Jak and Daxter: l’IP dimenticata da Naughty Dog
Nel corso degli anni Naughty Dog si è sempre distinta dalle altre software house per aver creato alcune tra le saghe videoludiche di maggiore impatto della scorsa e attuale generazione videoludica, dal più recente The Last of Us al più datato, ma immortale Jak and Daxter. Per raccontare la sua storia è però necessario menzionare […]
Nel corso degli anni Naughty Dog si è sempre distinta dalle altre software house per aver creato alcune tra le saghe videoludiche di maggiore impatto della scorsa e attuale generazione videoludica, dal più recente The Last of Us al più datato, ma immortale Jak and Daxter. Per raccontare la sua storia è però necessario menzionare un altro grande titolo: Crash Bandicoot.
Da Crash a Jak and Daxter
Alla fine dell'era PS1 la mascotte Naughty Dog si era certamente distinta, insieme al draghetto Spyro, come la protagonista di una delle saghe di punta di quella generazione videoludica, ma ciò non bastava. Con l'avvento della generazione PS2, Naughty Dog voleva fare un passo molto più grande, un passo che avrebbe lasciato un segno forte anche in quella generazione, e da qui, nel 2001, abbiamo la nascita di Jak and Daxter, uno dei progetti più ambiziosi e di successo della casa produttrice.
Con Jak and Daxter si voleva puntare in alto, abbandonando il sistema di livelli lineari che si era adottato con Crash a favore di un mondo di gioco vasto e articolato, un vero e proprio open-world caratterizzato dalla quasi totale assenza di lunghi caricamenti, grazie alla potenza di calcolo della nuova console unita a un nuovo linguaggio di programmazione appositamente brevettato per il gioco, il GOAL (Game Oriented Assembly Lisp).
Jak and Dexter era sensazionale, univa un brillante platform a dinamiche uniche in un mondo di gioco estremamente suggestivo e dai colori vivaci. Una delle meccaniche più interessanti era quella dell'"Eco", l'energia che tiene in vita il mondo e che si divide in diversi tipi. Ed è proprio dall'Eco che parte la storia di Jak and Daxter, i protagonisti. I due si allontanano segretamente dal loro villaggio per esplorare "L'isola della nebbia", un luogo oscuro del quale è sconsigliata la visita a tutti gli abitanti del villaggio.
È qui che per un incidente Daxter cade in una pozza di Eco Oscuro, una variante malvagia dell'Eco che trasforma uno dei nostri giovani eroi in una "Lonnola", un incrocio tra una lontra e una donnola (il quale design strizza molto l'occhio all'amatissimo Bandicoot di Naughty Dog).
Da questo pretesto di trama inizia il viaggio di Jak and Daxter tra insidie, scoperte e azione. Ciò che fa di Jak un vero e proprio eroe è la capacità di dominare ogni tipo di Eco sfruttandone il potere e permettendogli così di superare varie insidie e puzzle sfruttando i diversi power up forniti da ogni variante di esso. Il gioco ebbe un successo clamoroso e tutt'ora rimane nel cuore di tutti coloro che lo hanno giocato e amato.
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Successivamente, con il rilascio con il primo sequel di Jak and Daxter – Jak 2 –, Naughty Dog cambia rotta. Tramite un portale i nostri protagonisti vengono trasportati nel futuro, trasponendo l'ambientazione di gioco da prettamente rurale a quasi esclusivamente urbana. Il gioco assume delle tinte molto più serie, a Jak viene data una voce (quella di Claudio Moneta), scelta precedentemente scartata per favorire l'immedesimazione del giocatore nei panni del protagonista.
Le tinte diventano molto più tetre e opprimenti rispetto alla vivacità del primo capitolo, ma tutto ciò in funzione di uno sviluppo molto più maturo della trama. Infatti, Jak 2 e Jak 3 aggiungeranno alle meccaniche platform anche alcune di shooting con l'aggiunta di power up ottenibili grazie al dominio dell'Eco Oscuro e, in Jak 3, anche dell'Eco Luminoso, una variante dell'Eco che si contrappone a quello Oscuro.
Furono poi pubblicati 3 spin off di della saga: Jak X, uno spin off automobilistico della saga, Daxter, un titolo per PSP interamente dedicato a quest'ultimo e Jak and Daxter: Una sfida senza confini, titolo PSP non particolarmente apprezzato dai fan della saga.
E dopo? E dopo il nulla. Naughty Dog abbandona il progetto dedicandosi ad altri titoli, lasciando però con l'amaro in bocca tutti gli amanti della saga. Una fine senz'altro triste per una delle saghe più amate della generazione PS2. Attualmente Jak 1-2-3 ed X sono recuperabili tramite remastered e se ne consiglia vivamente l'acquisto a tutti coloro che non hanno mai avuto il piacere di giocare la saga. Quest'articolo termina con una speranza, la speranza che tutti i fan della saga possano vedere il ritorno dei due simpatici eroi sullo schermo.