Google presenta Stadia come nuova piattaforma per il gaming
La vera novità di questa ultima 33esima edizione della Game Developers Conference 2019 (GDC) tenuta al Moscone Center di San Francisco è stata la presentazione di Stadia, cioè il servizio di gaming in streaming di Google che ricorda a grandi linee il PlayStation Now della PS4. Si tratta di una piattaforma software e non di una […]
La vera novità di questa ultima 33esima edizione della Game Developers Conference 2019 (GDC) tenuta al Moscone Center di San Francisco è stata la presentazione di Stadia, cioè il servizio di gaming in streaming di Google che ricorda a grandi linee il PlayStation Now della PS4. Si tratta di una piattaforma software e non di una console che attraverso Chrome permetterà a tutti in una manciata di secondi di accedere, grazie al link Play on Stadia, ai giochi 4K HDR e 60 frame al secondo che poco prima, ad esempio, stavamo guardando su Youtube. C'è chi parla di rivoluzione perché le operazioni da mettere in atto sarebbero minime e semplici e tutto verrebbe affidato ad un sistema cloud eliminando quindi il supporto dei dischi rigidi, ma non mancano dubbi e perplessità.
Innanzitutto i contenuti messi a disposizione per chi volesse ora usufruire di questa opportunità sono decisamente ridotti, tant'è che durante l'evento sono stati mostrati soltanto Assassin's Creed Odyssey e DOOM Eternale bisognerà aspettare ancora qualche mese per avere un quadro un po' più definito, per conoscere di preciso su quale catalogo poter far affidamento perché l'intera operazione sia accattivante. Altrimenti si corre il rischio di deludere i moltissimi potenziali gamer. Di certo è che non c'è notizia di giochi nuovi creati appositamente in esclusiva per Stadia.
Secondariamente per mantenere una connessione internet del livello richiesto dallo streaming a cui Google fa riferimento occorre una infrastruttura di rete che sfrutti la fibra ottica, la cui velocità di trasmissione è alta e costante, è affidabile, non lascia momenti di rallentamento e l'azione di gioco la si gusta a pieno. Oggigiorno i prodotti per la loro complessità e articolazione necessitano di una tecnologia sempre più raffinata ed efficiente che la DSL fatica a garantire. La domanda quindi che si pone inevitabilmente è quanto territorio su scala nazionale, parlando di noi, può contare su un tale collegamento per non avere situazioni diversificate, se non addirittura discriminanti. Non è una questione secondaria, può infatti determinare la scelta se affidarsi ancora al metodo tradizionale di piattaforma con supporti solidi oppure no. L'innovazione di Google per un successo planetario nel mondo videoludico non è per niente così scontata. Non è questo il futuro, una cosa sono i film, un'altra cosa sono i videogiochi in streaming. Dopo l'entusiasmo iniziale si fa presto cadere nell'oblio come sta avvenendo per la TV 3D o per la realtà virtuale applicata al gaming.
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Infine altra grande incognita è il prezzo dell'intero pacchetto, che dovrà essere per forza concorrenziale con le altre piattaforme già in uso, ma anche in questo caso manca qualsiasi informazione a riguardo. In conclusione molte ombre e poca sostanza.