Lucifer 5: recensione della prima parte di stagione (Spoiler)
Lucifer 5 e i suoi primi 8 episodi sono presenti su Netflix dal 21 agosto 2020 e, in attesa dell’uscita del finale di stagione, diamo un’occhiata a cosa ha combinato finora il diavolo gentiluomo. Serie tv creata da Tom Kapinos (Californication), si basa interamente sul fumetto omonimo, spin-off di Sandman di Neil Gaiman, pubblicato dalla […]
Lucifer 5 e i suoi primi 8 episodi sono presenti su Netflix dal 21 agosto 2020 e, in attesa dell'uscita del finale di stagione, diamo un'occhiata a cosa ha combinato finora il diavolo gentiluomo.
Serie tv creata da Tom Kapinos (Californication), si basa interamente sul fumetto omonimo, spin-off di Sandman di Neil Gaiman, pubblicato dalla casa Vertigo e ideato da Mike Carey. Questa trasposizione televisiva, che spazia dalla commedia al dramma all'interno di un contesto poliziesco e fantasy, ha avuto una vita tormentata: cancellata dalla Fox alla fine della terza stagione, Netflix "è stata costretta" ad acquisirne i diritti grazie alla campagna popolare denominata #saveLucifer che ha spopolato sul web, con l'intento di produrre altre 3 stagioni.
La fanbase di questo prodotto seriale è ampia e numerosa tanto che all'uscita della quinta stagione ha dominato al primo posto della top 10 di Netflix per lungo tempo.
La Trama di Lucifer 5 (SPOILER)
Dove eravamo rimasti? Il figlio di Dio più ribelle decide alla fine della quarta stagione di tornare all'Inferno per occuparsi di demoni inferociti intenti a scappare, lasciando dopo un bacio da lacrime la sua detective. Nel frattempo Chloe, per non pensare al suo diabolico partner, inizia collaborare con Maze. Le donne si aiutano a vicenda per superare le rispettive delusioni d'amore, concentrandosi così sul lavoro.
Contemporaneamente a ciò, Amenadiel e Linda si occupano del proprio pargolo Charlie, domandandosi quale sia la sua vera natura: angelo o essere umano?
La coppia principale della serie tv si incontra di nuovo durante una sparatoria, in cui il diavolo salva Chloe con lo stupore della stessa. Dopo un momento toccante di baci e abbracci, sorgono i primi dubbi nel cuore della detective, la quale inizia a dubitare del proprio ex partner. Infatti, il buon Lucifer non utilizza più i suoi poteri contro i criminali e soprattutto racconta frottole a chiunque. Tutti comportamenti lontani dal Lucifero che ricordiamo.
Si scopre dunque che si ha a che fare con Michael, il fratello gemello di Lucifer, giunto sulla Terra per rubare la sua identità e la sua vita. Il villain di stagione svela a Chloe di essere stata creata da Dio solo ed esclusivamente per incontrare Lucifer. Costui dovrà affrontare mari e monti per riconquistare la fiducia persa della sua detective.
Una stagione interamente sorretta da Tom Ellis
Sicuramente uno dei punti di forza dell'intero prodotto è Tom Ellis, ossia il protagonista. In questa stagione lo vediamo nei panni del solito Lucifer Morningstar e in quelli del villain Michael, ossia l'Arcangelo Michele, suo acerrimo nemico. L'attore protagonista è bravissimo nell'inscenare sia due posture sia due mimiche facciali distinte per rappresentare alla perfezione le due psicologie dei personaggi che si scontrano.
Infatti, Tom Ellis riesce a rappresentare due personalità ben distinte: uno, il diavolo, ingenuo e scaltro allo stesso tempo, sincero e burlone, mentre l'altro, l'Arcangelo, manipolatore, bugiardo e spietato, oltre che invidioso della vita del fratello. Inoltre, al di là delle differenza di colore delle piume delle ali dei due, l'attore britannico riesce a esprimersi perfettamente attraverso due accenti completamente differenti: il re dell'inferno è caratterizzato dal solito accento british, mentre Michael utilizza un inglese con una pronuncia nettamente americana.
Ancora una volta, il rapporto e le relazioni fra consanguinei, in questo caso fratelli gemelli figli diretti di Dio, fa da sfondo e da contenitore alle varie vicende che si susseguono. Non dev'essere stato facile, dunque, per Tom Ellis interpretare il cattivo che a sua volta si fingeva di essere Lucifer con tutti i suoi amici. Davvero una prova attoriale coi fiocchi.
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Qualche trovata geniale e taluna pessima
Ci si sta rendendo conto che ormai la storia di Lucifer nel mondo seriale televisivo sia giunta quasi al termine, in quanto idee nuove faticano ad arrivare e il solito schema crime poliziesco alla lunga stufa. Oltre al fatto che si è cercato di andare più a fondo nelle diverse psicologie dei personaggi e non solo del protagonista indiscusso, in questa stagione gli showrunner hanno provato a introdurre qualche aspetto originale, qualcuno riuscito e altri meno.
Per non prendersi troppo sul serio hanno ideato uno degli episodi migliori di questa quinta stagione, ossia "¡Diablo!", il terzo. In questa puntata succede di tutto poiché da un lato Chloe scopre di essere nata per volere diretto di Dio e quindi viene introdotto il concetto del libero arbitrio, facendo domandare anche lo spettatore se si ha o meno facoltà di scelta sulla propria esistenza o meno, dall'altro si introduce il metacinema (o metatelevisione in questo caso) in quanto i due protagonisti, Lucifer e la detective, vengono a conoscenza di altrettanti due protagonisti di una serie tv scadente basata proprio sulla loro storia.
Un altro espediente molto intrigante riguarda l'aspetto più thriller e poliziesco di questa quinta stagione, ossia la storia che ruota attorno al secondo antagonista ossia il Whisper Killer (in italiano il Killer del Sussurro). Questo brutale assassino, che poi si scoprirà essere il nuovo ragazzo di Ella, darà del filo da torcere sia a Lucifer che a Chloe. Da incorniciare la meravigliosa citazione e omaggio a Shining del 1980 di Stanley Kubrick, basato sul romanzo di Stephen King ovviamente.
Le note più dolenti, oltre al fatto che ormai Lucifer ha ben poco da dare di più al mondo seriale televisivo (da notare infatti che è stata già programmata la sesta e ultima stagione), riguardano soprattutto l'episodio musical, ossia il quarto. Nonostante il classico fascino del bianco e nero e delle scenografia da ammirare per tutti i nostalgici degli anni Quaranta, la puntata è di una noia mortale e totalmente slegata dalla trama principale.
Una perdita di tempo secondo chi scrive. Questo succede, solitamente, quando le idee stanno davvero per esaurirsi.
Nonostante questo scivolone, che il sottoscritto avrebbe voluto evitare, la prima parte di Lucifer 5 presente su Netflix rimane intrigante e capace di creare un hype degno di nota, grazie all'ottimo cliffhanger in cui appare proprio Dio a placare la lite tra i fratelli angeli intenti a combattere fino alla fine del mondo.
Un prodotto soap opera in fondo che può essere visto e amato da chiunque, sia dagli amanti del fantasy, del thriller e degli argomenti legati al mondo del fumetto, sia da coloro che prediligono gli intrecci amorosi tra i vari personaggi. Probabilmente la formula del successo di Lucifer sta proprio in questo, ossia legare e attirare spettatori dai gusti cinematografici e televisivi diversi.
Siamo tutti in attesa della seconda parte di stagione che dovrebbe uscire durante questo 2021, sperando di non dover aspettare troppo con questa situazione pandemica opprimente.
Tutte le stagioni di Lucifer sono disponibili sulla piattaforma Netflix.
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7
HyRankLucifer 5
Lucifer arriva all'appuntamento della quinta stagione con molte aspettative dopo l'ottimo esordio sulla piattaforma Netflix con la quarta stagione. L'aumento di budget c'è e si vede con ottimi effetti speciali e visivi che si distinguono nettamente dalle tre prime stagioni. Netflix è furba e porta all'estremo l'animo soap opera di Lucifer facendo confluire però diversi generi, dal dramma alla commedia fino al thriller e al fantasy, convincendo un'ampia fetta di pubblico. Le idee iniziano a scarseggiare purtroppo o per fortuna, ma è normale che ogni prodotto seriale abbia un inizio e una fine.
Aspetti positivi
Tom Ellis sorprendente
Sottotrama del Whisper Killer interessante
Effetti speciali e visivi di gran lunga superiori rispetto alla produzione precedente
Aspetti negativi
Idee che scarseggiano
Puntata musical totalmente inutile