John Wick 4, Recensione – Un ritorno colossale
John Wick 4 è adrenalina allo stato puro, ma questa basta a rendere il quarto capitolo della saga un action movie con i fiocchi? Scopriamolo insieme.
John Wick 4 ha debuttato nelle sale cinematografiche italiane il 24 marzo, arrivando in questo weekend in vetta al box office. Erano trascorsi ormai quasi quattro anni da John Wick 3 - Parabellum, terzo capitolo della fortunata saga con protagonista Keanu Reeves, che ritorna per l’occasione a vestire i panni dell’ex sicario detto anche Baba Yaga.
Il quarto film è diretto ancora una volta da Chad Stahelski, storico stuntman di Neo (Keanu Reeves appunto) nella trilogia di Matrix. La celebre saga ha dimostrato di saper migliorarsi e maturare pellicola dopo pellicola, diventando campione di incassi e programmando progetti come il film Ballerina, con Ana De Armas, e la serie The Continental, sempre collegati all’universo del famoso sicario.
John Wick trova ogni volta il suo punto di forza nelle scene d’azione dal momento che la trama rimane l’anello più debole. Tutto è partito d’altronde dall’uccisione di Daisy, cagnolino di Wick che porta il Baba Yaga a cercare vendetta e a ritornare in quegli ambienti di cui si era liberato. La storia, con gli anni, si è evoluta diventando un cult tra gli action movies e John Wick 4, il più lungo della saga con ben 2 ore e 50, ne è la dimostrazione. Azione allo stato puro, pistole e combattimenti senza tregua, con una fotografia geometrica e pulita tra Osaka, Parigi, New York e Berlino.
Nuovi nemici alle calcagna
John Wick 3 - Parabellum era terminato con il sicario davanti al re di Bowery, con il volto sfregiato pronto a contrastare la forza della Gran Tavola. Il quarto capitolo riprende riprende subito dopo; Jonathan (Keanu Reeves) uccide l’Anziano, gerarchicamente superiore alla Gran Tavola. Nel frattempo a New York, il marchese Vincent de Gramont (Bill Skarsgård) convoca Winston (Ian McShane) e Charon (Lance Reddick), privando il primo della direzione del Continental ed uccidendo il secondo.
Il marchese, componente della Gran Tavola incontra a Parigi un ex membro, Caine (Donnie Yen) killer cieco esperto nelle arti marziali, affidandogli l’incarico di assassinare John Wick. Su John Wick pesa però una taglia che aumenta sempre di più e che porta anche il Signor Nessuno (Shamier Anderson) a voler uccidere il sicario. Il nostro protagonista si troverà ancora una volta a lottare, quasi sempre da solo, contro un’orda di nemici che lo vorrebbero morto.
John Wick 4: basta solo l'azione?
Chad Stahelski ci trattiene davanti allo schermo per quasi tre ore puntando però tutto sui combattimenti che occupano molto screen time. Non è una novità dal momento che anche gli altri capitoli presentavano la stessa struttura con una durata però assai inferiore. Dunque su 169 minuti, per la maggior parte del tempo, il sicario è impegnato a combattere scansando centinaia di nemici, con il suo completo nero impeccabile; più dura il film, più aumentano e si prolungano le scene d’azione.
Il problema? In queste sequenze si combatte senza un minimo di dialogo ed anche quando i personaggi parlano, la labile sceneggiatura sembra non progredire.
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È importante precisare che la saga di John Wick mira a essere semplicemente un action movie rispettando i canoni di genere, quindi di fronte al Baba Yaga che cade da un palazzo e si procura pochi graffi o lotta da solo contro un esercito di rivali ma sbaglia la mira davanti ad un killer cieco, non dovremmo farci troppe domande anche perché la pellicola non ci fornirebbe risposte.
Magari sorridiamo e lasciamoci semplicemente trasportare dalle lunghe e adrenaliniche sequenze come quella nell’hotel giapponese (prima vera scena d’azione del quarto capitolo), visivamente impeccabile con il rosso della fotografia che, vivace, risalta sullo schermo.
Adrenalina allo stato puro
Le scene d’azione di John Wick 4 sono una più soddisfacente dell'altra, la più interessante è probabilmente quella in discoteca dove John combatte in mezzo ad una folla di persone che sono presenti fisicamente ma non reagiscono né partecipano all’evento, posti sullo sfondo quasi come manichini mentre i colpi delle pistole rimbombano.
Non bisogna inoltre dimenticare che, per la maggior parte delle scene, Keanu Reeves non utilizza controfigure e riesce a mantenere tutto il tempo la freddezza e la magnanimità dell’eroe. A completare il realismo dei combattimenti è la professionalità di Donnie Yen, attore e artista d’arti marziali.
Dunque John Wick 4 è imperdibile per i fanatici del genere e naturalmente per i fan della saga. Purtroppo l’assenza di una solida base nella sceneggiatura potrebbe destabilizzare alcuni spettatori che verranno tuttavia immediatamente distratti da sequenze d’azione coinvolgenti.
7.5
HyRankJohn Wick 4
John Wick 4 è un proseguimento in grande stile per la fortunata saga di Chad Stahelski. Seguiamo il sicario dal Giappone alla Francia e veniamo travolti dai numerosi combattimenti che occupano, come da consuetudine, la maggior parte della pellicola. Un film cult tra gli action movies con un ottima fotografia e delle adrenaliniche sequenze di combattimento. L'anello debole rimane la trama che purtroppo si evolve a fatica nei non molti dialoghi.