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HoloLens 2, un passo in avanti nella realtà virtuale

Tra le novità presentate al Mobile World Congress di Barcellona, l’appuntamento mondiale più atteso sulla telefonia, oltre alla serie dei cellulari di ultima generazione con la caratteristica di essere pieghevoli, ha destato notevole interesse e curiosità il visore per la realtà mista di Microsoft HoloLens 2, giunto alla sua seconda uscita e quindi migliorato in diversi […]

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Tra le novità presentate al Mobile World Congress di Barcellona, l'appuntamento mondiale più atteso sulla telefonia, oltre alla serie dei cellulari di ultima generazione con la caratteristica di essere pieghevoli, ha destato notevole interesse e curiosità il visore per la realtà mista di Microsoft HoloLens 2, giunto alla sua seconda uscita e quindi migliorato in diversi aspetti.

Nell'informativa fornita dall'azienda di Redmond il dispositivo viene illustrato come dotato da una “maggiore immersività” ottenuta “per mezzo di un campo di visione più che raddoppiato” e nello stesso tempo è più confortevole ed ergonomico del precedente perché ha un “centro di gravità più bilanciato”, ma soprattutto è più leggero grazie alla qualità della fibra di carbonio di cui è costituito. Infine il prodotto ha tra l'altro un meccanismo che gli garantisce una certa facilità quando lo si indossa, operazione questa che può essere eseguita senza alcuna regolazione preventiva.

Il visore ha in dotazione una fotocamera frontale da 8 megapixel per le videoconferenze e il centro nevralgico di tutta l'informazione è rappresentato da un sistema di laser e specchi che oscillano per 54.000 cicli al secondo e riflettono la luce che andrà a creare le immagini olografiche, sembrerà di interagire concretamente con gli oggetti fisici del mondo reale. HoloLens 2 il cui prezzo di vendita si aggira sui 3.500 dollari non è per tutti gli utenti, ma è rivolto in particolare ai professionisti che vi troveranno un valido strumento di lavoro.

La notizia che Microsoft abbia sottoscritto verso la fine dello scorso anno un contratto con l'esercito USA per la fornitura di tali apparecchi ha suscitato molto malumore e proteste tra i dipendenti dell'azienda che non condividono l'idea di un loro uso per scopi militari e pertanto hanno chiesto a gran voce la revoca della fornitura. Una battaglia i cui esiti non sono poi così certi.

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