La Giornata contro la violenza sulle donne attraverso il cinema
Oggi, 25 novembre, ricorre la Giornata nazionale contro la violenza sulle donne e noi vi proponiamo alcuni film che trattano il tema
Oggi è il 25 novembre e, come molti sanno, ricorre la Giornata nazionale contro la violenza sulle donne. Il termine “femminicidio”, utilizzato più comunemente negli ultimi anni, deriva dall'inglese "femicide" ed è stato inventato da una criminologa di nome Diana H. Russell nel 1992 quando, all'interno di un articolo, descriveva l'uccisione di una donna da parte di un uomo solamente in quanto donna.
Nell’ambito cinematografico, situazioni e argomenti correlati sono abbastanza ricorrenti e alcuni di questi prodotti sono capaci di raccontare l’aspetto misogino purtroppo ancora latente.
Alcuni film che trattano la violenza sulle donna
Per fortuna esistono progetti che cercano di dare una prospettiva più ampia su questo fenomeno: dalla violenza domestica all'ossessiva gelosia, dall'incubo vissuto ad un'infanzia rovinata.
Opere di queste tipo possono, non solo darci un nuovo sguardo sull'argomento, ma anche ricordarcelo, tenerlo vivo nella mente di ognuno di noi, nella speranza che un giorno il problema possa essere ridotto il più possibile, trovando giustizia nei cuori di chi ancora la va cercando.
A letto con il nemico (1991)
Come non citare questo film, forse uno dei più significativi e belli riguardo la violenza sulle donne. Nel film troviamo Julia Roberts e Patrick Bergin, ispirato all’omonimo romanzo scritto da Nancy Price.
Laura (Julia Roberts) e Martin (Patrick Bergin) sono sposati e sembrano essere una coppia perfetta, felice e di successo, ma non è così. Martin è un marito violento, ossessivo e brutale. Laura, al contrario, vive nel terrore, nella paura e non fa che pensare ad un modo per poter fuggire da questo incubo. Lei fingerà di morire per andare via, ma non basta. A letto con il nemico mostra scene di quotidianità e le emozioni, sia positive che negative, che una donna potrebbe affrontare all’interno di queste situazioni.
L’amore Rubato (2016)
Ispirato da una raccolta di libri scritti da Dacia Maraini e diretto da Irish Braschi. Parla di cinque donne diverse tra loro sia per età che per altro, ma che comunque hanno delle esperienze terribili riguardo un amore possessivo, un amore morboso che spesso, sfocia in tante altre forme di violenza. Donne che puntano ad un qualcosa di diverso, ma legate da questa aggressione immotivata.
Mostrando diverse tipologie di violenza sulle donne, L'amore rubato è capace di rappresentare molte spiacevoli situazioni che quotidianamente avvengono nella nostra società.
Enough - Via dall'incubo (2002)
Sappiamo che esistono relazioni piene di tormento, incomprensioni e, soprattutto, piene di abusi fisici e psicologici. Ecco, Via dall’incubo, film con Jennifer Lopez del 2002, affronta tutto questo. Racconta la storia di una cameriera, quest’ultima ha avuto un infanzia non molto rosa e fiori, infatti, venne abbandonata dal padre senza aver mai conosciuto la madre. Lei lavora in un ristorante di Los Angeles, sogna la classica storia d'amore e ad un certo punto pensa di averla trovata con Mitch. Quest'ultimo però soffre di una doppia personalità, e lei viene abusata e minacciata.
Ti potrebbe interessare:
Oltre alla pressione causata dal marito possessivo e ossessionato, la violenza psicologica è un altro importante tema che affronta Via dall'incubo.
Tonya (2017)
Tratta la storia di Tonya Harding, protagonista nel 1994 di uno dei più grossi scandali accaduto negli Stati Uniti, ad interpretarla troviamo la bellissima e talentuosa Margot Robbie. Il film si presenta diversamente rispetto ai classici del genere, poiché presenta dei segmenti d’intervista ai protagonisti e alcune ricostruzioni dei fatti. Nel film, Tonya viene fin da subito “aiutata” dalla madre ad avere una carriera all’interno del mondo del pattinaggio artistico.
Eppure, sua madre si presenta come una donna priva di dimostrare affetto a sua figlia e non le dimostrerà un minimo di attenzione. Nonostante la sua infanzia ed adolescenza difficile, Tonya diventerà una delle più grandi pattinatrici. Oltre sua madre però, già in giovane età conoscerà Jeff Gillooly (nel film interpretato da Sebastian Stan), che sposerà per fuggire dagli abusi della madre. Questo finché anche lui non finirà per abusare di lei.
Questo film mette Tonya al centro dei mass media ed è un mix tra gelosia, competizione e dolore. Sicuramente rispetto la storia originale è stata modificata la storia della stessa Harding, ma tutto sommato è comprensibile visto l'ottimo risultato complessivo della pellicola.
Una donna promettente (2020)
Cassie decide di abbandonare gli studi e cambiare totalmente vita, inizia quindi a lavorare in un bar e a girare per locali nelle sere del weekend. La ragazza utilizza l'inganno per dimostrare che ogni uomo che si avvicina nasconde un desiderio inconscio di approfittare di lei. Questo perché Cassie, durante la sua adolescenza, vive un episodio raccapricciante e ne rimane shockata.
Merita di essere visto perché si tratta di un film che scuote le coscienze, anche tramite un gioco di sguardi, parole e intenzioni, e che affronta un altro tipo di violenza sulle donne, nonché la cultura dello stupro e l'oggettificazione sessuale.
Non un solo giorno, ma sempre
Il 25 novembre venne stabilito dalle Nazioni Unite per “sensibilizzare” rispetto ad un problema ancora purtroppo molto noto, ma non basta. Ogni istante della nostra vita deve essere vissuto per combattere situazioni di questo tipo, per riflettere sul nostro operato e per sperare in una società migliore.
Il cinema è senza dubbio un'arma potentissima in questo senso, capace da sempre di saper narrare i fenomeni culturali e sociali che affliggono l'uomo moderno, dandoci l'opportunità, nel caso della violenza sulle donne, di poter osservare in modo più dettagliato e con chiavi di lettura differenti una delle piaghe più profonde della nostra società.