Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Recensione del settimo episodio
Pubblicato il settimo e penultimo episodio de Il Signore Degli Anelli: Gli Anelli Del Potere.
Il Signore Degli Anelli: Gli Anelli Del Potere è ritornato con un settimo appuntamento lo scorso venerdì sulla piattaforma di streaming Prime Video.
Intitolata “L’occhio”, la puntata segue un fantastico sesto episodio dove le fazioni di Nùmenor (insieme a Galadriel e Halbrand) sono giunti nelle Terre del Sud aiutando il popolo ad affrontare (e quindi vincere) la battaglia con Adar ed il suo esercito di orchi.
Il sesto appuntamento è stato un capolavoro dal punto di vista scenico e di fotografia, con la battaglia che imperversava tra gli orchi e gli abitanti delle Terre del Sud, che ha saputo stupire e tenere incollati allo schermo i suoi spettatori.
Inoltre, l’episodio si è chiuso con un epico cliffhanger che ha ribaltato completamente le sorti della battaglia con l’eruzione del Monte Fato causando così molto probabilmente la nascita di Mordor.
Di seguito, potrete trovare l’analisi del settimo e penultimo episodio de Gli Anelli Del Potere. Vi ricordiamo che potreste incorrere in qualche spoiler qualora non l’abbiate già visionato.
Il post-battaglia
Come di consueto, il settimo episodio de Gli Anelli Del Potere riparte precisamente dove era finito quello precedente.
Le Terre Del Sud sono state distrutte in seguito all’eruzione del Monte Fato e la maggior parte della popolazione è rimasta uccisa dalla cenere e dalle ustioni riportate sul corpo.
Galadriel è ancora sul “campo di battaglia” e intorno a sé vede soltanto la distruzione scatenata dalla potenza del vulcano. In cerca di superstiti, riesce a trovare Théo ed insieme si incamminano verso l’accampamento che i Nùmenóreani avevano instaurato al di là della collina.
Finalmente ci viene mostrata una Galadriel più vera, più “umana”. Non è più la solita istintiva guerriera-elfo pronta a gettarsi a capofitto in una nuova battaglia, ma è una Galadriel sconfitta che si colpevolizza di quello che è appena successo e che mostra anche il suo lato più saggio ad un giovane Théo che deve affrontare una presunta grave perdita non riuscendo a trovare sua madre tra i sopravvissuti. L’attrice Morfydd Clark ha saputo mostrare una nuova sfumatura della guerriera-elfo finora inedita, inducendo lo spettatore a provare empatia nei suoi confronti.
Probabilmente in quest'episodio de Gli Anelli Del Potere voluta è la leggera citazione fatta nei confronti della trilogia di Peter Jackson quando Galadriel e Théo cercano di nascondersi dagli orchi che stanno pattugliando il terreno devastato dall’eruzione. Infatti, le varie inquadrature e i gesti compiuti dai protagonisti rimandano alla scena contenuta nel primo capitolo “Il Signore Degli Anelli: La Compagnia Dell’Anello” in cui Frodo ed i suoi amici hobbit cercano di nascondersi da un potente nazgûl di Mordor in cerca dell’Unico Anello.
Galadriel e Théo non sono gli unici sopravvissuti. Il giovane, una volta raggiunto l’accampamento, ritroverà anche sua madre Bronwyn e l’elfo Arondir.
Anche la regina Míriel è riuscita a salvarsi insieme a Isildur. Il giovane Nùmenóreano rimarrà però intrappolato a causa del cedimento del tetto di una casa mentre cercava di trarre in salvo una famiglia. Sarà dato per morto anche dal padre Elendil, il quale proprio a causa di questa grave perdita vorrebbe abbandonare per sempre le Terre del Sud e fare ritorno a Nùmenór.
Particolarmente toccante è l’incontro tra Míriel e Galadriel. La regina Nùmenóreana ha infatti subìto la perdita della vista in seguito all’eruzione, ma ha ben compreso che l’esplosione del vulcano faceva parte del piano fin dall’inizio. Una regina ferita nel suo orgoglio di combattente e Míriel, quindi, prende la decisione di ritornare nel suo regno, ma soltanto per racimolare le forze necessarie per poter contrastare una volta e per tutte la potente armata di Sauron. Si promette una grande battaglia, ma che molto probabilmente sarà vista in una futura stagione de “Gli Anelli Del Potere” poiché il prossimo sarà l’episodio conclusivo della prima stagione.
Il fine della battaglia con la popolazione delle Terre Del Sud non era solo quello di conquistarlo, ma anche di rendere il territorio un perfetto terreno abitabile dagli orchi, i quali non posso mostrarsi alla luce del sole. Adar è riuscito nel suo intento vincendo effettivamente la battaglia.
Inoltre, con un taglio scenografico magistrale Gli Anelli Del Potere ci mostra che abbiamo appena assistito alla nascita di un territorio che sarà estremamente importante per il futuro della Seconda e Terza Era: Mordor.
Il mithril
Durante il quinto episodio, Gli Anelli Del Potere ci aveva presentato il mito del mithril: un minerale altamente resistente e forte che è legato al destino degli elfi poiché dotato della capacità di ridare linfa vitale all’albero presente a Lindon.
In quest’appuntamento settimanale, vediamo come Durin ed Elrond cercano di convincere i Re dei Nani dell’importanza che questo minerale ha per la salvezza della razza elfica. Purtroppo, come prevedibile, il Re dei Nani non ha alcuna intenzione di aiutare gli elfi a causa di un odio ben consolidato tra le due razze della Terra di Mezzo, ma che non accomuna i due protagonisti di questo tronco narrativo.
Infatti, il nano non ha alcuna intenzione di abbandonare il suo amico elfo al suo destino soprattutto quando riesce a vedere con i propri occhi il potere del minerale; questo, infatti, riesce a ripristinare la linfa vitale di una foglia quasi morta, rispettando questo mito inedito de "Gli Anelli Del Potere".
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Durin, quindi, disobbedisce agli ordini del Re dei Nani ed inizia a scavare il minerale incurante del fatto che il mithril sia altamente instabile ed una picconata di troppo potrebbe significare in un crollo della montagna con la conseguente morte dei nani che vi abitano.
Il Re dei Nani scopre il tradimento e decide di affrontare direttamente il figlio, il quale cerca di giustificarsi dicendo che l’affetto che lo unisce ad Elrond potrebbe essere paragonato a quello provato tra due fratelli.
Per chi è avvezzo alla lore di Tolkien sa benissimo quanto queste parole alle orecchie di un nano possano sembrare un’eresia ed è proprio così che verranno interpretate dal padre di Durin, il quale farà anche arrestare il giovane elfo.
Gli Anelli Del Potere ci ha abituato in questi ultimi due episodi pubblicati ai cliffhanger finali che servono a tenere incollati gli spettatori anche per l’appuntamento successivo ed anche in questo tronco narrativo non manca.
Infatti, quando il Re dei Nani getta la foglia guarita dal potere del mithril nel canale scavato dal figlio Durin questa prende fuoco mostrando una creatura che si cela nella profondità delle montagne e che rappresenta anche una vecchia conoscenza per i fan più consolidati della lore di Tolkien e delle trilogie cinematografiche di Peter Jackson: un Balrog di Morgoth.
Chi è lo Straniero de “Gli Anelli Del Potere”?
Assenti dello scorso episodio, i Pelopiedi fanno il loro ritorno durante il settimo appuntamento della serie tv targata Amazon Studios.
L’incidente con Nori sembra non aver incrinato il rapporto che si è instaurato tra il piccolo popolo della Terra di Mezzo e lo Straniero; infatti, sembra che quest’ultimo si sia perfettamente integrato in seguito all’attacco subìto dai lupi.
Il popolo più basso della Terra di Mezzo si ritrova in mezzo ad una radura dove, in tempi non oscuri, avrebbero trovato un bosco ricco di frutta da poter portare con sé durante il prossimo pellegrinaggio. Purtroppo, il male ha colpito quelle terre con un’eruzione (non mostrata durante gli episodi) che ha incendiato completamente il luogo lasciando dietro di sé alberi inceneriti e una vegetazione ormai morta.
I Pelopiedi, però, non si perdono d’animo e capiscono che forse lo Straniero potrebbe essere la loro salvezza: Sadoc Rintanati (capo dei Pelopiedi), infatti, crede che con i suoi poteri magici l’Estraneo possa guarire il bosco permettendo così la raccolta della frutta necessaria.
È qui l’unico momento in quest'episodio de Gli Anelli Del Potere in cui riusciamo a capire cosa sia effettivamente successo in seguito all’incidente avvenuto due episodi fa con Nori (quando l’Estraneo involontariamente congelò il braccio della giovane). Elanor non sembra incrinata a voler coinvolgere il suo amico Straniero, anzi sembra quasi spaventata all’idea di vederlo utilizzare ancora una volta i suoi poteri magici.
È solo grazie alla testardaggine di Sadoc che l’Estraneo decide di aiutarli e, proprio come l’altra volta con Nori, involontariamente due Pelopiedi (tra cui la stessa Nori) si ritrovano coinvolti in un incidente quando una parte dell’albero si spezza investendoli totalmente, ma senza riportare danni significativi.
Sadoc si ritrova, dunque, costretto a dover mandar via lo Straniero dandogli delle indicazioni su come raggiungere la Gente Alta con la speranza che questi lo possano aiutare a trovare le stelle che lui sta cercando. Il giorno dopo, però, i Pelopiedi si svegliano con il bosco che ha ripreso vita e finalmente possono accumulare frutta in abbondanza per il pellegrinaggio verso Ghiaccio Pesce.
In questa fase, forse, è venuto a mancare un approfondimento del rapporto tra Nori e lo Straniero. I due difficilmente hanno dialogato durante il settimo episodio e non è ben chiaro se la giovane Pelopiede attualmente provi timore nei suoi confronti o se sia semplicemente confusa dal fatto che i suoi poteri magici sembrano portare a delle conseguenze poco piacevoli anche se utilizzati a fin di bene.
Ulteriore confusione viene generata quando delle figure losche (già viste nel quinto episodio) si avvicinano ai Pelopiedi alla ricerca dello Straniero e Nori decide di sviarli indicando loro una falsa strada percorsa dal suo amico.
Sicuramente Nori è stata spinta dalla voglia di voler aiutare il suo amico, ma il suo gesto risulta quasi forzato visto che la giovane Pelopiede in tutto l’episodio sembrava quasi spaventata anche solo dall’idea di parlargli. Forse “Gli Anelli Del Potere” non ha sfruttato appieno l’opportunità di approfondire il loro rapporto e magari anche mostrare come lo Straniero si sia integrato all’interno della comunità dei Pelopiedi.
Siamo al penultimo episodio, ma ancora non abbiamo informazioni chiare su chi sia effettivamente l’amico di Nori. Potrebbe essere Sauron che in seguito alla sconfitta di Morgoth durante la Grande Battaglia ha abbandonato la Terra di Mezzo per poi ritornare sottoforma di meteora? Le figure losche, quindi, potrebbero essere gli elfi che hanno rinunciato alla loro luce per abbracciare l’oscurità?
Probabilmente delle nuove risposte ci verranno date nel prossimo episodio che sarà quello conclusivo della prima stagione de Gli Anelli Del Potere.
Recensione senza voto
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