I 7 sequel videoludici più deludenti
Andiamo ad esplorare insieme 7 sequel deludenti appartenenti al mondo videoludico.
Poco tempo fa vi abbiamo parlato dei sequel videoludici che vorremmo. Tra titoli di ogni anno ed ogni genere, abbiamo esplorato vecchie serie videoludiche abbandonate o messe da parte.
Non sempre però, i desideri e le aspettative che riponiamo nei confronti di un sequel vengono soddisfatte. L’universo videoludico, così pieno di serie dal peso più o meno massiccio, conta numerose delusioni. Tra queste delusioni, tante son nate proprio dai sequel di titoli tanto apprezzati ed attesi.
Andiamo ad esplorare insieme alcune delle delusioni più grandi ricevute dai giocatori.
Shadow of the Tomb Raider
Anno di pubblicazione: 2018
Sviluppatori: Crystal Dynamics, Eidos Montréal
Ricordiamo tutti quando la storica e lunga saga dell’eroina Lara Croft ha fatto il suo ritorno con i titoli targati Crystal Dynamics. Parliamo di una trilogia che ci ha permesso di rivivere i primi anni di formazione di Lara, fino alla sua presa di coscienza e crescita di autostima. Il primo titolo della trilogia era stato un ottimo esercizio di rivisitazione.
Il secondo, tra qualche piccola imprecisione, era comunque riuscito ad ottenere il suo discreto successo.
I problemi son arrivati con il terzo e finale capitolo. Shadow of the Tomb Raider si mostra come un esercizio di stile la cui stesura ha richiesto poco impegno. Un gameplay senza sapore e copiato dai primi due titoli ha tolto personalità al gioco. Tutto questo è risultato in un titolo le cui scarse capacità hanno messo ancora più in risalto le povertà tecniche e grafiche sempre state presenti nella nuova trilogia.
Resident Evil 6
Anno di pubblicazione: 2012
Sviluppatori: Capcom
La serie di Resident Evil ha fatto la storia del mondo videoludico, riscrivendo le regole dei survival horror. Contando di numerosi fans su cui contare, Capcom, con il tempo, si è poggiata sugli allori creati dai suoi successi. Già con Resident Evil 5, i fans stavano iniziando a protestare contro un lavoro poco creativo. Resident Evil 6 è stato il culmine di queste proteste.
Il gioco ottenne una lunga pioggia di critiche causate, principalmente, dal fatto che oramai si fosse completamente allontano dall’atmosfera della storia originale. L’horror e l’ansia avevano fatto spazio ad uno sparatutto dalle capacità discutibili.
Una storia a tratti ridicola ha dato il colpo di grazia al titolo, rendendolo sicuramente il più odiato della serie.
Mass Effect: Andromeda
Anno di pubblicazione: 2017
Sviluppatori: BioWare
La serie di Mass Effect è un’altra di quelle serie videoludiche che ha fatto la storia. La saga di BioWare è sicuramente nel podio dell’universo dei giochi ambientati nello spazio. Nonostante il terzo capitolo della serie ottenne qualche critica, la saga è sempre stata particolarmente apprezzata dai fans.
Lo stesso trattamento non è stato riservato per Mass Effect: Andromeda, un sequel fortemente atteso dai giocatori.
Rilasciato nel 2017, il gioco contava numerosi bug, così come una narrazione per niente ricercata ed il riutilizzo delle vecchie specie aliene senza nessuna nuova introduzione. Vittima del hype che si era creato, Andromeda non rispettò le aspettative dei fans.
Dead Space 3
Anno di pubblicazione: 2013
Sviluppatori: Visceral Games
Rimaniamo nell’universo dei giochi nello spazio con Dead Space. La serie survival horror fantascientifica di Visceral Games si era posta al fianco di Resident Evil, ottenendo un grande successo.
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Il carattere gore e l’aspetto survival erano stati integrati nel gameplay in maniera efficace e soddisfacente. Il terzo capitolo andò però a perdere il carattere dato ai primi due titoli.
Similmente a Resident Evil 6, il titolo aveva perso il suo aspetto survival horror a favore di un shooting continuo contro numerose orde di nemici. Il perfetto bilanciamento della serie tra action e horror era stato perso a favore del carattere action.
Tutto questo distrusse le aspettative dei fans che riponevano la propria fiducia nel titolo.
Devil May Cry 2
Anno di pubblicazione: 2003
Sviluppatori: Capcom
Parliamo ora di un’altra serie videoludica che ha sicuramente fatto la storia. Devil May Cry si è imposta con prepotenza nel mondo videoludico, ottenendo una nomea di cui vantarsi. Anche in questo caso però il sequel non rispettò le aspettative dei fans.
Devil May Cry 2 appare come un gioco sviluppato da chi del gioco sapevo poco e niente. Viene perso il carattere del gioco precedente, andando a dimenticare i pilastri su cui si fondava. Una lunga serie di continui corridoi rende il gioco ripetitivo: ripetitività peggiorata ancor di più da una scelta limitata di armi.
Inoltre, lo stesso Dante, l’iconico protagonista della serie, sembra perdere il suo appeal. Da personaggio sarcastico e pungente diventa un personaggio muto e quasi timido di fronte alle situazioni in cui si ritrova.
Nonostante il successo effettivo a livello economico, il sequel non venne apprezzato dai fans.
Duke Nukem Forever
Anno di pubblicazione: 2011
Sviluppatori: 2K Games
Duke Nukem Forever è stato il gioco con il periodo di sviluppo più lungo della storia. Con uno sviluppo iniziato nel 97, il gioco è stato pubblicato solo nel 2011.
Con un periodo di sviluppo così lungo, il gioco non ha fatto altro che creare numerose aspettative poi del tutto distrutte.
Il titolo pagava evidentemente il conto di numerose cancellazioni e riscritture sia della narrativa che del gameplay. Duke Nukem Forever appare così un titolo che non eccelle in nulla.
Inoltre, il gioco pagava anche il prezzo di essere fuori tempo rispetto al periodo in cui venne pubblicato.
Tomb Raider: The Angel of Darkness
Anno di pubblicazione: 2003
Sviluppatori: Core Design, Beenox
Così come abbiamo iniziato questa lista, la chiuderemo con un altro titolo di Tomb Raider. In questo caso parliamo di Tomb Raider: The Angel of Darkness, gioco appartenente ai vecchi titoli della serie.
Il gioco, il cui arrivo era tanto atteso poiché destinato alla PlayStation 2, distrusse tutte le aspettative dei fans. Come già successo con i titoli precedentemente nominati, il gioco si allontanò completamente dai precedenti, indispettendo non poco i fans.
La nuova avventura di Lara la vedeva nell’inspiegabile investigazione di un caso di omicidio, lasciandosi alle spalle l’esplorazione di tombe in giro per il mondo. Il tutto era peggiorato dai comandi implementati male per PS2, oltre ad una telecamera fastidiosa e numerosi bug.
Fortunatamente l’esperienza dei fans della serie venne migliorata da loro stessi attraverso una serie di patch. Nonostante ciò, la delusione verso il titolo rimaneva.