Dread Delusion, Recensione: un’avventura surreale!
Dread Delusion accompagna il giocatore in un mondo governato da creature fantastiche e un’estetica surreale. Il titolo ha una fortissima identità artistica.
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Dread Delusion è l'ultima creazione dello studio indipendente Lovely Hellplace e pubblicato da DreadXP, già noto tra il pubblico per le varie Dread X Collections, collezioni di giochi horror indipendenti portate in auge dal famoso YouTuber e streamer Yotobi, da cui ha tratto uno dei suoi format di punta: Horrormania. Dread Delusion, sviluppato in Unity, non segue, però, il filone horror dei suoi predecessori, ma piuttosto ci accompagna in un'avventura in cui la fittissima lore e un'estetica unica la fanno da padrona: si tratta di un titolo RPG ambientato in un open-world ricco di strani luoghi e creature fantastiche.
Trama
La nostra avventura ha inizio all'interno di una cella, a bordo di una nave volante. Veniamo dunque liberati dal gestore della prigione, una peculiare donna che si fa chiamare High Confessor of the Inquisition. Già qui possiamo notare la particolarità del design del gioco, in quanto la High Confessor si ritrova inevitabilmente intrappolata in una tomba d'acciaio prevista di spuntoni che la pungono inesorabilmente per l'eternità.
Il motivo della nostra iniziale incarcerazione risiede nell'apparente tradimento verso la Apostatic Union, ossia il governo in carica degli Skyrealms, e definita dai suoi sudditi come l'ultimo baluardo di sanità in un mondo ormai folle e corrotto. La nostra scarcerazione non viene offerta, però, gratuitamente: veniamo incaricati dal High Confessor di ricercare altri pericolosi criminali e traditori. Il titolo presenta al giocatore la possibilità di effettuare delle scelte che influenzeranno il proseguimento dell'avventura.
Si scoprirà nella prima ora di gioco che il nostro obiettivo è quello di eliminare Vela Callose, leader del gruppo mercenario Dark Stars. Faremo la conoscenza di alleati e vecchi compagni di Vela, ormai apparentemente corrotta, che ci daranno il loro supporto in questa avventura. Sempre nella stessa prima ora di gioco, faremo un primo incontro con il nostro nemico, che ci darà la sua opinione sull'Apostatic Union, da lei descritta come una tirannia. Avrà ragione?
La trama è resa ancor più fitta dalla quantità di missioni secondarie e dalle conversazioni con gli NPC, che ci daranno importanti approfondimenti sulla lore e sull'ambiente che ci circonda. Ogni NPC presente nel gioco può essere approcciato, spesso dando al giocatore informazioni che gli permetteranno di proseguire l'avventura. Questo è un punto fondamentale in Dread Delusion, in quanto il gioco ci tiene a non accompagnare il giocatore in maniera forzata, ma tramite intelligenti escamotage ci stimola ad esplorare il mondo di gioco e ad interessarci agli avvenimenti che lo riguardano. Inoltre, le missioni secondarie vengono introdotte in maniera molto naturale, creando un perfetto connubio con la storia principale.
L'identità estetica di Dread Delusion
Qui troviamo, a mio avviso, il più importante punto di forza di Dread Delusion: l'estetica. Appare fin da subito chiaro che il gioco è pesantemente influenzato dalla corrente chiamata Dreamcore, che comprende ambientazioni surreali e altre sensazioni tipiche di un sogno. Tale estetica è presente nel titolo sia sottoforma visiva, tramite, ad esempio, isole volanti e funghi giganti, ma anche dal punto di vista sonoro, con musiche chiaramente ispirate a tale genere: il giocatore ha sempre l'impressione di star vivendo un'avventura all'interno di un sogno assurdo.
Il Dreamcore non è l'unica corrente estetica a cui gli sviluppatori hanno attinto per quanto riguarda il world-building, ma sono presenti altrettanti spunti dal mondo Steampunk, tramite il consueto utilizzo di strutture a vapore e ingranaggi (in particolar modo all'interno del Clockwork Kingdom). Anche l'estetica Vaporwave gioca un ruolo importante in Dread Delusion, soprattutto per quanto riguarda il cielo.
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Gameplay
Il gameplay di Dread Delusion è fortemente ispirato a quello di The Elder Scrolls III: Morrowind, che dopo 22 anni dalla sua uscita rischia di essere considerato antiquato e legnoso. Per questo motivo, considero il gameplay di Dread Delusion abbastanza ripetitivo, mediocre e poco ispirato, ma d'altra parte mantiene una semplicità che può essere considerata come un punto di forza. Ciò che invece mi ha colpito particolarmente è il sistema di movimento, estremamente responsivo e gratificante.
Quello che rende interessante il gameplay di questo titolo sono le statistiche. Il giocatore può scegliere come costruire la build del proprio personaggio, in base a:
- Forza: governa le abilità di combattimento di attacco e difesa fisica. Riguarda inoltre la barra della salute.
- Astuzia: governa le abilità di agilità e di scasso. Riguarda inoltre la barra della stamina.
- Saggezza: governa le abilità di incantesimi e di lore. Riguarda inoltre la barra del mana.
- Personalità: governa le abilità di fascino e di baratto. Riguarda inoltre il tasso di rigenerazione delle barre.
Durante la creazione del personaggio vengono inoltre poste delle domande al giocatore, che influiranno sulle statistiche inziali, mentre durante le sessioni di gioco, in punti specifici, sarà possibile collezionare i cosiddetti Delusions, convertibili nelle statistiche sopra riportate.
Il problema principale di questo gioco, a mio avviso, risiede nell'intelligenza artificiale, che risulta essere molto poco responsiva, creando situazioni in cui il giocatore si può trovare faccia a faccia con un nemico, a pochi pixel di distanza, e non subire alcun attacco.
Performance su Steam Deck
All'interno della pagina Steam di Dread Delusion, il titolo risulta verificato su Steam Deck. Questo status viene preso molto in considerazione da Valve, che si impegna ad essere il più severa possibile nell'assegnare la giusta valutazione ai titoli. Ad ogni modo, alla luce di precedenti errori di valutazione su certi titoli (come Fallout 4), è importante analizzare più a fondo tale disamina.
L'immagine sopra riportata è uno screenshot preso direttamente dal gioco. Durante l'avvio, per un paio di brevi secondi, il Deck presenta questa schermata, una qualche forma di glitch. Inoltre, il gioco performa stabilmente a circa 40 fps: siccome Dread Delusion presenta un comparto tecnico molto leggero, mi sarei aspettato di meglio. Ad ogni modo, il gioco risulta perfettamente giocabile senza ulteriori intoppi.
8.5
HyRankDread Delusion
Consiglio vivamente questo titolo, è una piacevole ventata di aria fresca che punta a sperimentale molto sul lato estetico, offrendo un world-building estremamente piacevole in cui immergersi.
Aspetti positivi
Trama appassionante e lore fitta
World-building molto particolare e immersivo
Aspetti negativi
Intelligenza artificiale discutibile
Gameplay poco ispirato