Destiny 2, iniziativa benefica Games2Give
Quando il videogioco è sinonimo di solidarietà. Con queste parole potremmo etichettare la lodevole iniziativa di Bungie che nel suo celebre titolo Destiny 2 ha dato il via ad un evento benefico a favore dei bambini ammalati. Infatti, anche quest’anno la software house statunitense, la sede è nella città di Belleuve, nello stato di Washington, ha indetto dall’ultima settimana […]
Quando il videogioco è sinonimo di solidarietà. Con queste parole potremmo etichettare la lodevole iniziativa di Bungie che nel suo celebre titolo Destiny 2 ha dato il via ad un evento benefico a favore dei bambini ammalati. Infatti, anche quest'anno la software house statunitense, la sede è nella città di Belleuve, nello stato di Washington, ha indetto dall'ultima settimana di ottobre alla prima decade di novembre il Games2Give, in cui la community di questo sparatutto poteva assegnare le proprie offerte a favore del programma della Bungie's Foundation, iPads for Kids e di quegli ospedali che fanno parte del Children's Miracle Network.
Come forma di ringraziamento, a sua volta, Bungie ricambiava i sostenitori coinvolti con diversi loot esclusivi che potevano cambiare a seconda della somma versata: con l'equivalente di 10dollari si potevano ottenere l'emblema particolare Mist Blossoms, con 50 dollari sia il precedente gadget che lo Spettro esotico Gilded Shell, mentre con 100 dollari si guadagnavano entrambi gli oggetti già sopra elencati e ulteriori premi fisici contenuti in un set corredato della colonna sonora in vinile di Destiny 2, della statuetta dello spettro esotico e delle action figure di due guardiani.
Inoltre per tutti i giocatori che seguivano le partite in streaming e devolvevano le loro offerte ai propri beniamini che aderivano al progetto, si sbloccavano nuove ricompense per i propri personaggi da utilizzare all'interno del game play, oltre alla possibilità di vincere un viaggio per visitare gli studi di Bungie nello stesso periodo in cui si stava svolgendo la maratona live di 24 ore a cui partecipavano gli stessi sviluppatori.
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Questo di Bungie non è l'unico caso, comunque, che si registra nel mondo videoludico dove l'impressione generale offerta è quella in cui sembra imperare il solo intrattenimento. Infatti, spesso esso riveste, invece, “un ruolo fondamentale nella raccolta fondi per cause umanitarie”, cito, ad esempio, il Awesome Games Done Quick e il GuardianCon, un lato positivo che non sempre, purtroppo, viene valorizzato adeguatamente dai mass-media.