico e militare teso, caratterizzato da colpi di scena e una trama che esplora temi di tradimento, lealtà e sacrificio.
La trama
L'agente Case insieme al suo gruppo di agenti, tutti appartenenti alla CIA, viene sospeso dalle missioni a causa della loro condotta errata e per aver disobbedito agli ordini diretti di un superiore durante il recupero di un soggetto importante causandone la sua morte. La fortuna però è dalla loro poiché riescono ad arrestare un agente traditore della CIA ricercato da anni. Dopo l'arresto dell'agente corrotto il mistero si infittisce alla comparsa di Pantheon un gruppo militare avanguardistico armato fino ai denti, i cui obbiettivi sono ignoti ma si presume siano guidati da una talpa nei piani alti della Sicurezza Nazionale Americana. Con l'aiuto di Jane Harrow, la coordinatrice del team, il nostro team continua ad indagare su Pantheon, convinti di conoscere l'identità di chi si trova a capo di tutto con l'obbiettivo di smascherarlo. Durante le varie missioni capire chi sia a tirare le fila diventa sempre più complicato, soprattutto quando si entrerà in contatto con La Culla, che scopriremo avere un grosso legame con uno dei nostri protagonisti.
Meccaniche e Gameplay
I giocatori si troveranno a vestire i panni di vari personaggi, ma impersoneremo per la maggior parte del gioco l'agente Case della CIA, affiancato da agenti già conosciuti nei vecchi titoli come Troy Marshall, Frank Woods e Russell Adler, ognuno con un proprio background e motivazioni uniche che li spingono a partecipare al tentativo di sventare i piani di Pantheon, garantendo un'esperienza diversificata e coinvolgente. Allo stesso tempo però anche se sono presenti molte scelte su come agire durante la campagna non sono presenti scenari e finali multipli, insomma una grande diversità che alla fine però porta sempre allo stesso risultato.
Un gran peccato in mia opinione perché con le numerose possibilità di azione e tantissimi risvolti possibili sarebbe stato fantastico poter sperimentare vari finali, soprattutto grazie alla possibilità di rigiocare le singole missioni invece di dover rifare tutta la campagna da zero. Avere diverse timeline in cui cambiano le nostre scelte avrebbe dato qualcosa in più ad una campagna già ricca di contenuti.
Durante il gameplay della campagna andremo a sperimentare un po' tutte quelle che sono le nuove meccaniche di Call of Duty: Black Ops 6: ci troveremo in una situazione in cui saremo rimbalzati da momenti confusionali in cui prima spari e poi pensi a momenti in cui sarà utile indossare i panni di un ninja perché sarà necessario essere invisibili agli occhi ostili per ottenere informazioni per proseguire nella storia. A contorno delle meccaniche avremo pure attimi in cui il tempismo sarà importantissimo e in contrasto avremo anche il tempo per salire su una macchina o su un carro armato e investire i nostri nemici.
La qualità della narrazione è ulteriormente potenziata da missioni, segrete e non, presenti nelle missioni e anche nel rifugio che ha la funzione di intramezzo tra le missioni e base operativa per aiutarci nella campagna tramite potenziamenti. Sempre nel rifugio inoltre possiamo approfondire i background di tutti i nostri alleati grazie ad una serie di dialoghi tra il nostro protagonista e i personaggi presenti nella Torre e per mettere la ciliegina sulla torta abbiamo pure dei segreti proprio nella struttura che ci fornirà altre nozioni e un po' di divertimento anche per allenarsi e capire meglio i possibili minigiochi che troveremo nel corso della campagna.
Modalità Zombie
Con l'arrivo di Call of Duty: Black Ops 6, la leggendaria Modalità Zombie torna a reclamare il suo posto come pilastro dell'esperienza di gioco. Con un mix di meccaniche consolidate e audaci innovazioni, questa modalità è una celebrazione dell'eredità del franchise e una dichiarazione di intenti per il futuro.
L’apocalisse incontra la cospirazione
La narrazione di Zombie in Black Ops 6 si spinge oltre il classico scontro tra umani e non-morti. Ambientata in una base sottomarina segreta chiamata Deep Horizon, la storia intreccia scienza occulta, spionaggio e un misterioso esperimento finito male. I protagonisti – un gruppo di mercenari, scienziati e traditori – si trovano a combattere per la sopravvivenza in un ambiente claustrofobico e carico di tensione.
Le cutscene cinematiche e i dialoghi in-game aggiungono profondità ai personaggi e al contesto, regalando momenti di pura adrenalina e colpi di scena che non sfigurerebbero in un film di fantascienza-horror.
Gameplay e Novità
Il gameplay riflette un equilibrio magistrale tra familiarità e innovazione. I fan delle vecchie modalità troveranno il classico loop di gioco 'uccidere zombie, accumulare punti e sbloccare nuove aree' accompagnato da meccaniche moderne che ne ampliano la portata strategica. Le novità principali includono:
- “Dynamic Horde System”: gli zombie non arrivano più in ondate prevedibili, ma reagiscono al comportamento dei giocatori, creando situazioni di tensione e combattimenti più imprevedibili.
- Armi modulari: le stazioni di crafting consentono di personalizzare le armi sul campo, aggiungendo mod come munizioni esplosive o potenziamenti inelementari, inoltre ci sono dei banchi speciali per armi portatrici di segreti
- Intel Points: oltre ai classici punti, i giocatori raccolgono Intel che può essere usato per sbloccare segreti della trama o ottenere equipaggiamenti avanzati.
- Nuovi Boss: come il terrificante Abyss Leviathan, i nuovi boss introducono sfide epiche che richiedono lavoro di squadra e tattiche ben pianificate. La difficoltà è scalabile, ma la modalità hardcore punisce anche i veterani più esperti, mantenendo alto il livello di sfida.
Vi è anche una grande cura alla diversificazione dei round infatti abbiamo un'alternanza tra round classici, round con miniboss e round con alcuni zombie particolari il tutto intervallato da delle sfide per tutta la mappa con ricompense basate su quanto si porta avanti la sfida.
Le mappe di Black Ops 6 Zombie sono vere e proprie opere d’arte interattive.
Sia Liberty Falls che Terminus sono ricche di dettagli e segreti da scoprire, con percorsi nascosti e enigmi che incoraggiano l’esplorazione. Gli Easter egg - le cui guide sono disponibili sul nostro sito - sono la ciliegina sulla torta di questa modalità zombie e si presentano più complessi e gratificanti che mai, riportando quelle sfide amate dai fan che mancavo da molto tempo.
L'equipaggiamento viene aggiornato infatti all'inizio di ogni partita avremo in dotazione una vera e propria classe composta da un'arma primaria, una secondaria, il classico strumento corpo a corpo e un'abilità speciale, un grande upgrade rispetto alla vecchia pistola classica con cui si iniziava nei vecchi titoli che però portava quel senso di sfida fino dai primi round. A contorno abbiamo il solito kit di gobblegum, ognuna di diverse categorie e con il proprio effetto, e le bibite più amate dai player, come juggernaut e speed cola, ognuna con la propria macchinetta e sparse per la mappa e acquistabili con i crediti.
Dal punto di vista tecnico il motore grafico supporta effetti visivi impressionanti, come la nebbia dinamica e l'illuminazione atmosferica, che creano un’esperienza immersiva. Il comparto sonoro è eccezionale: i gemiti inquietanti degli zombie e la colonna sonora, che alterna tensione e momenti epici, accompagnano ogni scontro in modo impeccabile.
Nonostante il successo generale, la modalità non è priva di difetti. Alcune armi risultano sproporzionatamente potenti, riducendo la varietà nelle strategie. Inoltre, i tempi di matchmaking possono essere lunghi, considerando soprattutto che molti player giocano questa modalità in compagnia dei propri amici per una migliore coordinazione, e sappiamo tutti quanto l'uso della chat vocale sia essenziale soprattutto durante l'esecuzione di easter egg.
Call of Duty: Black Ops 6 Zombie è una bomba, penso che l'acquisto del gioco sia giustificabile anche solo grazie a questa modalità. Giocandola rivivo proprio i feeling di Black Ops 3, che per la modalità Zombie è sul mio podio, un'esperienza unica ricca di novità e numerose possibilità sia per se si punta a più round possibile che al completamento dell'easter egg. Mi mancava proprio avere il feeling di giocare d'azzardo con le mistery box alla ricerca della railgun o armi che adoro e l'utilizzo del Pach-a-Punch fornisce quel guizzo in più di piccantezza durante i round.
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Warzone
Con l'integrazione diretta di Black Ops 6 nel vasto ecosistema di Call of Duty: Warzone, i giocatori possono godere di un’esperienza battle royale rinnovata. Nuove mappe da quelle totalmente nuove a quelle modificate appositamente per la nuova stagione, armi e veicoli esclusivi della serie Black Ops rendono l'esperienza più ricca e variegata. L’ambientazione principale, Kalimera, è un’isola vasta e variegata ispirata alla cultura mediterranea con elementi futuristici. Il design delle mappe è una delle carte vincenti del titolo: spiagge luminose, città antiche trasformate in campi di battaglia e un vulcano attivo che modifica il gameplay con eventi dinamici offrono una freschezza visiva rara nella serie. Tuttavia, alcuni ambienti risultano dispersivi, penalizzando i giocatori meno esperti e riducendo l’immediatezza degli scontri.
Treyarch ha lavorato per bilanciare il gameplay con aggiornamenti continui e per mantenere una fluidità di gioco ottimale, senza rinunciare all'azione frenetica tipica della serie. Black Ops 6 Warzone mantiene le solide basi di gioco che hanno reso celebre il franchise: meccaniche di tiro precise, una progressione gratificante e un ritmo di gioco frenetico. La nuova modalità “Dynamic Operations”, che mescola obiettivi PvP e PvE durante le partite battle royale, rappresenta un’evoluzione interessante, sebbene non sempre bilanciata.
Le nuove armi sperimentali, come il fucile a onde elettromagnetiche, offrono varietà, ma alcuni oggetti sembrano dominare troppo il meta, creando uno squilibrio che gli sviluppatori dovranno correggere. Inoltre, il sistema di perk personalizzabili amplia le possibilità strategiche, ma la curva di apprendimento potrebbe scoraggiare i neofiti soprattutto a causa del mantenimento del meta esistente dalle scorse stagioni di Warzone.
Graficamente, Black Ops 6 Warzone è impressionante: texture dettagliate, illuminazione realistica e un’ottima fluidità su hardware di ultima generazione. Tuttavia, su console meno recenti si notano cali di frame rate e occasionali problemi di caricamento delle texture. Il ray tracing in tempo reale è uno spettacolo, ma sacrifica troppo in termini di performance quando abilitato su PC di fascia media. Un plauso va al comparto sonoro: il design audio è immersivo, con effetti realistici e una colonna sonora che accompagna perfettamente l’azione senza sovrastarla.
Multiplayer
La modalità multiplayer di Call of Duty: Black Ops 6 arriva con grandi aspettative, portando in dote la responsabilità di innovare senza alienare i fan della serie e servendo al pubblico uno dei più completi e mai realizzati multiplayer fino ad oggi dando segni di grandissima ambizione combinando tradizione e innovazione. Il comparto multiplayer presenta oltre gli elementi classici con nuove modalità di gioco e un arsenale di armi ampliato. Le mappe vantano un design bilanciato che premia sia il movimento aggressivo che il posizionamento strategico, anche se alcune aree risultano più adatte a specifiche classi o armi, lasciando spazio a piccoli squilibri tattici ed insieme alle 16 mappe nuove vengono reintrodotte mappe ormai amate dalla community come Nuketown.
Abbiamo anche una ventata di novità con l'introduzione di modalità all'interno delle playlist di gioco, insieme a quelle classiche come Team Deathmatch, Domination e Search and Destroy e a quelle rimosse negli scorsi COD. Le due nuove modalità introdotte, che hanno l'obbiettivo di rinfrescare l’offerta multiplayer offrendo opzioni sia per i veterani sia per chi cerca un’esperienza più sperimentale, sono:
- Infiltration: un ibrido tra Hardpoint e Heist, in cui i giocatori devono conquistare e difendere postazioni mobili, raccogliendo risorse che influenzano il punteggio finale.
- Hostile Zone: una modalità battle royale in miniatura, dove 20 giocatori si sfidano in una mappa ridotta con risorse limitate e respawn disattivati.
I gunfight sono incredibilmente soddisfacenti, grazie a un feedback delle armi migliorato e a una fisica più realistica. Ogni arma ha un suo carattere distintivo, che spinge i giocatori a sperimentare con i loadout e a trovare il proprio stile di gioco, grazie anche all'utilizzo di perk e wildcards in combinazione con gli accessori di ogni arma.
L'omnimovimento rappresenta sicuramente una feature che spezza la community a metà, infatti bensì sia fluido e veloce con un sistema di scivolata e arrampicata perfezionato che si integra perfettamente nel ritmo frenetico delle partite, molti giocatori non si trovano a proprio agio proprio a causa del non poter prevedere un ipotetico spostamento da parte di un nemico. La meccanica di sprint tattico, introdotta in capitoli precedenti, è stata leggermente rallentata, favorendo un gameplay più strategico.
Personalmente trovo questi aggiornamenti al movimento fantastici soprattutto per chi come me adora giocare in maniera aggressiva con sniper e fucili tattici, mi fornisce quel brivido di non sapere da che direzione arriveranno i nemici e mi permette di rimanere sempre concentrato.
Il sistema di progressione viene ulteriormente migliorato tramite la combinazione di sblocchi lineari e personalizzazione profonda. I giocatori guadagnano XP per avanzare di livello e sbloccare nuove armi, attrezzature e killstreaks. La novità principale è il sistema “Weapon Evolution”, che consente di migliorare le armi accumulando punti esperienza specifici per ciascuna permanentemente. Questo non solo modifica le statistiche base, ma introduce modifiche visive uniche, come il deterioramento o l’aspetto futuristico.
Viene reintrodotto pure il sistema di prestigio originale: 10 prestigi ognuno con un icona rappresentante uno dei vecchi Call of Duty come segno di ricordo. Dopo aver avanzato per 55 livelli e aver sbloccato tutti gli equipaggiamenti, dovremo resettare il nostro livello per progredire nei prestigi in cambio di uno sblocco permamente ovvero un token che permetterà di sbloccare un qualsiasi tipo di equipaggiamento per sempre a prescindere dal suo livello di sblocco. Le armi speciali sbloccate tramite il pass battaglia o incluse nella vault edition rimarranno sempre disponibili una volta ottenute.
Graficamente, il multiplayer è una gioia per gli occhi: dettagli delle mappe, effetti di illuminazione dinamica e animazioni sono ai massimi livelli. Tuttavia, occasionali bug visivi, come texture che non si caricano correttamente, possono distrarre in alcune situazioni.
Treyarch ha provato a migliorare il sistema di matchmaking, anche se per ora ha ottenuto risultati non ottimali a causa della discrepanza di skill nelle lobby. Inoltre ha implementato nuove funzionalità, come eventi speciali, personalizzazione avanzata e la Modalità Forge, che mantengono alta l'attenzione dei giocatori e vogliono mantenere una community attiva. Il bilanciamento delle armi e le meccaniche di gioco garantiscono un'esperienza competitiva ed equilibrata, il tutto cercando di togliere più cheater possibili dalle lobby grazie all'utilizzo di Ricochet.
Pass Battaglia
Black Ops 6, a malincuore perché non sono molto amante di questo genere di aggiunte a causa del fattore Pay2Win, introduce un pass battaglia che offre ai giocatori un sistema di progressione basato su livelli, con ricompense esclusive che vanno dalle skin degli operatori fino a armi con accessori e mimetiche speciali. Ogni stagione include un pass battaglia con una serie di tier che i giocatori possono sbloccare guadagnando punti esperienza attraverso le varie modalità di gioco. Questo sistema aggiunge un ulteriore incentivo a giocare e contribuisce a mantenere l'esperienza fresca e coinvolgente nel tempo, con nuovi contenuti rilasciati periodicamente.
Specifiche Tecniche
Grafica
Concludendo l'analisi è giusto sprecare due parole per quanto riguarda il sistema di impostazioni di Black Ops 6. Aprendo le impostazioni ci rendiamo conto delle miriadi dei settaggi presente all'interno del nuovo Call of Duty, infatti abbiamo un'enorme scelta per quanto riguarda comandi, audio e grafica in modo da poter personalizzare nei minimi dettagli il gioco a gusto personale.
Questi sono alcuni dei settaggi con cui io gioco, attualmente uso come GPU una Radeon 5600XT (l'equivalente di una Nvidia 2070 Ti) e una CPU Ryzen 3700X. Nonostante i miei componenti non siano di ultima generazione il gioco non presenta troppe difficoltà grafiche o drop di fps costanti, capita alle volte però che il gioco crashi se ho troppe tab aperte per un sovraccarico della VRAM della scheda video. Personalmente mi piace optare per una grafica meno dettagliata sugli ambienti, ma con molta più attenzione ai dettagli dei player così da avere uno scan migliore dei nemici durante la frenesia delle partite.
Audio
Il comparto audio di Black Ops 6 multiplayer è uno dei punti di forza del gioco, dimostrando un’attenzione ai dettagli che arricchisce l’esperienza di gioco. I suoni delle armi sono realistici e distintivi, con ogni colpo che trasmette un senso di peso e potenza unico. Le esplosioni e gli effetti sonori ambientali, come il vento che soffia attraverso i canyon o il crepitio di fiamme in mappe industriali, contribuiscono a creare un’atmosfera immersiva e dinamica.
L'audio posizionale è ben implementato, consentendo ai giocatori di identificare con precisione la direzione dei passi nemici o il ronzio di un drone in avvicinamento. Anche le comunicazioni vocali dei personaggi durante le partite aggiungono un tocco di realismo, segnalando eventi importanti come un UAV attivo o un obiettivo conquistato.
Unica pecca è il mixaggio audio talvolta sbilanciato: in alcune mappe, i rumori ambientali possono coprire i passi dei nemici, rendendo più difficile individuare le minacce.
9
HyRankCall of Duty: Black Ops 6
Call of Duty: Black Ops 6 si rivela un titolo all'altezza delle aspettative, offrendo un mix ben riuscito di azione, strategia e divertimento. Sia i veterani della serie che i nuovi giocatori troveranno in questo capitolo motivi per apprezzare la qualità e la profondità del gameplay. Con una campagna accattivante, una modalità zombie migliorata, l'integrazione con Warzone, un comparto multiplayer solido e un pass battaglia stimolante, il gioco si conferma un’aggiunta indispensabile alla serie. Personalmente mi mancava un titolo del genere soprattutto nell'ambito degli FPS dove erano anni in cui non c'è stato un titolo che mi abbia fatto venire voglia di giocarlo come questo, inoltre la cura nei dettagli e nella diversificazione del gioco mi riporta proprio ai Call of Duty di qualche anno fa con cui sono cresciuto e ho scoperto il mondo dei videogiochi FPS.
Aspetti positivi
Qualità grafica incredibile
Grande varietà di possibili gameplay
Ampia scelta di modalità
Aspetti negativi
Sbilanciamento tra le capacità dei giocatori nelle lobby
Server un po' deboli nei momenti di pieno utilizzo