Dostoevskij, Recensione: i fratelli D’Innocenzo colpiscono ancora
Dostoevskij, la serie dei Fratelli D’innocenzo, è ora disponibile su Sky e Now e voi dovete assolutamente guardarla.
Dostoevskij, la nuova serie televisiva Sky original diretta dai fratelli D'Innocenzo è arrivata in sala in due atti l'11 luglio e ora è disponibile su Now. Si tratta di una serie thriller dalla trama estremamente complessa. Un prodotto molto ambizioso che, con l'uscita in piattaforma, godrà sicuramente di una fetta di pubblico più grossa rispetto a quello ricevuto in sala.
Dostoevskij, di cosa parla?
Al centro della trama troviamo Enzo Vitello, il detective interpretato da Filippo Timi. Enzo è un uomo totalmente perso, ha una figlia, Ambra (Carlotta Gamba), ma il rapporto tra i due è andato in frantumi anni prima.
La sua testa è ormai proiettata nell'ossessione per il killer da lui soprannominato Dostoevskij (questo nome nasce dall'abitudine del killer di lasciare delle lettere nella scena del crimine). Durante le indagini ci vengono mostrati altri elementi della squadra di cui Enzo è al comando, tra questi Fabio Bonocore (Gabriel Montesi).
Una visione lacerante
Dostoevskij è probabilmente uno dei prodotti più laceranti di quest'anno. Una storia estremamente complessa da costruire e poi gestire, ma che in questo caso si può dire essere riuscita nel suo scopo.
Partiamo proprio dalla costruzione di questa storia e della sua sceneggiatura. Si sta parlando di un argomento estremamente pesante, riportato in scrittura con un tono alto, ma anche ironico a tratti. Un ironia fredda, asciutta, che cerca di strappare un sorriso allo spettatore, senza mai farlo uscire dalla bolla della terribile storia a cui sta assistendo. Proprio la scrittura riesce a tenere lo spettatore sulle spine, in un costante stato di rigidità e turbamento.
I fratelli D'Innocenzo, nel raccontare questa storia, si servono di una regia estremamente ambiziosa. Sullo schermo viene proiettata una pellicola cupa e glaciale, ma che allo stesso tempo risulta estremamente espressiva e epica. La fotografia affidata a Matteo Cocco rappresenta una linea coerente e perfetta e riesce a fare a pieno il suo lavoro. Nel vedere quest'opera ci si ritrova ad essere turbati e incantati allo stesso momento.
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Entrambi gli atti presentano un ottimo ritmo, che riesce a coinvolgere lo spettatore nonostante la lunga durata. Si parte abbastanza lentamente con la presentazione del mondo abitato dai protagonisti, così da riuscire ad entrare nella loro condizione, nel loro pensiero. Man mano il ritmo si fa più incalzante, fino ad arrivare quasi a soffocare lo spettatore, o meglio a travolgerlo del tutto con il finale. Tutto questo è dato sicuramente dal montaggio azzeccato e giusto, e dalla musica anche in questo caso coerente con la visione dei registi.
Un cast spettacolare
Se nel capitolo precedente si è parlato di regia, fotografia, montaggio e tanto altro, è giusto dare dello spazio anche ai magnifici interpreti di quest'opera.
Si parte da Filippo Timi, che interpreta il freddo protagonista. Timi diventa Vitello, non c'è un minuto in cui traspare la sua essenza diversa dal cupo e perso personaggio che interpreta. Nel lavoro, nei duri scontri con la figlia, siamo davanti a un grande attore alle prese con un personaggio estremamente difficile. Prendendo come esempio proprio i contrasti con la figlia Ambra, non si può non parlare di Carlotta Gamba. La giovane attrice dimostra grandissimo talento, e proprio la sua interpretazione è al centro del movente struggente nella visione di quest'opera. Un personaggio fragile e anche in questo caso perso. Una degna compagna per Filippo Timi in quest'opera.
Degno di nota poi è sicuramente Gabriel Montesi, che interpreta Fabio Bonocore. Inaspettatamente uno dei personaggi più complessi. Un uomo totalmente vuoto, che, per come è stato scritto, caratterizzato e infine interpretato, risulta potentissimo.
Dostoevskij: dopo la sala, ora in streaming su Now e Sky
Gli incassi in sala di quest'estate non sono stati altissimi, nonostante la qualità eccelsa del prodotto, che merita di essere visto. Proprio per questo invitiamo tutti a guardarlo ora che è disponibile in streaming su Now Tv e Sky. Certo, la sala cinematografica riesce a esaltare quest'opera al massimo, cosa che sicuramente il piccolo schermo non può fare a pieno, ma nonostante questo l'importante è che un prodotto come questo venga visto e sostenuto.
8.5
HyRankDostoevskij
Un'opera struggente, frutto del lavoro di grandi talenti, partendo dalla regia, per passare alla fotografia e agli interpreti. Non è il solito prodotto italiano, ma è il cinema che dovremmo augurare al nostro paese.