Incastrati 2, Recensione – Più di una semplice serie comica

Incastrati 2 è la seconda ed ultima stagione della brillante serie scritta e diretta da Salvo Ficarra e Valentino Picone.

Incastrati 2, Recensione – Più di una semplice serie comica

A distanza di oltre un anno dall’uscita dalla prima brillante stagione, il duo comico formato da Salvo Ficarra e Valentino Picone ritorna dal 2 marzo 2023 con Incastrati 2, seconda ed ultima stagione della serie.

Incastrati è una serie televisiva italiana, scritta e diretta proprio da Ficarra e Picone, prodotta da Tramp Limited e distribuita da Netflix.

Incastrati 2 ci regala con questi ultimi sei episodi la giusta conclusione degli eventi narrati con freschezza, tanta ironia ma senza tralasciare la denuncia sociale, che in questa seconda stagione appare ancor più evidente.

Le tematiche affrontate sono molteplici partendo dalla piaga della Mafia che opera sul territorio siciliano dove sono ambientati i fatti, fino allo sciacallaggio che fanno i giornalisti sui casi di cronaca nera ma il tutto è trattato seppur in maniera irriverente con molta delicatezza.

Nel cast oltre al duo comico protagonista troviamo: Marianna Di Martino (Agata), Anna Favella (Ester), Tony Sperandeo (Tonino Macaluso), Rossella Leone (Camilla), Leo Gullotta (Procuratore Nicolosi), Mary Cipolla (Mamma Antonietta), Filippo Luna (Vice questore Lo Russo), Domenico Centamore (Don Lorenzo), Sergio Friscia (Sergione) e Sasà Salvaggio nel ruolo di Alberto Gambino.

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The Touch of the Killer e The Look of the Killer

L’espediente narrativo grazie al quale prende vita Incastrati è il primo elemento che rende questa serie distintiva e frizzante.

La caratterizzazione iniziale dei personaggi ci mostra un Salvo (Salvatore Ficarra) completamente immerso nelle vicende e nei casi di una serie tv thriller dal titolo “The touch of the killer”, un immersione totale la sua che non gli permette di accorgersi di alcuni eventi molto importati che avvengono intorno a lui.

Valentino (Valentino Picone), suo cognato e collega subisce la passione dell’amico e prova più volte a tirarlo fuori dalla fiction, finché la fiction non diventa la realtà e i due si ritrovano in prima persona coinvolti in un caso true crime, costretti ad investigare per scoprire l’identità di un misterioso killer.

Durante questa seconda stagione che inizia esattamente dove la prima si era interrotta, The touch of the killer viene sostituito dal suo immaginario prequel The look of the killer che funge oltre che da sottofondo anche da motore per alcuni aspetti della serie, in particolare, quello che riguarda la relazione tra Salvo (Salvatore Ficarra) e sua moglie Ester (Anna Favella).

Gli elementi thriller, presi anche dall’immaginaria serie (che a sua volta è lo stereotipo di mille serie tv crime realmente andate in onda) sono uniti perfettamente alle dinamiche  tipiche della Mafia che in Incastrati 2 ci vengono mostrate intelligentemente parodizzate.

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La commedia all'italiana in formula serie tv

Negli anni con i loro film Ficarra e Picone ci avevano già dimostrato di essere abili narratori dell’Italia e delle sue caratteristiche e problematiche, la loro comicità non è mai fermata al puro intrattenimento ma ha sempre portato con se un bagaglio di tematiche importanti a volte celate altre volte chiarissime.

Questa caratteristica tipica della commedia all’italiana che mette al centro della satira la società e le sue beghe è ben evidente anche in questa serie targata Netflix.

Incastrati 2 non manca di mostrarsi per quello che è: una serie tv che prende vita dalla commedia all’italiana e proprio questa vena ci regala dei momenti tipici di questo tipo di prodotto davvero ben riusciti.

Di rilievo e funzionale è anche la scelta fatta in fase di casting degli attori coinvolti, ognuno di loro in modo macchiettistico rappresenta proprio lo stereotipo del personaggio che sta interpretando.

Mettendo insieme tutte queste caratteristiche emerge però un difetto evidente nella serie, l'eccessiva caricatura di alcuni personaggi. Se per molti questo lato è funzionale per altri rappresenta l'unico elemento per il quale esistono nella serie. In un prodotto televisivo ben realizzato la presenza di alcuni determinati stereotipi è un po' di troppo.

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Una degna conclusione tra satira e denuncia

Incastrati 2, come dicevamo, pone fine alla storia narrata in questa serie e lo fa omaggiando anche gli eroi dell'antimafia.

C’è un lungo applauso e un lungo corteo che nella realtà rappresenta la vittoria contro quel male conquistata arresto dopo arresto che rappresenta chi non c’è più ma si è battuto con la sua stessa vita per cercare di porre fine all’omertà e al silenzio.

Un omaggio delicato ma chiarissimo che data la tematica narrata e gli ideali portati avanti è la conclusione più che legittima.

Il viaggio di Incastrati 2 è avventuroso e comico e nonostante questa seconda stagione ci regala meno momenti di risate incontrollate, è un viaggio di 12 puntate in totale che vale sicuramente la pena intraprendere.

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Incastrati 2

7.5

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Incastrati 2

Incastrati 2 è la degna e brillante conclusione di una serie tv italiana che dà vita in una forma nuova alla commedia all'italiana con i suoi pregi e difetti. Satira e denuncia sociale vengono abilmente equilibrati e sono due dei punti forti della serie, che comunque soffre di alcuni stereotipi di troppo

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