Dario Argento: i suoi 3 migliori film

I film più suggestivi di Dario Argento Dario Argento, (Roma, 7 settembre 1940) è il re indiscusso dell’orrore italiano. Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, Dario eredita la vocazione dal padre Salvatore che lo fa esordire nel 1969, con i primi grandi successi dalle sfumature giallo-thriller.Solo pochi anni dopo, nel 1975, Dario raggiunge il successo mondiale […]

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I film più suggestivi di Dario Argento

Dario Argento, (Roma, 7 settembre 1940) è il re indiscusso dell'orrore italiano. Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, Dario eredita la vocazione dal padre Salvatore che lo fa esordire nel 1969, con i primi grandi successi dalle sfumature giallo-thriller.
Solo pochi anni dopo, nel 1975, Dario raggiunge il successo mondiale e, da quel momento, si guadagna l'appellativo de "il maestro del brivido".
Andiamo a scoprire quali sono i capolavori che hanno forgiato la storia dell'orrore italiano.

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1- Profondo Rosso

Nel 1975 Dario Argento dirige Profondo Rosso, primo film horror del regista romano, che sconvolse tutta l'Italia dell'epoca.
Nato da una sceneggiatura scritta a quattro mani con l'amico Bernardino Zapponi, Profondo Rosso vanta il fatto di essere uno dei primi film italiani dell'orrore ad essere entrato nella memoria storica delle persone. Questo grazie sia a scene ritenute innovative per la tecnica di ripresa di quegli anni sia agli effetti speciali ottimamente realizzati.

Un assassino seriale, una Roma suggestiva, un pianista jazz ed una giovane giornalista sono i punti focali di una sceneggiatura ricca di colpi di scena, arricchita dalla splendida colonna sonora dei Goblin, gruppo progressive rock italiano che regala una pennellata di tensione all'intera pellicola.
Piccola curiosità: le mani guantate dell'assassino sono in realtà le mani di Dario Argento stesso.

Il film, in Italia, incassò 3 miliardi e 700 milioni di lire dell'epoca, piazzandosi così al 10º posto nella classifica dei film di maggior incasso della stagione cinematografica 1974-75.
Se amate i gialli che strizzano l'occhio al paranormale, direi che questo è decisamente il film che fa per voi.

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2- Suspiria

Arriviamo al film che consacra finalmente la carriera horror del regista romano, Suspiria. Secondo posto per il punto di svolta in una direzione sempre più chiara, la pellicola è uscita nel 1977 ed è ispirata al romanzo  Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey.
Il primo capitolo de "La trilogia delle tre madri" introduce lo spettatore in un mondo dove la stregoneria è ancora tra noi, ma non in una maniera positiva.

Susy Benner, la nostra protagonista, è una brillante studentessa di danza classica che decide di iscriversi in una prestigiosa accademia di danza a Friburgo, trovandosi però in mezzo ad una guerra millenaria dove, tra una lezione di ballo e l'altra, non mancheranno urla e orrore. Tra corridoi di un'inquietante accademia, tra rantoli sussurrati e sparizioni studentesche, Susy cerca di andare sempre più a fondo in un giallo che diventa sempre più cupo.

La meravigliosa accademia di danza (palazzo cinquecentesco un tempo abitato da Erasmo da Rotterdam ed ora adibito a banca) e le atmosfere magistralmente rese da un'ottima fotografia, non tarderanno a rendervi prigionieri di una cella dalla quale è molto difficile scappare.

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3- Phenomena

Scritto, prodotto e diretto da Dario Argento nel 1985, Phenomena, a detta di tanti e del regista stesso, è uno dei film meglio riusciti della carriera del "maestro del brivido".

Terzo posto dettato dalla trama che è piuttosto simile a quella di Profondo Rosso, ma qui vediamo un Argento che ha infine capito la sua strada e l'abbraccia con consapevolezza, regalandoci un film dell'orrore unico nel panorama italiano.

Jennifer, giovane ragazza con un dono tanto bello quanto inquietante, viene mandata dal padre a studiare in un collegio in Svizzera, dove si verificano ripetuti ed oscuri delitti proprio a danni delle giovani studentesse.
Il fulcro centrale della storia, verte sulla particolare abilità della nostra protagonista, essendo in grado quest'ultima di comunicare con gli insetti.

La situazione, ovviamente, si complica nel momento in cui scopre di poter gestire il suo dono per riuscire a districare il giallo che aleggia nel collegio, portando a conseguenze imprevedibili ed agghiaccianti.
Se non siete entomofobici (basti pensare che per il film sono stati utilizzati 40 milioni di insetti appositamente allevati) ed amate i thriller sovrannaturali, allora non dovete farvi assolutamente scappare questo capolavoro tutto italiano!

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