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Emilia Pérez, tra polemiche e Messico: 5 curiosità da sapere sul film

Dove è stato girato Emilia Pérez? Questa e altre curiosità sul film tanto discusso di Jacques Audiard.

Di , studio cinema e amo scrivere. Steven Spielberg mi ha insegnato a credere nei sogni, Sorrentino a perseverare per far si che diventino realtà.

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Emilia Pérez

Il viaggio cinematografico intenso e sorprendente di Emilia Pérez (qui la nostra recensione), il nuovo film di Jacques Audiard, dopo aver conquistato il cuore della giuria a Cannes, è arrivato finalmente nelle sale italiane il 9 gennaio.

Scopriamo insieme qualche curiosità su quest'opera audace e innovativa che racconta una storia dura ma che può far riflettere e sognare, accompagnata da una solida regia e da ottime performance. Nel cast di Emilia Pérez troviamo: Zoe SaldanaKarla Sofía Gascónféminine , Selena Gomez, Édgar Ramírez, Adriana PazMark Ivanir.

La genesi del film

Concepito inizialmente come un'opera teatrale in quattro atti, Emilia Pérez è un film musical che in quanto tale fonde le arti visive e performative. Le riprese del film di Audiard sarebbero dovute incominciare nell'autunno del 2022, ma sono state posticipate di sei mesi a causa degli impegni contrastanti di alcuni attori del cast.

Karla Sofía Gascón e Zoe Saldana in una scena di Emilia Peréz 10092433
Karla Sofía Gascón e Zoe Saldana in una scena di Emilia Peréz

Dopo essere state posticipate le riprese sono iniziate a maggio 2023 e terminate a luglio. La troupe però non è mai stata in Messico, nazione nella quale si svolge la maggior parte dell'opera nella quale erano anche inizialmente previste le riprese ma hanno girato in un teatro di posa in Francia, cosa che ha permesso secondo Audiard maggior libertà di lavorazione, soprattutto nei numeri musical.

La colonna sonora, composta da Clément Ducol e arricchita dalle canzoni della cantautrice Camille (con testi co-scritti da Audiard), è il cuore pulsante dell'opera, mentre le coreografie sono curate da Damien Jalet.

La vittoria collettiva delle 4 attrici al Festival di Cannes

Una decisione storica ha scosso il Festival di Cannes, il premio per la migliore interpretazione femminile (Prix d'interprétation féminine) non è andato a una singola attrice, ma all'intero cast femminile di Emilia Pérez. A vincere sono state: Karla Sofía Gascón, Selena Gomez, Adriana Paz e Zoe Saldana.

Questa scelta, presa dalla giuria presieduta da ha generato un ampio dibattito, mentre alcuni hanno applaudito questa decisione come un riconoscimento dell'importanza del lavoro di squadra e della complessità dei ruoli femminili, altri hanno espresso perplessità, sottolineando l'importanza di premiare le performance individuali.

Adriana Paz, l'unica attrice messicana del cast

Emilia Pérez pur essendo ambientato in Messico e raccontando storie di personaggi radicati in quella cultura, è un film che porta con sé un paradosso interessante come dicevamo è nato e cresciuto lontano dalle terre che descrive. Girato interamente in Francia, il film ha visto protagonisti attori provenienti da diverse parti del mondo. Tra questi, spicca la figura di Adriana Paz, l'unica attrice messicana presente nel cast principale.

Adriana Paz in una scena di Emilia Peréz 10092765
Adriana Paz in una scena di Emilia Peréz

Mentre alcuni membri del cast hanno beneficiato di una visibilità mediatica notevole, con campagne promozionali mirate e apparizioni sui red carpet più prestigiosi, la figura di Adriana Paz è stata meno di spicco rispetto alle sue colleghe. Nonostante abbia vinto anche lei il premio a Cannes, la Paz non ha ottenuto la nomination ai Golden Globe ma probabilmente è dovuto anche al suo ruolo, decisamente importante ma meno impattante nella pellicola rispetto ad altri.

Le polemiche e le conseguenti scuse di Jacques Audiard

Molti spettatori e critici messicani hanno espresso forti perplessità riguardo alla rappresentazione del loro paese nel film, hanno lamentato l'utilizzo di stereotipi, una superficialità nell'affrontare tematiche complesse come la violenza e il narcotraffico, e una generale mancanza di autenticità.

Alcuni hanno addirittura parlato di appropriazione culturale, accusando Audiard di aver sfruttato la cultura messicana per arricchire la sua narrazione senza comprenderne a fondo le sfumature e le complessità.

Anche la rappresentazione dalla transizione di Emilia è stata al centro delle critiche poiché alcuni hanno giudicato la narrazione troppo semplificata e poco rispettosa delle persone transgender, accusando il film di non mostrare in modo approfondito le sfide che chi compie questo percorso affronta quotidianamente.

Di fronte a queste critiche, il regista Jacques Audiard ha deciso di scusarsi pubblicamente. Ha ammesso che alcune delle sue scelte potrebbero essere state interpretate in modo errato e ha espresso rammarico per eventuali offese causate sottolineando anche che il suo intento era quello di creare un'opera d'arte che provocasse riflessioni, e non di fornire una rappresentazione fedele del Messico.

La nascita del personaggio di Emilia Pérez

L'idea di Emilia Pérez è nata tra le pagine del romanzo Écoute un personaggio secondario, dalla penna dello scrittore Boris Razon un boss del narcotraffico che sogna di diventare donna, ha catturato l'attenzione di Jacques Audiard. Questo contrasto tra la brutalità del mondo del narcotraffico e il desiderio più intimo di autenticità femminile, ha acceso nell'autore una scintilla creativa inarrestabile.

Karla Sofía Gascón in una scena di Emilia Peréz 10092526
Karla Sofía Gascón in una scena di Emilia Peréz

Audiard ha visto in questa figura un potenziale narrativo straordinario. Un uomo che domina un mondo violento e ma che allo stesso tempo è prigioniero di un aspetto che non gli appartiene. Come lo stesso regista ha affermato, 'Mi ha affascinato il paradosso di una persona che domina un mondo iper-virile mentre nasconde la sua vera natura femminile. Era prigioniera di se stessa, e anche la libertà ha il suo prezzo'.

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