I delitti del BarLume: 10 anni tra risate e mistero

Da dieci anni, ogni estate, la tranquillità di un piccolo paesino della toscana, Pineta, viene interrotta da I delitti del BarLume, casi di cronaca nera apparentemente strani e difficili da risolvere.

Di , studio cinema e amo scrivere. Steven Spielberg mi ha insegnato a credere nei sogni, Sorrentino a perseverare per far si che diventino realtà.

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i delitti del barlume

I delitti del BarLume è una serie televisiva italiana nata nel 2013, coprodotta da Sky Original (Sky Studios) e Palomar, trasmessa in prima visione pay sul canale Sky Cinema.

La serie prende il nome e trae ispirazione, per la maggior parte delle storie dai romanzi di Marco Malvaldi e racconta, le vicende di Massimo Viviani (Filippo Timi) ombroso barista, proprietario del BarLume che grazie al suo spiccato istinto investigativo e all’aiuto di quattro pensionati, clienti fissi del suo bar riesce sempre a fiutare la pista giusta per risolvere i misteriosi omicidi che avvengono a Pineta, un immaginario paesino sulla costa della toscana.

La particolarità di questa serie tv tinta di giallo sta nel fatto che ogni episodio è presentato come un film TV autoconclusivo, legato però agli altri da una trama orizzontale, inoltre vengono girati e trasmessi solo due episodi a stagione, dalla durata di circa un’ora e mezzo l’uno.

Ad oggi i 21 episodi usciti fin ora sono disponibili tutti in streaming su Nowtv.

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Immagine fotografata

Un cast che si arricchisce stagione dopo stagione

Essendo molto longeva la serie negli anni ha subito diversi cambiamenti sia dal punto di vista della regia, sia per quanto riguarda il cast.

I primi due episodi usciti nel 2013 sono stati girati da Eugenio Cappuccio e presentano delle caratteristiche sia dal punto di vista della narrazione che da quello delle scelte registiche molto diverse dalla linea che la serie prende a partire dalla seconda stagione con l’arrivo alla regia di Roan Johnson in cui viene come cambiamento principale viene eliminata la presenza della voce fuori campo del narratore onnisciente.

Per quanto riguarda il cast e i personaggi a partire dal primo episodio della terza stagione “Un due tre stella!”, viene introdotto il personaggio di Beppe Battaglia (Stefano Fresi) che riesce ad integrarsi perfettamente all’interno delle vicende di Pineta, facendo le veci di Massimo per un breve periodo, nonostante i due siano caratterizzati in modo nettamente diverso.

Un altro personaggio di rilievo inserito col susseguirsi degli episodi è quello di Paolo Pasquali ineffabile assicuratore interpretato da Corrado Guzzanti che con la sua stravaganza arricchisce ulteriormente la linea comica della serie.

Inoltre la presenza dei quattro “Bimbi”, pensionati: Emo Bandinelli (Alessandro Benvenuti), Gino Rimediotti (Marcello Marziali), Pilade Del Tacca(Atos Davini) e Aldo Griffa (Massimo Paganelli) è sicuramente uno dei punti forti de I delitti del BarLume, i loro tentativi d’indagine e le loro battute danno colore e strappano un sorriso ad ogni episodio.

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    L'ultima delle tre nuove storie de I delitti del BarLume: "E allora zumba!"

    Per festeggiare i dieci anni di messa in onda de I delitti del BarLume, l’ultima stagione uscita a gennaio 2023 presenta per la prima volta tre episodi anziché due.

    Il terzo ed ultimo episodio è andato in onda in prima serata su Sky, il 23 gennaio con il titolo “E allora Zumba!” e vede alla regia per la prima volta Milena Coccozza.

    In questa storia conclusiva, vengono estremizzate le caratteristiche di alcuni personaggi mentre di altri, come nel caso del commissario di Pineta, Vittoria Fusco (Lucia Mascino) ci viene mostrato un lato inedito che ci auguriamo venga esplorato nell' undicesima stagione, il tutto condito come sempre dall’ironia che contraddistingue da sempre questa serie.

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    Mettere da parte la ricerca del realismo

    Va detto però che la verosimiglianza non è una caratteristica che appartiene a questo prodotto, in cui vi è una violenta esasperazione di crimini in rapporto alla minuscola superficie del paese in cui avvengono, ma sono fattacci iperrealistici che dopotutto non fanno male, una volta entrati all’interno delle dinamiche, basta lasciarsi coinvolgere dallo spirito esuberante dei protagonisti e dalle vicende per passare oltre al desiderio di realismo.

    Ci troviamo di fronte ad una serie dalla struttura inusuale, ma che nonostante i difetti evidenti riesce a intrattenere bene gli spettatori anno dopo anno e rientra tra prodotti tv made in Italy di buona qualità.

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