I clichés più irritanti dei film d’azione
I cliché più comuni ed irritanti che voi possiate vedere nella maggior parte dei film d’azione
I film d'azione sono famosi per il far salire l'ansia e per far sentire allo spettatore l'adrenalina scorrere nelle vene, ma non è tutto oro ciò che luccica.
Il cliché viene definito come ”espressione priva di originalità, spesso ripetuta, e perciò fastidiosa”. Molto spesso vengono usati i cliché nei film d'azione per una pura forzatura di trama, in quanto senza di essi, il film finirebbe dopo mezz'ora. Peccati che alcuni di essi siano davvero troppo adoperati e ridicoli. Per questo abbiamo raggruppato per voi i clichés tipici dei film d'azione, che siamo sicuri abbiate visto e rivisto durante le vostre visioni.
A prova di proiettile
Cominciamo con il cliché base. Il protagonista viene colpito da una pistola o un'altra arma da fuoco e, se ha il giubbotto anti proiettile, si rialza come nulla fosse; se invece non ne è munito, prima di tutto non muore e, inoltre, continua a camminare, combattere, correre e fare da saltimbanco per quasi tutto il film. Nella vita reale una persona dovrebbe, come minimo, svenire per il sangue perduto oppure MORIRE.
Ogni protagonista di un film d'azione è un Terminator, il nostro eroe è addestrato per correre mentre sanguina da un buco di proiettile allo stomaco. Evvai!
Una mira orribile
Anche gli scagnozzi del cattivo non sono immuni ai clichés. Infatti sono delle mezze cartucce e non riescono mai nell'intento di uccidere il loro obiettivo, anche se sono un intero plotone. E come volevasi dimostrare, in ogni film d'azione, la mira delle guardie, dell'esercito, del braccio destro, anche a 2 metri di distanza fa cilecca (esempio gli Stormtrooper, ma Dart, chi li ha assunti questi? Cambia HR!).
Amico mio, non lasciarmi!
Le bombe. La famosa scena delle bombe che cadono dal cielo e il migliore amico del protagonista che viene colpito, ma questi corre da lui senza un graffio, avendo il tempo di correre, abbracciare l'amico, prendere la foto dell'amata dell'amico, urlare "nooo -nome- nooo", giurare vendetta e tornare indietro senza essere scalfito. Le probabilità di essere colpito dovrebbero salire un tantino.
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La rivelazione del piano geniale
Il protagonista del nostro film d'azione è alle strette, sta per essere sconfitto, ma il cattivo, adesso che lo ha in pugno, decide di sprecare minuti preziosi, raccontando al protagonista il suo piano malvagio e geniale così che… il protagonista possa essere salvato in calcio d'angolo e uccidere il villain.
Voi non sapete chi sono io!
Il cliché per eccellenza: una gang di ladri, di assassini o di mercenari. Costoro, guarda caso, rapiscono il figlio/a di un ex agente della CIA, Marin, Liam Neeson, o decidono di uccidergli il cane (oh, povero John Wick) e, inoltre, sono così stupidi da non sapere contro chi si sono messi e che moriranno tutti, a suon di mazzate. Ma, cari mercenari… un controllino prima di agire, no? Servirebbe un piano ben strutturato, non credete? Io prima di decidere in che ristorante andare, controllo il menu sul web (n.d.r).