Interstellar, La recensione 10 anni dopo: è ancora il capolavoro di Nolan?
Interstellar debuttava nelle sale 10 anni fa. È ancora un pilastro del genere fantascientifico e una delle pellicole più amate di Nolan?
Sono passati 10 anni, eppure la fama di Interstellar è solo aumentata. Era il 5 novembre (in Italia il 6) quando debuttava nelle sale cinematografiche la prima pellicola fantascientifica di Nolan, destinata a consacrare ulteriormente il cineasta e a conquistare i cuori degli spettatori e ora, in occasione del suo decimo anniversario, Interstellar ritorna al cinema IMAX.
Nel frattempo il regista della trilogia del Cavaliere Oscuro, si è cimentato in un'epopea storica (Dunkirk), per poi intrappolarsi nei meccanismi contorti di un più fallimentare Tenet, fino a vincere il suo primo Oscar come Miglior Regista grazie all'ultimo sforzo cinematografico, Oppenheimer (qui potete leggere la nostra recensione). Eppure, nonostante Memento, The Prestige o Inception, Interstellar rimane ancora un pilastro nella sua filmografia, uno dei film più apprezzati dai fan (731 milioni di dollari al botteghino) nonché caposaldo del genere sci-fi.
Ancora oggi la forza emotiva di Interstellar penetra attraverso lo schermo e colpisce il cuore di chi, di fronte a quello struggente rapporto padre-figlia messo in scena dai premi Oscar Matthew McConaughey e Jessica Chastain, continua ad avere gli occhi lucidi. Ovviamente questo successo ha fatto strizzare gli occhi a chi continua a credere che Christopher Nolan sia uno dei registi più sopravvalutati di questa generazione e a tutti i fisici improvvisati che continuano a puntare il dito contro l’inverosimile di alcune complicate situazioni scientifiche. Dunque, dopo un decennio, Interstellar rimane ancora un pilastro del genere nonché "capolavoro" di Nolan?
Interstellar: il tempo è relativo
È il 2067 e Cooper (Matthew McConaughey) è un ex pilota della NASA, costretto come tutti a dedicarsi all'agricoltura e a fronteggiare la carestia che ormai sta distruggendo tutta la società. In questo futuro distopico che mostra un mondo in declino, la specie umana è destinata a scomparire e probabilmente questa sarà l'ultima generazione a sopravvivere, poi o si morirà di fame o si verrà soffocati per l'assenza di ossigeno. In seguito ad una tempesta di sabbia, Cooper e sua figlia Murphy (Mackenzie Foy, Jessica Chastain) scoprono un'anomalia gravitazionale, un fantasma nella camera di Murphy. La loro indagine li porta dal Dottor Brand (Michael Cain) e da sua figia Amelia (Anne Hathaway), a capo di una base NASA ancora attiva.
I due spiegano a Cooper che già da un paio di anni, alcuni astronauti sono stati mandati nello spazio per cercare pianeti potenzialmente abitabili dove stabilire colonie umane e salvare la specie. Con il desiderio di aiutare i suoi figli e le generazioni future, Cooper accetta la missione, convinto che l'equazione matematica sia stata quasi risolta dal Dr. Brand e poi saluta Murphy con la promessa di rivederla prima o poi.
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Un pilastro del genere sci-fi
C'è un prima e un dopo Interstellar, almeno emotivamente parlando. Perché sicuramente il vortice emotivo trasposto da Nolan sulla celluloide è innegabile. Interstellar propone un viaggio non solo intergalattico ma anche umano. Il rapporto spazio-tempo così come il binomio uomo-scienza si fondono e la parabola dell'umanità e del mondo da salvare si esprime dietro il rapporto tra un padre e sua figlia.
Il tempo è da sempre uno dei protagonisti prediletti da Nolan, potremmo dire il suo attore feticcio. Tuttavia se la componente temporale pone le basi per la narrazione fantascientifica e diventa terreno fertile per il cineasta che mette volontariamente alla prova l'intelletto dei suoi spettatori, la componente emotiva fa da padrona. Spesso si dice che Interstellar è il 2001: Odissea nello spazio di Nolan (vedasi Tars e Hal 9000); se l'influenza di autori come Kubrick è inevitabile quando ci si rapporta al genere sci-fi, bisogna tuttavia precisare che in questa pellicola sono presenti tante di quelle emozioni propriamente spielberghiane.
La colonna sonora curata da Hans Zimmer trasporta poi lo spettatore in un'altra dimensione spaziale, l'impatto visivo è lampante in tutte le sequenze riguardanti i buchi neri e i wormhole e poi le interpretazioni struggenti contribuiscono a questo pastiche emotivo. Che si voglia o no, Interstellar è ancora uno di quei film che ti rimane nel cuore e il fatto che a distanza di anni faccia discutere mette in luce la sua potenza. E nonostante alcune scelte mainstream, fatte per compiacere il grande pubblico, Interstellar rimane un film dove l'amore e la speranza trionfano. Una bellissima esperienza da vivere assolutamente al cinema in questa occasione.
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HyRankInterstellar
A distanza di dieci anni, Interstellar continua ad avere una potenza visiva, sonora ed emotiva incredibile. Si tratta di un'esperienza totalizzante che può a buon diritto ritenersi un pilastro del genere fantascientifico e il fatto che, dopo un decennio, continui a dividere il pubblico, mostra la sua forza. Interstellar continua ad essere uno dei film più amati dai fan di Nolan e non.