Maestro, Recensione: la maestria di Bradley Cooper
Bradley Cooper ritorna come regista con Maestro, una pellicola delicata e profonda.
Maestro è stato presentato ieri, 2 Settembre, in anteprima al Festival di Venezia. Una delle pellicole più attese della Mostra che ha però dovuto fare i conti con lo sciopero del SAG-AFTRA, tant'è che il protagonista della pellicola, Bradley Cooper, pur essendo anche regista, ha dovuto evitare la promozione al Lido. Bradley voleva "disperatamente che Maestro venisse presentato a Venezia, era il suo sogno". Queste le parole riferite da Barbera, direttore del Festival.
Maestro è la seconda pellicola che Cooper dirige. Dopo il successo di A Star is Born (2018), sempre presentato al Lido, l'attore ritorna dietro la macchina da presa mostrando la sua maturità artistica e l'eleganza che lo contraddistingue. Scritto da Cooper insieme a Josh Singer, il film è prodotto anche da Spielberg e Scorsese e distribuito da Netflix.
Vediamo insieme perché questa elegante pellicola ha smosso i nostri cuori.
Maestro: la vita di Leonard Bernstein
Maestro racconta la vita del musicista Leonard Bernstein, compositore, tra tanti titoli, di West Side Story. Pur essendo un biopic, Cooper -che interpreta il protagonista- trae liberamente ispirazione dalla vita dell'autore per realizzare una pellicola che lascia spazio anche ad altri aspetti al di fuori della musica.
Al centro la relazione tra Leonard e l'attrice Felicia Montealegre (Carey Mulligan- Una donna promettente, Drive). All'inizio della storia, attraverso una patinata pellicola 35 mm (4:3) in bianco e nero, assistiamo all'incontro tra i due e al loro sodalizio creativo. Ci viene poi mostrata poi l'ascesa lavorativa e famigliare della coppia. Gli anni che passano si susseguono in una serie di sequenze che scorrono sullo schermo alternate da musica e sigarette.
Poi arriva una gamma di colori cangianti che riempie visivamente lo schermo. Questo porta anche ad un passaggio di testimone: man mano che la storia prende forma, ci accorgiamo che la protagonista del racconto è in realtà Felicia. Cooper sembra gradualmente fare dei passi indietro per lasciare spazio alla grandezza attoriale di Carey Mulligan.
Una delicata carezza
Maestro è una delicata poesia scritta per elogiare l'unione, la musica e la creatività. Bradley Cooper mette in scena un profondo atto d'amore che riesce ad emozionare. Questa pellicola non pretende di essere un biopic fedele, nè il suo obiettivo è quello di concentrarsi solo ed esclusivamente sulla musica, sul lavoro, sui dettagli amorosi; è più che altro una rappresentazione dei concetti di talento e creatività.
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In questo film c'è tutto. Tanta empatia per i protagonisti, gli attimi di gioia che si alternano al dolore e soprattutto tante sfumature di amore. Naturalmente la colonna sonora riprende i maggiori successi del compositore e coinvolge profondamente lo spettatore.
La bellezza di Maestro
Gli aspetti tecnici raggiungono vertici altissimi che mostrano la bravura di un Bradley Cooper che, come mai in questa pellicola, dimostra la sua poliedricità. Esteticamente esalta la bellezza a 360°, con una fotografia che sa spaziare dal bianco nero al colore.
Impossibile non far riferimento alla sintonia e alla sinergia che si instaura tra i due protagonisti che ci regalano interpretazioni da Oscar. Leonard e Felicia sono due artisti gravidi di talento ma profondamente umani che fanno i conti anche con le loro debolezze.
Maestro è un'esperienza immersiva ed emotivamente totalizzante che ci regala una serie di delicate suggestioni. La patina di perfezione viene rotta dai fantasmi e dalle ombre della vita che incombono improvvisamente. Una pellicola che risente un po' della lentezza, data anche dalla durata (qualche taglio avrebbe reso più lineare la visione). Nonostante ciò Maestro sa emozionare e mentre l'orchestra suona i nostri battiti aumentano.
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HyRankMaestro
Maestro è un atto d'amore che elogia l'unione, il talento e la creatività. Bradley Cooper ci mostra, mai come in questo film, di essere poliedrico. Sperimenta vari formati dalla pellicola 35 mm in bianco e nero ai colori cangianti. Non si tratta di un biopic freddo e noioso, anzi il livello di empatia per i personaggi è altissimo. Una storia di gioia e dolore filtrata da una patina delicata e messa in scena da due artisti, Bradley Cooper e Carey Mulligan, che sanno far emozionare lo spettatore a suon di musica.