La caduta della casa degli Usher, Recensione: Flanagan fa (ancora) centro
La caduta della casa degli Usher è un intelligente e moderno adattamento firmato Mike Flanagan.
Mike Flanagan non ne sbaglia una: da quando il regista è in circolazione, soprattutto con film e serie horror, ha sfornato piccole e grandi perle televisive, come ad esempio The Hounting of Hill House e Midnight Mess.
Nonostante le sopra menzionate opere siano state apprezzate sia dal pubblico che dalla critica, con il suo ultimo lavoro, La caduta della casa Degli Usher, Flanagan ha raggiunto l'apice: possiamo definire questa serie, senza dubbio, il miglior lavoro del regista fin qui.
Adattare Poe: un compito non facile
Mike Flanagan aveva adattato altri celebri racconti del terrore riguardanti il mondo degli spiriti, come The Hounting of Hill house, basato sull'ominimo romanzo di Shirley Jackson, o The Hounting of Bly Minor, da noi conosciuto come Giro di Vite, di Henry James. In tutti i casi, Mike Flanagan ha portato a casa il compito egregiamente: i romanzi hanno una narrazione piuttosto lineare ed il regista è riuscito bene ad adattarli ai giorni nostri, prendendosi delle gradite libertà artistiche.
Adattare, invece, La Caduta della Casa Degli Usher, e in generale i racconti di Edgar Allan Poe, non è cosa facile: il poeta e scrittore americano narra quelli che sono i tormenti e le paure della mente umana, scavando nella follia dei suoi personaggi e la trama spesso resta statica, fino ad arrivare ad uno sconvolgente finale.
La magia di Mike Flanagan
Con La Caduta della Casa Degli Usher, Flanagan mischia le carte in tavola. Benché il titolo della serie si rifaccia all'omonimo racconto, nella serie vengono re-interpretati anche altre celebri opere di Poe, tutte menzionate nel titolo di ogni nuovo episodio (come La Maschera della Morte Rossa e il Corvo), mentre La Casa degli Usher fa loro di contorno.
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Vediamo quindi la famiglia Usher, con Roderick Usher a capo di una ricca e famosa azienda farmaceutica, la Fortunato (dal racconto Il barile di Amontillado) e i suoi sei figli - tutti con un nome dei personaggi di Poe - che piano piano vengono uccisi uno ad uno, secondo quelli che sono i racconti del celebre scrittore americano. Prospero - Perry- viene ucciso durante una festa in maschera (La maschera della morte rossa) e Roderick da un fatale pendolo (il pozzo e il Pendolo); ognuno di loro è sia il protagonista assoluto di un racconto che dell'insieme della famiglia Usher.
I membri del cast, molti conosciuti e veterani delle opere di Flanagan come Kate Siegel e Carla Gugino, riescono a regalarci delle interpretazioni ottime, incarnando quella che è la caratteristica dei racconti di Poe, ovvero che la paura viene da dentro di noi e non da qualcosa di esterno. Lo vediamo ne Il cuore rivelatore e ne Il gatto nero.
Un plauso anche ad una new entry nel cast di Flanagan, ovvero Mark Hamill (Star Wars), che ci regala un avvocato freddo e spietato, Gordon Pym.
La poesia de La caduta della casa degli Usher
Quello che però rende perfetta questa serie è la poesia, o meglio i versi che Flanagan riesce ad inserire perfettamente durante lo svolgimento della trama. Con una regia pulita e piani sequenza spesso geniali, il regista riesce a mescolare moderno e "antico" in modo perfetto.
La serie, infatti è un adattamento in chiave moderna: siamo nel 2023, eppure Flanagan è riuscito ad inserire intere parti dei racconti o delle poesie di Poe, narrate durante una o più scene e che non stonano affatto. Forse perché la follia e le paure umane non hanno tempo.
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HyRankLa caduta della casa degli Usher
La Caduta della casa degli Usher è un prodotto incredibilmente ben riuscito: il regista Mike Flanagan è riuscito a dare vita, in chiave moderna, alle opere di Edgar Allan Poe. Una regia pulita e con piani sequenza interessanti è abbinata ad una scenografia spesso sorprendente. Inoltre, perfetto l'equilibrio tra modernità e classicità.