Flavors of Youth

Anime. Un modo di esprimere tramite disegno quello che tradizionalmente viene fatto in forma di celluloide. Metodo adorato e preferito specie nell’Oriente degli anni ‘70/’80. Con il tempo questa, inizialmente, sub-cultura si è fatta strada e si e perfezionata. Un esempio facile per molti è quello di Hayao Miyazaki che con la sua capacità di […]

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Anime. Un modo di esprimere tramite disegno quello che tradizionalmente viene fatto in forma di celluloide. Metodo adorato e preferito specie nell’Oriente degli anni ‘70/’80.

Con il tempo questa, inizialmente, sub-cultura si è fatta strada e si e perfezionata. Un esempio facile per molti è quello di Hayao Miyazaki che con la sua capacità di trasporre in immagini delle vere e proprie poesie ha incantato il mondo. Passano gli anni e passano le epoche, ecco che si fa avanti una nuova generazione di registi utopici e conservatori allo stesso tempo.

Siamo qui a parlare di Flavors of Youth. Parliamo di un lavoro fatto in collaborazione tra lo studio cinese di Haoliners Animation League e quello giapponese di CoMix Wave Films che forse ha un po’ forzato la produzione ma non in negativo. Tanto per intenderci stiamo parlando, chi più chi meno, di chi ha avuto modo di donare a tutti noi quel capolavoro che è Your Name. Flavors of Youth e una piccola raccolta di tre storie diverse che però hanno in comune il senso di malinconia comune spesso a questo tipo di produzioni. Ricordiamo che nella cultura asiatica è molto presente un certo rimando ai tempi spensierati delle scuole superiori dato, spesso, si tratta del periodo migliore della vita secondo il loro serrato ritmo della stessa. Flavors of Youth, come detto, è una raccolta di tre vite apparentemente diverse, ma in raltà molto simili. Empatia, disillusione e rimpianti ci accompagneranno lungo tutta la durata della visione.

Spaghetti di Riso

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Immagine fotografata

Questa è la prima storia raccontata. Si tratta del rapporto che ha il protagonista con questa particolare pietanza. Per tutta la durata del racconto il protagonista non fa altro che ricordare di come fossero buoni gli spaghetti di riso mangiati durante la sua infanzia tra ricordi vividi e toccanti. I tempi infiniti in cui ognuno di noi si crogiola ricordando la propria infanzia, l’illusione di un amore effimero ed impalpabile che però coinvolge i sensi del protagonista assieme alla sua continua ricerca del posto perfetto. Il luogo in cui sentirsi a casa e che riesce a dare sicurezze. Un posto che non riesce a trovare per via di una sua incapacità di distaccarsi dal passato per poter vivere appieno la propria realtà. Prova ne è il fatto che il protagonista si trova continuamente spaesato nonchè vorace di una patagruelica voglia di appartenenza. La disillusione di chi non è in grado di crescere e rapportarsi con la spietata quotidianità a tutti comune.

Una piccola Sfilata di Moda

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La seconda storia è ambientata nell’ambito della moda. Abbiamo a che fare con la vita di una modella e con il suo mondo fatto di lustrini. Lustrini che ingannano la percezione della vita della protagonista la quale, seppur conscia del proprio ruolo, fatica ad opporsi all’avanzare degli anni. Anche in questo “corto” il film coinvolge molto lo spettatore rendendo palpabile il rapporto molto intimo tra la protagonista e sua sorella minore. Si tratta di una storia un po’ telefonata. Il crollo verticale della ragazza protagonista della vicenda ed il suo approcciarsi lentamente ad una realtà che in parte la schiaccia e la colpevolizza, il tutto viene reso molto bene e con una credibilità non scontata attraverso frasi mai banali e decisamente ricercate.

Amore a Shanghai

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Questo il titolo dell’ultimo episodio di vita. In questo caso si racconta di un uomo che, nel mezzo del proprio trasferimento in una nuova abitazione, si ritrova tra le mani una cassetta audio. Uno strumento, questo, ormai lontano nel tempo e che nessuno usa più. Tornando nella casa di sua nonna ritrova un “mangianastri” e così, poco per volta ripercorre una parte della propria vita cruciale per lui. Negli anni ormai andati della propria gioventù, fu costretto a prendere una decisione. Anche la ragazza di cui si era innamorato dovette prendere una decisione dura e scomoda, ma la prese. Questo e sicuramente il racconto più struggente dell’intero movie e la partecipazione emotiva dello spettatore risulta essere davvero forte.

Quello che fa da collante a questi racconti è il ricordo, o meglio, la nostalgia. I tre racconti vogliono dare uno spunto di riflessione su cosa significa davvero prendere delle decisioni e su cosa questo comporta. In alcuni momenti può risultare ridondante il messaggio ma comunque mai inappropriato. La volontà di trasmettere una certa attenzione al “vivere” accettando il vissuto per quello che è ammalia lo spettatore.

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8.2

HyRank

Flavors of Youth

Tecnicamente ben realizzato, con un ottima mescolanza tra fondali dettagliatissimi ed una marcata sensazione “old style” dei personaggi e dell’animazione, Flavors of Youth riesce ad emozionare in modo a tratti straniante. Vi sono momenti in cui non si può non immedesimarsi nei protagonisti delle varie vicende e, risulta impossibile, non condividere lo stato emotivo degli stessi. Possiamo solo consigliare caldamente la visione. Flavors of Youth è disponibile su piattaforma Netflix in esclusiva

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