Indika, la recensione
Scopriamo insieme il mondo di Indika grazie a questa recensione!
Indika. Un nome, una garanzia. La dicotomia tra bene e male si fa estremamente marcata durante tutta questa avventura, così da far comprendere a pieno cosa si prova a vivere con un diavoletto sulla spalla (figuratamente). Sicuramente durante questa recensione approfondiremo tutto quello che andremo a vivere nel gioco tra cui forti emozioni e sensazioni contrastanti.
Indika: il viaggio
La trama ci viene spiegata in maniera molto semplice ma alquanto accattivante, verremo catapultati in questo monastero che date ricerche personali si trova in una cittadina a Nord della Russia, nei panni di questa suora di nome Indika. Subito ci viene mostrato il disprezzo della altre sorelle nei confronti della protagonista ma non ci verrà spiegato fino alla fine. La cosa che ho apprezzato veramente tanto è stata la "voce narrante".
Ovvero durante i momenti un po' più lenti in cui magari stiamo raggiungendo un determinato posto lontano a piedi ci verrà raccontata magari una storia o un piccolo ricordo della vita di Indika. A volte invece la voce narrante prenderà una piega più cupa prendendo le parti di una sorta di diavolo tentatore a cui la nostra Indika risponderà quasi come a voler rompere la cosi detta "quarta parete" fra lei e il suo subconscio.
Sarà un avventura fatta di momenti aulici in cui la realtà si piegherà al misticismo religioso. Tra le mura del convento fino alla città più vicina finendo poi alla conosciuta Spasov ma questo potrete viverlo voi stessi giocando e vivendo nei panni della suora con la sola e alquanto sembra "facile" missione di dover consegnare una lettera. Dove la nostra protagonista non sarà sola dato che a un certo punto incontrerà un soldato disertore di nome Ilia che la accompagnerà quasi forzatamente nel suo viaggio. E in cui i momenti in cui la sua fede vacillerà avrà bisogno di tutta la fede possibile per interagire col mondo e proseguire col suo cammino.
In alcuni segmenti di questo viaggio la nostra mente farà riaffiorare i ricordi dell'infanzia della protagonista dove scopriremo le sue origini, tutto in una chiave molto colorata e pixelosa passatemi il termine dove il titolo si trasformerà in videogioco bidimensionale, come giocare a un retro-game anni '90.
Indika: la fede ti salverà
Il gameplay del gioco possiamo definirlo "interessante". Cosa intendo: si tratta di un gioco in terza persona in cui interpreteremo una suora che avrà una sua missione che sembrerà semplice ma come sapete in questi casi, niente è semplice. Si tratta di un gioco esplorativo con una mappa e dei piccoli scorci poco esplorabili ma ben strutturati in cui dovremo usare a nostro vantaggio l'ambiente circostante per riuscire a passare oltre.
Troveremo magari scale da spostare per raggiungere posti strani, spostare casse da usare con appoggio, magari cercando nella stanza pezzi mancanti di meccanismi. Come dentro al mulino per esempio. Ma tutto questo oltre che a un puzzle game in alcune sequenze ci permetterà di fare cose bizzarre quali magari scappare da una belva feroce seguendo dei percorsi accidentati ed evitando che lei ci raggiunga facendo le cose di fretta. Oppure guideremo una pseudo-bici di stampo molto steampunk che ci ricorderà la nostra infanzia.
Esiste in questo gioco una curiosa meccanica che ritroviamo anche in un altro gioco, ovvero Gray Dawn. In una maniera più strana e più interattiva, ovvero in alcuni punti della mappa il terreno verrà letteralmente squarciato, aperto, distrutto come se l'inferno volesse uscire fuori e prendersi la terra. Sarà esattamente li che sfruttando Indika grazie alle sue preghiere riusciremo a raggiungere posti ormai distrutti grazie alla sua fede. Tenendo premuto il tasto per pregare il mondo tornerà alla sua normalità e la mente della suora non verrà corrotta dalla voce demoniaca narrante.
Parlando appunto della nostra infanzia in quel caso tutto si trasformerà in un gioco a volte platform a volte punta e clicca in cui cercheremo di ripercorrere i ricordi di Indika. Lo stesso inizio di gioco parte con una schermata fatta a pixel dove una bambina cadendo dovrà prendere al volo dei "token" che si ingrandiranno sempre di più e creeranno una melodia che verrà riproposta durante i "flashback".
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Apprezzo il fatto che non si sia voluto esagerare con la storia che con le sue 4 ore può sembrare corta ma vi assicuro che sono giuste.
Indika: una bellezza genuina
Parlando del comparto tecnico e della grafica troviamo le prime pecche però assolutamente non così altisonanti. La qualità grafica dei volti la trovo molto molto ben fatta, il viso stesso di Indika la incornicia in una bellezza genuina. I lineamenti del volto sono delicati e gli occhi verde acceso sono penetranti come a voler sottolineare una sorta di perfezione quasi nauseante anche perché è praticamente l'unica ad essere così ben fatta.
Gli altri personaggi hanno una loro caratterizzazione ma sono grossolanamente disegnati e animati così come la stessa mappa di gioco, ma non è un dramma anzi va più che bene per il tipo di gioco e per la longevità di esso. Gli unici momenti in cui sembra di giocare in "HD" avvengono durante le visioni demoniache (oltre ovviamente il viso stesso della suora).
La fluidità del gioco è innegabile, a volte vengono meno le hit-box delle cose, ovvero premendo il tasto vicino certe volte non viene preso e devi riprovare ma credo sia successo solo a me un paio di volte. Non ho riscontrato alcun tipo di lag o di compenetrazioni quindi buono. Le musiche sono basiche ma ben azzeccate e a volte vengono perse durante il gameplay, non mi accorgevo neppure ci fossero ma trovo che sia una buona scelta non inserirne in determinati spezzoni.
Indika: la conclusione
Come avrete ben visto ho ripetuto più volte in questo articolo questo nome ma l'ho fatto per un giusto motivo. Il gioco è tutto incentrato su questa suora e il suo nome risuona altisonante ripetutamente durante il gioco: ho voluto abituarvi all'idea!
In conclusione, Indika è un gioco semplice ma ben fatto, con una buona trama che ti coinvolge e con un sistema di gioco gradevole, certo, non eccelle per grafica o per musiche ma la dicotomia del nuovo/vecchio usato per la trama principale e per i flashback è intrigante.
Da provare. Da me e dal team di Hynerd.it per questa recensione è tutto ma ricordatevi di visitare il nostro rinnovato sito in cui troverete articoli su giochi di nicchia tipo questo.
7.5
HyRankIndika
In conclusione, Indika è un gioco semplice ma ben fatto, con una buona trama che ti coinvolge e con un sistema di gioco gradevole, certo, non eccelle per grafica o per musiche ma la dicotomia del nuovo/vecchio usato per la trama principale e per i flashback è intrigante. Non facciamoci ingannare però, il gioco va benissimo così.
Aspetti positivi
Trama semplice ma interessante.
Gameplay rilassante e non pesante
Aspetti negativi
Grafica non eccelsa
Musiche da rivedere