L’E3 2020 sarà all’insegna del cambiamento
Momento di pausa e di riflessione in casa E3 (Electronic Entertainment Expo) dal momento che i risultati di questa edizione 2019 in termini di pubblico e di publisher sono stati alquanto deludenti. E’ da tempo, secondo gli analisti del settore, che la kermesse di Los Angeles sta perdendo smalto nei confronti di altre manifestazioni internazionali come, ad […]
Momento di pausa e di riflessione in casa E3 (Electronic Entertainment Expo) dal momento che i risultati di questa edizione 2019 in termini di pubblico e di publisher sono stati alquanto deludenti. E' da tempo, secondo gli analisti del settore, che la kermesse di Los Angeles sta perdendo smalto nei confronti di altre manifestazioni internazionali come, ad esempio, quella di Colonia, gamescom, la quale sta vivendo un momento d'oro: quest'anno ha avuto 373.000 visitatori e un numero da capogiro di contatti online, contro i 66.000 della prima. Inoltre, mentre Sony ha deciso di non partecipare proprio all'evento californiano, altre case come Electronic Arts, Ubisoft, Bethesda e Activision hanno scelto location esterne alla fiera per presentare i propri progetti e questo ha inciso non da poco sull'immagine e sull'affluenza.
Ora The ESA (Entertainment Software Association) che ha in gestione l'E3 sta pensando di rivedere con nuove soluzioni l'intera organizzazione affidandosi soprattutto ai media, alle celebrità e ai principali influencer per dare così risalto all'evento e ai suoi contenuti. Si parla, tra l'altro, di redesign dello showfloor, di ritagliare una giornata solo per la stampa, di dare, cioè, un taglio più legato all'aspetto tecnologico e commerciale dell'industria videoludica, senza dimenticare comunque quello consumer. Un mix di fattori, dunque, più calibrato e più coinvolgente che guarda con interesse al mondo dei social media. Sempre allo studio di The ESA ci sarebbe poi il modo di accorciare i tempi d'attesa per chi intenda provare i titoli di suo interesse. E' l'annoso problema delle code, provare per credere, a volte molto estenuanti perché si tratta anche di periodi variabili da una a due ore, che si formano davanti agli stand prima di accedere al gioco. La proposta potrebbe essere quella di prenotarsi con un'apposita app scegliendo le fasce orarie più convenienti in cui andare e eventualmente sfruttarle per il marketing. A poco meno di un anno di distanza, l'E3 2020 si svolgerà dal 9 all'11 giugno, la macchina organizzatrice è già in moto e scopriremo se davvero avrà saputo innovarsi tanto da riconquistare nuovamente il favore sia dei fan che del settore produttivo in campo videoludico.