Luca Guadagnino: i 3 migliori film del regista

Luca Guadagnino è sicuramente uno dei registi italiani migliori della sua generazione. In questo articolo analizzeremo i suoi tre migliori film.

Di , qui scrivo di cinema e serie tv, mentre nella vita studio recitazione e arti e scienze dello spettacolo all’università!

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Luca Guadagnino è sicuramente uno dei registi italiani migliori della sua generazione. Nato a Palermo nel 1971, prosegue i suoi studi in Sicilia per poi laurearsi presso l'università La Sapienza di Roma. Alla fine degli anni 90 gira i primi documentari e nel 1999 arriva il suo esordio con un lungometraggio presentato al Festival del cinema di Venezia: The protagonists. Da lì in poi la sua carriera prende il volo e inizia ad essere apprezzato dal pubblico e dalla critica in Italia e all'estero.

Ognuno dei film di Luca Guadagnino merita di essere visto. Frutto dell'occhio e della mano di un regista estremamente talentoso e esperto. Io sono l'amore, Call me by your name, Suspiria (remake) e il nuovissimo Challengers, sono solo alcuni dei titoli presenti nella sua filmografia. In questo articolo analizzeremo quelli che per noi sono i suoi tre migliori film.

Bones and All

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luca guadagnino bones and all

Presentato alla 79esima mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, Bones and All è un film imperdibile. Il film di Luca Guadagnino è un adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo scritto da Camille De Angelis. La pellicola racconta la storia di Maren (Taylor Russel) una ragazza alla ricerca di sé stessa. È una cannibale, e quindi sa di essere diversa dagli altri, ed è travolta da un istinto difficile da controllare che la spinge a voler mangiare carne umana. Abbandonata da entrambi i genitori, inizia il suo viaggio, in solitaria fino all'incontro con Lee (Timothée Chalamet), cannibale anche lui, che la accompagna nella ricerca di sua madre e nell'accettazione di se stessa.

Un film coinvolgente quanto volutamente disturbante, diverso da ciò che si trova nel mercato negli ultimi anni.

Challengers: l'ultimo film di Luca Guadagnino

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Challengers avrebbe dovuto aprire l’80º Festival di Venezia, ma lo sciopero degli attori ha rimandato la sua uscita. Questa pellicola di Luca Guadagnino racconta l'intreccio tra le vite dei tre protagonisti: Tashi (Zendaya), Patrick (Josh O’ Connor) e Art (Mike Faist). Patrick e Art tennisti rivali in campo, ma migliori amici, rimangono ammaliati dalla tennista Tashi Duncan, con la quale condivideranno una notte di fuoco. Il loro rapporto cambierà da quel momento e Tashi si troverà a diventare l'allenatrice di Art, che si ritroverà a sfidare per l'ultima volta Patrick. Il film ci fa assistere a questo match decisivo che grazie alla regia, al montaggio e alla colonna sonora risulta estremamente adrenalinico e dal ritmo incalzante.

Un film pop, che riesce ad attirare l'attenzione dello spettatore e mantenerla per tutta la sua durata. Da non perdere e soprattutto da vedere al cinema per apprezzarlo a pieno.

Call me by your name

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Chiamami col tuo nome 2

Chiamami col tuo nome è il film che ha reso Guadagnino uno dei registi più conosciuti dell'ultimo periodo dalle nuove generazioni di tutto il mondo. E soprattutto, è grazie a questo film che la carriera del giovanissimo Timothée Chalamet ha spiccato il volo.

Il film è tratto dal romanzo omonimo scritto da André Aciman nel 2007.

Timothée Chalamet interpreta il protagonista del film: Elio. Un ragazzo ebreo franco-americano che trascorre le vacanze estive in Italia con i genitori. Il padre, professore, è solito ospitare uno studente in casa ogni singolo anno durante le vacanze, e in questo caso il prescelto fu Oliver. Venticinquenne ebreo americano bello e estroverso. I due trascorrono tanto tempo insieme, nonostante il carattere esattamente opposto, e tra una passeggiata e l'altra i due legano tanto.

Una storia dolce che lascia lo spettatore con un po' di amaro in bocca per il finale. Il film riesce ad emozionare, sia grazie alle interpretazioni degli attori, soprattutto del protagonista, ma anche grazie a regia e sceneggiatura. Anche in questo caso si tratta di una pellicola ben realizzata, da recuperare in caso la si fosse persa al cinema.

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