Hit Man – Killer per caso, Recensione: l’apparenza inganna

Hit Man è una commedia esilarate, eccentrica e sexy che vede un affascinante Glen Powell nei panni di un finto sicario.

hit man - killer per caso

Hit Man - Killer per caso è la nuova pellicola di Richard Linklater (Prima dell’alba) con protagonista un camaleontico Glen Powell. Il film è disponibile nelle sale cinematografiche dal 27 giugno, dopo essere stato presentato lo scorso anno all’80º Festival di Venezia. La critica si era addirittura chiesta perché uno dei film più belli della Mostra non fosse in concorso.

Hit Man è, infatti, un film geniale, eccentrico ed esilarante. Un pastiche di generi che mescola il thriller poliziesco alla commedia romantica con una buona dose di humor che si scardina dai topoi fissi dei vari generi. Una storia quasi vera che non potete assolutamente perdere al cinema. Merito anche di un divertente e seducente Glen Powell che indossa tante maschere quante le identità che impersona.

Hit Man
7.5

Hit Man - Killer per caso

In Hit Man c’è un po’ di tutto. È un thriller poliziesco ma anche una rom-com che diventa una commedia degli intrecci. Vi divertirà tenendovi incollati allo schermo grazie ad un camaleontico Glen Powell e ad una scrittura incalzante.

Dove vederlo:

Hit Man: la storia quasi vera di Gary Johnson

Hit Man inizia con una simpatica scritta che ci riferisce che ciò che stiamo per vedere è tratto da una storia “quasi” vera. Gary (Glen Powell) è un insegnante di filosofia dal volto anonimo che conduce una vita tranquilla e solitaria insieme ai suoi due gatti. Nel tempo libero collabora con la polizia aggiungendo un po’ di brio alla sua monotonia. La sua vita cambia quando deve sostituire un collega, fingendosi un sicario di professione che attira possibili clienti ed estorce loro informazioni per arrestarli.

Ecco che, inizialmente impacciato, Gary indosserà una serie di maschere: per ogni cliente infatti “impacchetta” il sicario perfetto. Ma il suo lavoro prende una piega diversa quando incontra Maddy (Adria Arjona). La bellissima ragazza è vittima di un marito violento di cui vorrebbe sbarazzarsi. Gary/Ron riesce a dissuaderla e poi intraprende con lei una relazione. Per quanto ancora potrà durare questo gioco di identità?

Hit Man

Un pastiche di generi: maschere e identità

Il film di Linklater riesce ad essere frizzante ed eccentrico perché combina un insieme di generi. La storia è quella di un finto sicario che sventa omicidi collaborando con la polizia. Insomma la trama è quella di un thriller poliziesco che poi si trasforma in una simpatica rom-comedy. La romance è assicurata dalla storia d’amore tra Maddy e Ron (si perché Maddy si innamora di Ron e non sa di Gary). La pellicola diventa una commedia non solo romantica ma anche e soprattutto una commedia degli equivoci. Gary, infatti, indossa una serie di maschere mettendo a dura prova la sua identità (elemento fondamentale per uno studioso freudiano di filosofia).

Hit Man

Glen Powell: un affascinante ed esilarante Gary

Glen Powell è al massimo delle sue forze. Avevamo apprezzato la sua performance in Top Gun: Maverick per poi innamorarci di lui nella fortunata commedia romantica con Sidney Sweeney, Tutti tranne te. Ora dimostra di saper indossare non solo i panni di un sex symbol, ma addirittura di cambiare una quindicina di identità in sole due ore. Accanto alla sua performance, la forza di Hit Man risiede sicuramente in una scrittura formidabile: Powell è sceneggiatore insieme a Linklater che finalmente torna a dimostrare la sua camaleontica bravura.

Linklater ha voluto raccontare la storia del vero Gary Johnson, morto nel 2022. Si può parlare di una semi biografia dal momento che tutta la parte finale è frutto della penna degli sceneggiatori. Insomma Hit Man è un film piacevole, da vedere al cinema in questi giorni. Scorrevole, divertente e geniale. Non resterete delusi.