La stanza accanto: spiegazione del finale e significato del film
Qual è il messaggio finale e il significato dell’ultimo film di Pedro Almodóvar, La stanza accanto?
La stanza accanto (The room next door) è l'ultimo film di Pedro Almodóvar, disponibile ora nelle sale cinematografiche italiane. Grazie a questa pellicola, il regista spagnolo premio Oscar, ha ricevuto il Leone d'oro al Festival di Venezia, dove La stanza accanto è stato presentato in anteprima. Si tratta della prima opera di Almodóvar completamente in inglese: dopo anni a raccontare le donne, le relazioni umane, la sessualità sempre in un'ottica "spagnola", il regista sceglie di compiere il grande passo. Ad affiancarlo Tilda Swinton e Julianne Moore.
La stanza accanto è un'opera complessa, che tratta temi toccanti e si interroga sul fine vita, attraverso una riflessione bioetica. Un film sulla morte, ma che tramanda un messaggio di speranza. Vediamo insieme qual è il significato del finale de La stanza accanto.
La stanza accanto, di cosa parla?
La stanza accanto è tratto dall'opera Attraverso la vita di Sigrid Nunez. Racconta la storia di due amiche, Ingrid (Julianne Moore) e Martha (Tilda Swinton). Martha era una reporter di guerra cui è stato diagnosticato un tumore incurabile; dunque, acquista una pillola sul dark web per porre fine alla sua vita. Decide però di trascorrere i suoi ultimi giorni con Ingrid, una sua amica storica, perché non vorrebbe morire da sola.
Come finisce l'ultimo film di Pedro Almodóvar?
Una volta che Martha si è tolta la vita, arriva a casa sua figlia, con la quale la donna non aveva più rapporto. Ingrid quindi la accoglie nella casa dove le due donne hanno vissuto il periodo della malattia di Martha (è Tilda Swinton stessa ad interpretare la figlia).
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Le due guardano la neve che cade mentre Ingrid recita dei versi tratti da I morti, racconto di James Joyce inserito nella raccolta intitolata Gente di Dublino. Questi versi sono recitati anche da Gabriel Conroy nel finale di The Dead, film del 1987 di John Huston, che viene ripreso da Almodóvar anche in un'altra scena del film, quando Martha chiede a Ingrid di guardare la pellicola insieme.
In una dimensione quasi onirica, Ingrid si trova a dover elaborare il lutto di Martha e lo fa con sua figlia attraverso i versi di Joyce, tanto cari all'amica. Come nei versi dello scrittore, Martha scompare e la sua anima si dissolve (con riferimento ad un quadro di Edward Hopper) mentre la neve cade lieve.
"Cade la neve. Cade nel cimitero solitario dove giace sepolto Michael Furey. Cade leggera su tutto l'universo. Cade lenta, come la discesa della loro ultima fine, su tutti i vivi e sui morti".