Endzone A world Apart survivor edition, recensione

Un riassunto del gestionale ad ambientazione post-apocalittica: Endzone A World Apart la survivor edition!

Endzone 1

Questa sarà una recensione fatta sulla Survivor Edition, ovvero la versione più tranquilla e gestionale dell'originale Endzone, che poi di sti tempi abbiamo delle descrizioni più dettagliate delle categorie videoludiche. Detto questo si può dire che la Survivor Edition è un city-builder ad ambientazione post-apocalittica.

Ora che sappiamo a cosa stiamo intorno iniziamo ad analizzare questa versione più edulcorata dell'originale!

Endzone come siamo arrivati ad oggi?

La storia attorno a Endzone serve soltanto per “lanciare” l’ambiente di gioco e risponde a poche e semplici domande. Perché ci troviamo in un mondo post-apocalittico? Cosa è successo? Dove sono tutte le persone? 

Nel 2021 un gruppo di terroristi decide di far saltare in aria alcune centrali nucleari sparse per il mondo, portando il pianeta a uno stato di devastazione. Soltanto alcune persone riescono a salvarsi in dei bunker sotterranei ( e qui vedo un pizzico di Fallout), gli Endzone. Dopo 150 anni gli eredi di quelle persone decidono di andare in superficie e ricominciare a vivere come facevano i loro antenati.

Quindi si ritornerà, non all'età della pietra, ma quasi.

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Ripartiamo da zero

Già giocato su Xbox One e PS4, Endzone – A World Apart è arrivato su PlayStation 5 e Xbox Series X|S con la Survivor Edition, che include, oltre il gioco base, anche il DLC “Prosperity”. Estremamente simile a titoli come Frostpunk e Cities Skiline ( Di cui abbiamo fatto una recensione al secondo capitolo sul nostro sito, andate a darci un occhiata!) Ma ora passiamo a vedere il gameplay vero e proprio!

Avremo a disposizione un paio di modalità di gioco e il tutorial. La prima modalità è quella classica, dove non dovremo essenzialmente fare nulla eccetto che costruire la nostra bella cittadina cercando di superare le intemperie del mondo post-apocalittico. Mentre nella seconda avremo la possibilità di vivere uno scenario preimpostato con degli obiettivi.

Inizialmente ci troveremo soltanto con un furgone diroccato e una quindicina di coloni. a cui dovremmo dare dei compiti iniziali quali cercare cibo e acqua e costruire edifici che serviranno alla nostra sopravvivenza.

Le sfide che ci verranno proposte non ci metteranno mai in reale difficoltà, tanto da portarci al game over senza alcuna speranza; prendendo le giuste decisioni, si potrà sempre arrivare alla vittoria.

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Tramite l’interfaccia di gioco potremo farci un quadro generale dell’area che ci circonda, scoprendo quali terreni sono contaminati da radiazioni oppure individuare zone secche e umide che potranno essere utili nella coltivazione.

Una volta costruite delle cisterne per conservare l’acqua, aver messo a punto un campo agricolo e costruito delle casotte dove far dormire i nostri collaboratori, sarà il momento di iniziare a raccogliere materiali utili per la costruzione di scuole, bar, e di tutto quello di cui una città ha bisogno.

Una caratteristiche interessanti è quella della riproduzione e della crescita dei bambini. L’istinto di sopravvivenza porterà i nostri coloni ad accoppiarsi e generare dei bambini che con il tempo potremo istruire nelle scuole e insegnargli un mestiere specifico che massimizzerà l’ottenimento di determinate risorse. E questo è proprio simile se non uguale a Frostpunk.

Attenzione: la crescita dei bambini sarà fondamentale per non commettere gli errori del passato.

In questa versione del gioco non incontreremo altri sopravvissuti che come predoni tenteranno di attaccarci ma sicuramente non staremo tranquilli: tempeste acide, razioni che scarseggiano e cambiamenti climatici improvvisi cercheranno di renderci la nostra sopravvivenza molto poco piacevole.

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Senza infamia e senza lode

Troviamo una grafica non eccelsa ma di solito quando si tratta di questo particolare genere di videogioco non ci facciamo molto caso. Arriviamo ad avere il 4K sulle next-gen e restiamo sui 60 FPS.

Il problema qui sta anche ad esempio nelle musiche che non sono mai incisive ne lasciano un ricordo particolare. Soprattutto per quei momenti magari in cui la pioggia acida arriva avrei optato per un sottofondo più incalzante magari per darci anche solo la parvenza che qualcosa di veramente brutto sta accadendo!

Endzone A World Apart: Survivor edition in conclusione

A mio parere la svolta next-gen può aver ridato un po' di luce a questo titolo il cui punto di forza a mio parere può essere la (ri)giocabilità e la tranquillità che ti mette giocarlo. Alla fine non saremo mai veramente messi in difficoltà e questo può aiutare chi ha davvero la passione vera e semplice per i gestionali e city-builder.

Approvato per delle serate nel chill.

Voto:

7

Endzone A World Apart: survivor edition

Endzone è un gioco city-builder ad ambientazione post-apocalittica che ci porterà a sopravvivere vedendo crescere il nostro villaggio. Proteggendo i suoi cittadini e amministrando e gestendo la città che andremo a creare. Consigliato per serate e giocate tranquille.

  • Gioco rilassante per gli amanti del genere

  • Musiche poco incisive

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