Mare fuori 3 (parte 1), Recensione – L’amore che salva o distrugge

Tra amore e desiderio di vendetta le vite nel carcere minorile proseguono piene di colpi di scena nella prima parte di Mare fuori 3.

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Mare fuori 3 è la terza stagione di una serie televisiva targata Rai che, grazie alla successiva distribuzione su Netflix, ha avuto una seconda vita ed è entrata nelle case e nel cuore di moltissimi telespettatori.

A partire dal 1 febbraio sono finalmente disponibili in anteprima su RaiPlay i primi sei episodi della nuova, attesissima, terza stagione.

La serie young adult Mare fuori 3 è ambientata all’interno di un carcere minorile a Napoli e attraverso gli occhi e le storie dei ragazzi che lo abitano ci fa immergere in un mondo fatto di incoscienza, illegalità e ferocia ma nel quale comunque non sembra mai mancare infondo la speranza e il desiderio di rivalsa.

I nostri protagonisti sono giovanissimi ragazzi che hanno alle spalle le più disparate storie di violenza e abusi, alcuni di loro credono di aver scelto la strada giusta, cioè quella della criminalità e perseverano nel proseguirla, altri da quella strada vogliono fuggire il più lontano possibile e la vita nell’IPM rappresenta una possibilità concreta di cambiamento.

Se Mare fuori è diventato il fenomeno seriale italiano degli ultimi anni è dovuto anche alla bravura dei giovani attori coinvolti nel progetto, a partire dai protagonisti principali interpretati da Massimiliano Caiazzo (Carmine) e Nicolas Maupas (Filippo) che ormai sono diventati veri e propri idoli social.

Nel resto del cast di Mare fuori 3 troviamo anche: Matteo Paolillo (Edoardo Conte); Carolina Crescentini (Paola Vinci) ; Antonio D'Aquino (Milos) ; Agostino Chiummariello (Gennaro) ; Vincenzo Ferrara (Beppe); Carmine Recano (Massimo Esposito); Valentina Romani (Zaditza); Serena De Ferrari (Viola); Ar Tem (Pino) e le new entry: Francesco Panarella (Luigi Di Meo); Giuseppe Pirozzi (Raffaele Di Meo) e Clara Soccini che interpreta Giulia.

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Mare fuori 3: una partenza esplosiva

Questa terza stagione parte esattamente riprendendo le dinamiche che si stavano svolgendo al termine della seconda, ci mette un po’ per ingranare e mostrarci la direzione in cui vuole proseguire, ma quando lo fa è come treno in corsa e ti travolge completamente.

I primi sei episodi sono ricchissimi, a tratti quasi sconvolgenti e lasciano ben sperare per i successivi che ad oggi ancora non si sa ufficialmente quando saranno resi disponibili.

Intanto sappiamo che la nuova stagione andrà in onda su Rai Due dal 15 febbraio, ogni mercoledì  con due episodi e quelli che sono già disponibili hanno fatto guadagnare a RaiPlay il record di 8 milioni di visualizzazioni ottenute in una sola giornata, insomma, si tratta di un vero e proprio successo.

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Filippo e Naditza: La ricerca ostinata e ostacolata della libertà

Se tutti gli altri protagonisti si trovano in stato di detenzione, Filippo (Nicolas Maupas) e Naditza (Valentina Romani) sono fuori dall’istituto, liberi di poter vivere il loro amore ma costretti ad una perenne fuga in cui l’arte di arrangiarsi fa da padrona. Hanno scelto di scappare, di vivere d’amore anche se in modo precario.

Filippo e Naditza posseggono la libertà e poco altro ma pare che basti così, per alcuni personaggi la strada più giusta sia quella di inseguire il desidero di libertà e d’amore a prescindere da quanto duro e doloroso possa essere.

Alla fine, si ritorna sempre all’amore, dato o negato l’amore è il motore di tutto anche in questa serie dove un po’ come i bimbi sperduti di Peter Pan questi ragazzi interrotti cercano di ritrovare o costruire la loro felicità a due passi dal mare, non sempre riuscendoci.

La vita criminale e violenta anche solo passata difficilmente perdona e l’amore verso chi non ha commesso sbagli e quindi è da tutelare, anche a costo di pagare un prezzo altissimo.

Rosa e Viola: desiderio di vendetta e l’infanzia negata

Ognuno dei personaggi di Mare fuori ha un aspetto caratteriale rilevante che vale la pena di analizzare, ma per quanto riguarda questa prima parte bisogna dar spazio ai due personaggi femminili che l’hanno dominata: Rosa Ricci (Maria Esposito) e Viola (Serena de Ferrari).

Da una parte c’è una sorella in lutto in cerca di vendetta nel solo modo che è abituata a conoscere ma che si ferma sempre davanti alle crudeltà più macabre, dell’altra  invece abbiamo il personaggio femminile più enigmatico.  

Se di Rosa abbiamo conosciuto in poche puntate diverse sfaccettature di Viola abbiamo sempre visto la sua spietatezza immotivata e il piacere che prova nel creare caos, ma c’era mai stato svelato il movente.

Nella puntata 3x06 “L’età dell’innocenza” si apre un piccolo varco che ci permette di comprendere Viola, una parentesi che porta tra l’altro a riflettere molto su quanto sia essenziale per il futuro agire preventivamente e con amore su certi problemi durante l’infanzia.

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Recensione senza voto

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