Federer – Gli ultimi 12 giorni, Recensione: il commovente addio del re del tennis

Federer – Gli ultimi 12 giorni esplora l’uomo dietro il Re del tennis, nei giorni che precedono il suo commovente ritiro.

federer - gli ultimi 12 giorni

Da oggi su Amazon Prime video è disponibile il documentario, dalla durata di un'ora e mezza circa, Federer - Gli ultimi 12 giorni, che ripercorre le ultime giornate da tennista professionista di Roger Federer. Il documentario fa emozionare non solo i fan del tennista Svizzero, ma anche gli amanti del tennis e dello sport in generale.

7.9

Federer - Gli ultimi 12 giorni

Il documentario è molto ben strutturato e riesce nel suo intento di omaggiare il grande tennista, oltre che di far commuovere gli spettatori positivamente. È bello vedere l'essere umano e padre di famiglia dietro al campione di tennis Svizzero ed è bello vedere il suo rapporto di amicizia con i colleghi. Federer - Gli ultimi 12 giorni non è un documentario sul tennis, ma su un uomo, grande campione del tennis.

Dove vederlo:

Federer - Gli ultimi 12 giorni: un inizio diretto

Il documentario inizia entrando subito nel vivo della vicenda: siamo nel 2022, in Svizzera, nella casa della famiglia Federer e Roger sta leggendo le righe che dichiarano il suo ritiro dal mondo del tennis, mentre i suoi assistenti lo filmano. Non è una diretta. Infatti abbiamo il tempo di vedere il tennista che abbraccia la famiglia e che telefona agli amici e colleghi più stretti per avvertirli prima della pubblicazione del video: tra questi, l'agente di Federer telefona ad una delle sue fan più accanite, Anna Wintour, l'editor di Vogue.

Roger Federer

Poi il video, in presenza anche dei genitori di Roger Federer, viene pubblicato e ricominciano le lacrime. Il campione del tennis ammette che saranno dei giorni duri e che lui è un uomo emotivo.

Nel viale dei ricordi

Mentre con varie immagini ripercorriamo l'inizio della carriera del tennista, che mostrava grandissime capacità fin da bambino, Roger Federer ci spiega anche il perché della sua scelta, non solo dettata dall'età. Generalmente chi pratica uno sport ad alto livello, spesso si ferma prima dei quarant'anni. Federer ne ha 41 al momento del suo ritiro, ma le ragioni vanno oltre gli anni che avanzano.

Infatti è dal 2016 che inizia ad avere problemi al ginocchio, come dice nel documentario, "ho sentito il mio ginocchio fare un click", mentre era in piscina con i suoi figli per l'Australian Open. Le cose sono nettamente peggiorate dopo i tornei di Città del Capo nel 2020, che lo hanno costretto a due operazioni al ginocchio.

Purtroppo, come dice Federer stesso, ha avuto troppa fretta nel tornare e durante Wimbledon il giocatore ha sofferto, non solo la sconfitta, ma anche un forte dolore al ginocchio. Nella lettera che annuncia il suo ritiro, e che vediamo nel documentario, dichiara:

"La Laver Cup settimana prossima a Londra sarà l'ultimo evento ATP a cui parteciperò. Giocherò ancora in futuro, ma non a uno Slam e non in un torneo del circuito. E' stata una decisione agrodolce, perché mi mancherà tutto quello che il circuito mi ha dato in questi anni. Ma allo stesso tempo, c'è anche così tanto da festeggiare. Mi considero una delle persone più fortunate al mondo. Mi è stato dato un talento speciale per giocare a tennis, e sono riuscito a farlo a un livello che mai avrei immaginato, per molto tempo, molto più di quello che pensavo".

L'affetto dei colleghi

Team Europe

Il documentario quindi ci porta a quegli ultimi giorni a Londra, prima della Lever Cup, lo scontro tra sei tennisti team Europa e sei Team mondo. Per il team Europa c'erano Casper Ruud, Rafael Nadal, Efanos Tsitsipas, Novak Djokovic, Roger Federer, Andy Murray,  Matteo Berrettini e Cameron Norrie.

Proprio questi colleghi hanno parlato e sostenuto Federer, come anche il suo idolo, il tennista svedese Björn Borg. Ma quello che ha speso più parole di affetto è stato il suo storico rivale, ma anche carissimo amico, Rafael Nadal, che non avrebbe potuto per nulla al mondo perdersi l'ultimo incontro come alleato di Federer al primo match Lever Cup contro Tiafoe e Sock.

Federer: sconfitto, ma per sempre il Re

Federer e nadal

Purtroppo anche Nadal non era al massimo delle sue forze, dopo vari problemi al braccio. Questo ha sancito la vittoria del team mondo, il primo giorno, con 9/10 al tie break del terzo set, e quindi portando il team mondo alla vittoria di due set su tre.

Roger Federer quindi perde, ma nonostante questo gli applausi e le lacrime sono solo per lui e la sua splendida carriera. Il documentario si conclude con una parte molto divertente, che segue il team Europa negli spogliatoi, dove tutti cercano di smettere di piangere, soprattutto il serbo Novak Djokovic, che dice "avevo promesso di non piangere", cercando di sdrammatizzare la situazione e facendo ridere i suoi compagni.

Infine Federer annuncia che sì, ha lasciato il campo da tennis, ma non i suoi fan e tutti coloro che lo hanno supportato. Resterà per sempre il Re.