L’estate più calda: i giovani attori raccontano il loro esordio
Quattro chiacchiere con alcuni degli interpreti de L’estate più calda di Matteo Pilati.
L'estate più calda è il nuovo film Amazon Prime Video diretto da Matteo Pilati, in vetta alla classifica dei titoli più visti in Italia. Abbiamo avuto il piacere di parlare con quattro degli interpreti del film: Nicole Damiani (Lucia), Miriam Nicolosi (Giovanna), Dalila Ricotta (Maria Chiara) e Alberto Rossi (Arturo).
Quel sogno chiamato cinema
Innanzitutto presentatevi e raccontateci un po' la vostra storia.
Ho quasi 25 anni, anche se ne dimostro 17 (ride ndr)... Ho iniziato a fare teatro all’età di 7 anni e non ho mai smesso. Sono siciliana, ma mi sono trasferita da qualche anno a Roma, dove ho partecipato a masterclass con attori, registi e acting coach.
Dalila
Ho 22 anni, sono napoletana, ma mi sono trasferita a Roma subito dopo il liceo. Volevo frequentare il Centro Sperimentale, però poichè d'estate lavoravo nei villaggi come animatrice, non sono riuscita ad inviare il bando per il CSC. Quindi mi sono iscritta all'accademia di Claudio Insegno, che è una piccola accademia, ma gli insegnanti sono molto bravi. Mi sono diplomata, ho fatto tantissime cose, dal canto al tip tap, ti aprivano un po' tutto, anche il doppiaggio, e dopo mi sono specializzata insieme all'acting coach Gisella Burinato. Ad oggi continuo a studiare, perchè non si smette mai.
Nicole
Ho 23 anni sono siciliana ma ormai vivo a Roma da 4 anni. Sono diplomata in recitazione presso Accademia Bordeaux, sono una cantante e una persona estremamente solare.
Miriam
Ho 25 anni e sono Catanese. A 20 anni mi sono trasferito a Roma per dedicarmi a quel pensiero continuo che mi ronzava in testa, imparare il mestiere dell’attore, ma anche tutto ciò che ruota attorno al mondo del cinema.
Alberto
Le prime esperienze
L'estate più calda è stata la vostra prima esperienza nel mondo del cinema e della televisione?
L’estate più calda non è stata la mia prima esperienza, ma sicuramente è stata quella che più mi ha aiutato a capire meglio le dinamiche del set come ad esempio la gestione del tempo durante le scene.
Alberto
Sì, L'estate più calda è stato il mio debutto nel mondo cinematografico.
Miriam
Anche per me L'estate più calda è stata la prima esperienza dietro la macchina da presa, prima di quel momento avevo lavorato in teatro.
Dalila
Io, prima di questo film, ho partecipato a una puntata di Resta con me, la serie tv andata in onda su RaiUno poco tempo fa, però era solo una posa. Poi ho avuto l'onore di doppiare il film Disney Red, nel ruolo di coprotagonista. Le mie esperienze sono state queste, però L'estate più calda è stato il primo film. Primo film, primo ruolo da protagonista, ho iniziato con il botto diciamo. (ride ndr)
Nicole
Il ruolo ne L'estate più calda
Com'è stato vincere il vostro ruolo? Immaginavate di riuscirci?
È stato un po' tormentato il viaggio per questo ruolo. Io feci il selftape intorno a marzo, mi chiamarono poi in presenza, e al call back Matteo mi aveva dato ottime impressioni, era stato super gentile, però poi io per quattro mesi non ho saputo più niente. Finché ad agosto, mentre stavo al mare nel Salento, mi chiama il mio agente dicendo "Nicole, ti ricordi quel provino? Quello del prete.
Domani devi andare a Roma, non te lo direi se non fosse importante, devono rivederti su questo ruolo, sei praticamente in finale" . Il giorno dopo mi sveglio alle 5, per prendere il treno, cinque ore di viaggio senza contare che il treno si era anche fermato nel percorso. Insomma sono andata a Roma per stare lì due ore e poi tornare a Lecce, e ho fatto questo provino insieme ad Alice (Valentina nel film).
Nicole
Il provino era stato molto strano, ci trovavamo già dove stavano facendo le prove per i costumi, ma il giorno dopo mi hanno detto che ero stata presa. Così ho chiesto a Matteo come mai fosse successo tutto così tardi, e lui mi aveva spiegato che Amazon avrebbe preferito un'attrice più conosciuta e soprattutto un'attrice siciliana, e io ovviamente non lo sono.
Poi però l'attrice che avevano individuato non era più disponibile, così Matteo si era ritrovato a riaprire i casting, e vedere tantissime ragazze, anche non siciliane a quel punto, finché un giorno rivedendo il mio provino, che a lui era piaciuto dal principio, mi richiamarono. Insomma una storia tortuosa, ma è andata come doveva andare alla fine ed è stato molto emozionante per me, anche perché mi è cambiata la vita.
Nicole
A dir la verità subito dopo aver fatto il call back in presenza pensavo fosse l'ennesimo provino andato male, a differenza del selftape, di cui ero molto soddisfatta. Poi però mi ha chiamato il mio agente e mi ha dato la buona notizia: è proprio vero che gli attori sono i peggiori critici di se stessi.
Dalila
Il ruolo di Arturo, fin dalla prima lettura è stato amore a prima vista, ma era difficile immaginare di vincere il ruolo. Speravo solo di fare una bella figura e di non aver toppato durante il provino.
Alberto
È stata penso una delle emozioni più belle mai provate. Non ero convinta al 100% però me lo sentivo: me lo sentivo dal primo provino con Matteo, da i nostri sguardi. Mi ricordo che il primo provino era stato, non so, ad aprile...? Insomma passarono mesi prima di avere il call back, ma in quei mesi non riuscivo a prendere nessun impegno per il mese di settembre (durante il quale sarebbe stato girato il film) perché mi sentivo che avrei lavorato. Ed effettivamente è stato così: a fine luglio ho ricevuto quella chiamata.
Miriam
Come l'ha presa la famiglia?
Da aspirante attrice so quanto potrebbe essere difficile dire alla propria famiglia che questo è ciò che si vuole fare nella vita. Le vostre famiglie come hanno reagito a questo vostro sogno e come hanno invece reagito alla notizia del vostro esordio?
Per me non è stato per nulla difficile, la mia famiglia è sempre stata sicura che qualsiasi scelta io avessi fatto l’avrei fatta con coscienza. Dai primi esordi in teatro fino all’ultimo progetto per le grandi piattaforme ho sempre visto lo stesso entusiasmo, sono fieri dei traguardi dei loro figli.
Alberto
Innanzitutto se vuoi fare l'attrice in bocca al lupo, perché ti avviso è abbastanza complicato (ride ndr). Io ho sempre avuto le idee chiare, quindi l'ho sempre detto ai miei genitori: che ne so, a tre anni mi facevano le domande nei villaggi, sul lavoro che avrei voluto fare da grande, io rispondevo che avrei fatto l'attrice.
Mio padre è medico, cardiochirurgo, e viene da una famiglia di medici quindi è super razionale, oltretutto a 14 anni si è trasferito da solo a Napoli, ha vissuto nei quartieri spagnoli, insomma lo ammiro tanto per quello che è riuscito a fare, e ovviamente ha una concezione della vita per cui bisogna studiare e lavorare.
Nicole
Quando dicevo di voler fare l'attrice, lui non vedeva il mestiere dell'attore come un vero e proprio lavoro per me, ma più come una passione, un hobby in più, quindi cercava di indirizzarmi verso altre vie, come per esempio il liceo scientifico, che ho frequentato appunto. A 18 anni però volevo seguire questa strada, ho messo dei soldi da parte, e continuato a lavorare anche a Roma, per non gravare sui miei genitori e mettere in chiaro che ci tenevo e che per me non era un gioco.
Poi sono arrivati i primi lavori, e insomma mentre prima quando ai miei veniva chiesto che cosa facessi rispondevano "sta a Roma, studia", mentre adesso dicono "mia figlia fa l'attrice" quindi insomma hanno iniziato ad apprezzare la cosa. Io penso che ognuno debba fare quello che si sente di fare, deve lottare per quella cosa.
Nicole
Dico pianti: pianti, gioia, soddisfazione e gratitudine. Diciamo che è stata dura convincerli che potevo vivere di arte, che potevo fare del mio sogno il mio lavoro, ma sono stata fortunata perché i miei primi fan sono loro. Soprattutto mia madre, il mio coraggio nel seguire questo sogno l'ho preso tutto da lei. Li ringrazierò sempre per tute le possibilità che mi hanno dato: poter studiare e poter provare anche questa strada nonostante la loro paura.
Miriam
Ho un piccolo ruolo nel film, ma appunto, non esistono grandi ruoli, ma grandi e piccoli attori. Per i miei genitori sono sempre la protagonista, mio padre ancora racconta alla gente di quando feci un spettacolo in prima elementare... Interpretavo una segretaria, avevo una battuta, ma lui racconta la standing ovation che il pubblico fece appena ho aperto bocca. Ancora lo racconta con gli occhi lucidi. E quindi ho imparato che non importa che ruolo io abbia per loro brillerò sempre e a me basta questo.
Miriam
Vengo da un piccolo paese della Sicilia, il cinema è qualcosa di lontano anni luce. Se dici che vuoi fare l’attore pensano tu sia un buono a nulla. Ho iniziato l’università, per provare a far felici i miei genitori, ma non era la mia strada. Stavo proprio male, sentivo di perdere tempo, insomma sapevo che non era quello il mio futuro.
Quando ho lasciato l'università hanno capito, poi ho iniziato a mantenermi da sola lavorando a Roma. Quando ho vinto il provino de L’estate più calda erano molto felici. Mi è dispiaciuto non averlo visto con loro quando è uscito, perché attualmente sto lavorando su un altro set, ma mi è arrivata una foto, verso l'ora di cena, con almeno 50 persone nel salone di casa, c’erano zii, cugini, amici: lo stavano vedendo tutti insieme. È bello, so che li renderò orgogliosi, sempre di più.
Dalila
Com'è stato lavorare con i grandi?
Avete lavorato al fianco di grandi attori, Stefania Sandrelli, Nino Frassica, ma anche il giovane Gianmarco Saurino, com’è stato?
Lavorare con Gianmarco è stato come avere un fratello maggiore che ti guida. È stato un grande punto di riferimento, per tutti, grande talento, umanità, ma soprattutto grande attore. Con la Sandrelli e Frassica, è stato, non un onore, ma tanto di più. Frassica da messinese lo vedo come icona, per i messinesi Nino Frassica è come Maradona per i napoletani (ride, ndr). Scherzo, però è più o meno così.
Miriam
Ho imparato tanto sul set da tutti loro. Stefania Sandrelli è genuina, buona: ed è una cosa che non ti aspetti da un’icona del cinema come lei. Gianmarco, come ha detto Miriam, era un fratello maggiore, se avevi bisogno era lì pronto a darti una mano.
Dalila
Quando mi hanno detto che su questo set ci sarebbe stato Nino Frassica, sono impazzita, è uno dei miei attori comici preferiti. I primi giorni che lo vedevo ero agitata e pensavo "oddio, c'è Nino Frassica davanti a me? Cosa devo fare? Cosa devo dire?", invece loro, perché ci aggiungo anche la Sandrelli, visto che anche lei per me è un mito del cinema, mi hanno fatta sentire una professionista al loro livello.
Sono stata molto contenta anche quando Frassica è venuto a vedere il film, la proiezione privata per noi del cast, mi ha preso in disparte e ha iniziato a farmi tantissimi complimenti, per il siciliano, per l'interpretazione, e io non me lo sarei mai aspettata.
Nicole
Per quanto riguarda Gianmarco, l'ho conosciuto sul set e posso dire che è un attore straordinario. Una persona umile e gentile, ci teneva a provare le scene anche durante il periodo di riprese, mi dava consigli. Io lo considero come un mentore, mi ha aiutata tantissimo e allo stesso tempo mi ha protetta, perché alcune nostre scene erano molto delicate e io mi sono sentita protetta da quel punto di vista. Per me in quei mesi è diventato come un fratello, perché mi ha davvero tutelata, e sono stata tanto fortunata ad averlo avuto al mio fianco nel mio primo film.
Nicole
Durante la preparazione del film si iniziavano a sentire le voci dei possibili colleghi che avrebbero preso parte al progetto e sono rimasto piacevolmente sorpreso quando ho scoperto che Stefania Sandrelli avrebbe interpretato Carmen (personaggio che sin dalla prima lettura mi ha conquistato).
Alberto
L'estate più calda in una parola
Come definireste l'esperienza sul set de L'estate più calda con una parola?
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Per pochi eletti direi: OLIO. Mentre in generale direi MAGICA.
Nicole
STIMOLANTE. Questo film è arrivato al momento giusto, seppur fosse un piccolo ruolo mi ha motivata tanto!
Dalila
CREDERCI. Io ci ho creduto tanto, e ci sono riuscita.
Miriam
SUDATA.
Alberto
La regia e Matteo Pilati
Com’è stato lavorare con Matteo Pilati a questo suo secondo film?
Come ho già detto, con Matteo è stato amore a prima vista, spero reciproco. Lo ringrazierò fino al mio primo David di Donatello (ride, ndr). È stato il primo regista a credere in me e non me lo scorderò mai. Sul set è un papà, ti guida passo dopo passo, con delicatezza e senza mai giudicare, mettendo in dubbio anche se stesso.
Miriam
Matteo è un regista formidabile, la cosa che più mi ha sorpreso e che in mezzo a tante persone, lui riusciva a dedicare tempo a tutti, per calmarci durante le riprese, quindi lo ringrazierò sempre per essere stato un amico che grazie alla sua calma e pazienza è riuscito a creare un progetto stupendo.
Alberto
Matteo è proprio forte, è una persona con cui è facile empatizzare. Sul set c’è dialogo, attore e regista per lui sono una cosa sola. Lo leggi nei suoi occhi che fa quello che ama fare, crede fortemente nei suoi progetti, ha una sensibilità straordinaria!
Dalila
Come ho detto, Matteo fin dal provino è stato gentilissimo, in che non è scontato ai provini, di solito sono abbastanza veloci, mentre Matteo mi ha fatta sedere, leggere la scena, mi ha spiegato cosa voleva, insomma mi ha dedicato tantissimo tempo. Se non capivo qualcosa, lui me la spiegava senza problemi, in più sul set era un amore, sempre con il sorriso, sempre tranquillo, non l'ho mai visto agitato, e non è scontato quando devi gestire così tante persone.
Oltretutto ci capivamo subito, c'era molta intesa insomma. Ancora oggi quando stiamo al telefono qualcuno ci deve staccare la connessione, perché la nostra chiamata durerebbe due ore (ride ndr). Anche da lui, come con Gianmarco, mi sono sentita molto tutelata.
Nicole
Cosa può insegnarci L'estate più calda?
L'estate più calda è un film molto leggero, quali sono secondo voi gli insegnamenti che lo spettatore potrebbe trarne?
Il film grazie alla sua chiave brillante ha sicuramente il potere di far osservare delle dinamiche comuni a volte difficili (come fare delle scelte che a volte ci risultano confuse) nella modalità di spensieratezza, e forse è questo quello che più mi ha insegnato, a inseguire l’amore, anche quello più difficile. E Arturo in questo è un maestro, sottone che si innamora sempre di tutti.
Alberto
Sicuramente questo film insegna che al cuor non si comanda, anche se poi magari ti fai male, ma vivere la vita e il momento seguendo le tue emozioni e il tuo istinto, è la cosa migliore che tu possa fare, perché non sai cosa accadrà domani. Lucia e Nicola si lasciano trasportare e nonostante come vada a finire poi, sono sicura che se tornassero indietro rifarebbero tutto quanto.
Dalila
È un film leggero, oltre che ad essere una love story, il film porta con se l’occasione di poter essere se stessi: ci insegna il valore della libertà. La decisione di Lucia sul finale è un esempio di questo: lei vuole che Nicola sia libero, a prescindere da lei, a prescindere dalla situazione.
Poi sicuramente anche il valore dell'amore e dell'amicizia, ma anche la possibilità di sbagliare. Tutti i personaggi di questo film sbagliano, così come tutti gli esseri umani possono sbagliare e devono sbagliare, non esiste la perfezione.
Nicole
Il valore dell'amicizia che va oltre, seguire il proprio cuore sempre, e con "il proprio cuore" non mi riferisco al cuore in senso amoroso, ma seguire ciò che ci fa stare bene. Seguire la propria strada senza avere paura di essere giudicati da qualcuno. Da giovani è lecito sbagliare, anzi, dobbiamo fare tanti sbagli, solo così possiamo conoscere noi stessi e cosa ci rende felici…
Miriam
I progetti per il futuro
Ora? Avete avuto modo di lavorare ad altri progetti dopo L'estate più calda?
Sono attualmente impegnata sul set di una nuova serie prodotta da Netflix che lascerà tutti a bocca aperta, questo mestiere mi stupisce ogni giorno di più.
Dalila
Ho fatto un cortometraggio, non so se posso già annunciarlo, con alcune delle persone con cui ho lavorato sul set quest'estate. Se nel film sono carina, truccata, sistemata, in questo cortometraggio sarò l'opposto.
Poi sto facendo tantissimi provini, sto aspettando delle risposte, ma insomma diamo il tempo al tempo, già è una fortuna per me aver avuto questo ruolo da protagonista per il mio primo film, quindi ora è anche giusto attendere.
Nicole
Sì, dopo due mesi dalla fine delle riprese de L'estate più calda ho avuto l'onore di far parte della serie tv L'arte della gioia diretta dalla grandissima Valeria Golino che uscirà prossimamente. Ora invece sto in attesa di altre avventure, ma come ho già detto, ci credo tanto. Quindi tranquilli, mi rivedrete presto!
Miriam
In questo momento sono impegnato nelle riprese per un progetto Netflix di cui sono estremamente contento! Non mancano i provini, che nonostante l’impegno delle riprese, trovo il tempo per continuare a inseguire questo pensiero che ha a oggi preso sicuramente una forma solida e che spero cresca sempre di più.
Alberto