MaXXXine: 5 film per prepararsi all’ultimo capitolo della saga di Ti West

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L'ultimo attesissimo capitolo della X trilogy firmata dal regista statunitense Ti West, MaXXXine, sta finalmente per arrivare nelle sale italiane!

A partire da mercoledì 28 agosto con l'uscita di MaXXXine, avremo la possibilità di scoprire com'è proseguita la vita dell'iconica protagonista interpretata da Mia Goth dopo i tragici avvenimenti accaduti in X: A Sexy Horror Story (2022). Il primo capitolo della saga è stato un vero successo di critica e pubblico, successivamente riconfermato, anzi rafforzato, dal secondo film uscito a settembre del 2023, Pearl, un prequel ambientato sempre in Texas, ma nel 1918 (61 anni prima dei fatti di X: A Sexy Horror Story).

MaXXXine e la X Trilogy: l'omaggio al genere firmato Ti West

Uno dei fattori che ha contribuito al successo di questa saga è il modo in cui Ti West sa attingere sapientemente dal il panorama cinematografico di genere mondiale e rielaborare molti elementi che hanno fatto la differenza nelle grandi opere del passato, inserendoli poi nelle sue opere con nostalgica originalità, omaggiandole.

Mentre il citazionismo spesso si limita a riproporre elementi già visti, l'omaggio implica una rielaborazione creativa, un atto di amore verso il cinema che si trasforma in qualcosa di nuovo.

In questa trilogia, Ti West attinge a piene mani da vari generi e sottogeneri, ma lo fa con una libertà e un'originalità che vanno oltre la semplice citazione. Ogni film, da X: A Sexy Horror Story a Pearl fino a MaXXXine, presenta un tono e un tema distinti, invitando lo spettatore a un'esperienza cinematografica sempre diversa.

La trilogia X è un omaggio al cinema, ma è anche un'opera a sé stante, capace di sorprendere e coinvolgere. Non a caso, Ti West ha scelto di presentare l'ultimo capitolo, MaXXXine, con una maratona che include tutti i film della trilogia.

Scopriamo insieme quali sono i film che hanno ispirato il regista che andrebbero recuperati o rivisti per prepararsi al meglio all'uscita di Maxxxine.

Psycho (1960) - Alfred Hitchcock

Alfred Hitchcock, il maestro del brivido, ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema grazie alle sue innovazioni narrative. L'uso sapiente della suspense e la creazione di atmosfere cariche di tensione che hanno influenzato e continuano ad influenzare intere generazioni di registi.

Un esempio lampante, fortemente citato e ripreso è la celebre scena della doccia in Psycho, scena che ha rivoluzionato il modo di rappresentare la violenza cinematografica.

Psycho, dunque, è divenuto un vero e proprio punto di riferimento per tutto il cinema thriller e horror. Oltre alla celebre scena della doccia anche l’immagine della lugubre casa sulla collina, che domina un motel fatiscente, è diventata un'icona del genere, riproposta innumerevoli volte in molte forme diverse.

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Ti West, con la sua Trilogia X, rende omaggio a Hitchcock e, in particolare, a Psycho. Non solo riprendendo alcuni elementi iconici del film, come l'auto che affonda nello stagno, ma creando anche un vero e proprio set ispirato al film originale, come si può vedere in MaXXXine. Inoltre, il rapporto morboso tra Norman Bates e sua madre anticipa un sottogenere horror che esplora i temi della vecchiaia, della giovinezza e della follia, elementi che ritroviamo anche nella trilogia di West.

Carrie – Lo sguardo di satana (1976) - Brian De Palma

Nel panorama horror contemporaneo, la figura materna è a volte ritratta sotto forma di nemico, quasi come un incubo o un invadente fantasma nascosto nella casa, nella vita del protagonista. Questo archetipo, consolidato da classici come Carrie – Lo sguardo di Satana, trova una nuova e inquietante incarnazione in Pearl, il secondo capitolo della Trilogia X di Ti West.

In Carrie, Margaret White (Piper Laurie) è una madre fanatica religiosa che esercita un controllo oppressivo sulla figlia. Il suo concetto d'amore è distorto, possessivo, e si manifesta attraverso punizioni crudeli e un'educazione basata sulla paura. La figura di Margaret White è diventata un'icona del cinema horror, rappresentando l'incarnazione del male assoluto.

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In Pearl, ritroviamo dinamiche simili. Ruth (Tandi Wright), la madre di Pearl, è un'altra figura materna tossica, che manipola e controlla la figlia con un'intensità quasi paranoica. La relazione tra le due donne è caratterizzata da una disturbante ambivalenza: da un lato, l'amore distorto e possessivo di una madre; dall'altro, la paura e la rabbia di una figlia che anela alla libertà.

Sia Margaret White che Ruth sono personaggi complessi e sfumati, che suscitano più emozioni: da un lato, proviamo orrore e repulsione per le loro azioni; dall'altro, comprendiamo le ragioni profonde che le hanno portate a comportarsi in quel modo.

Shining (1980) - Stanley Kubrick

Chiunque si sia mai avvicino al genere, si sarà inevitabilmente imbattuto in Shining! Il capolavoro di Kubrick è un altro punto di riferimento imprescindibile: l'immagine di Jack Nicholson che sfonda la porta con l'ascia è diventata un'icona, un monumento alla follia che potrebbe celarsi in ognuno di noi. Non a caso, quando vediamo Jenna Ortega compiere un gesto simile in X: A Sexy Horror Story, non possiamo fare a meno di pensare a Kubrick, è certamente un omaggio ma è anche una testimonianza del fatto che l'opera del regista continua a vivere e a ispirare nuove generazioni.

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Shining e X: A Sexy Horror Story sono due film molto differenti ma accomunati da un filo rosso: l'esplorazione della follia e della violenza. Entrambe le pellicole ci conducono in luoghi isolati, dove i protagonisti si confrontano con le loro paure più profonde. E in entrambi i casi, l'ascia diventa lo strumento di una liberazione violenta. Certo, il contesto è diverso, i personaggi sono diversi, ma il nucleo tematico è lo stesso. Questo dimostra come il cinema horror, pur evolvendosi nel tempo, continui a tornare alle sue radici, a rivisitare i grandi classici.

Il mago di Oz (1939) - Victor Fleming

Chi avrebbe mai pensato di trovare un legame tra il coloratissimo mondo di Oz e la Trilogia X? Eppure, c'è un filo sottile che unisce la fiaba di Dorothy Gale alla storia di Maxine, la protagonista della saga horror di Ti West.

Entrambe le storie, infatti, di base raccontano il viaggio di una giovane donna alla ricerca di qualcosa. Dorothy, sfuggendo a un tornado, si ritrova in un mondo fantastico e pericoloso. Maxine, invece, intraprende un percorso di emancipazione che la porterà ad affrontare orrori inimmaginabili.

Nonostante siano inserite in contesti di generi e atmosfere diametralmente opposti, entrambe le protagoniste condividono un desiderio profondo: sfuggire alla propria realtà per costruirsi un futuro migliore.

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In entrambi i casi, il viaggio delle protagoniste è un percorso di crescita e di auto-scoperta. Dorothy, tornata a casa, si rende conto che la felicità non si trova in un luogo lontano, ma dentro di sé, Maxine, invece, dovrà affrontare le proprie paure e i propri demoni per sopravvivere.

Il mondo di Oz, così come sembra innocuo e incantato, nasconde una complessità e un'oscurità inaspettata. Allo stesso modo, la X Trilogy si sta rivelando un'opera ricca di sfumature, che va oltre l'horror ed oltre un film di paura fine a se stesso.

The Texas Chain Saw Massacre (1974) - Tobe Hooper

Non potevamo non inserire in questa lista: The Texas Chain Saw Massacre (1974) di Tobe Hooper (conosciuto in Italia con il titolo Non aprite quella porta), un pilastro del cinema horror che Ti West ha citato, anzi omaggiato, di più. In moltissimi modi nel primo capitolo della X Trilogy, e anche quando vedrete MaXXXine, riconoscerete un riferimento esplicito a questo classico che fa anche da "collante" tra il terzo ed il primo capitolo.

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Il genere slasher ha le sue radici in The Texas Chain Saw Massacred di Tobe Hooper che con la sua opera rivoluzionaria, ha gettato le basi per quel filone che ha segnato il cinema horror per decenni. Il concetto di "final girl" la casa isolata, il killer mascherato: sono tutti elementi che sono diventati dei cliché, ma che in origine erano innovativi e disturbanti.

La trilogia di Ti West si inserisce in questa tradizione usando tutti questi elementi, ma al tempo stesso, come abbiamo già detto in precedenza, a suo modo reinventandoli. MaXXXine vi aspetta nelle sale italiane a partire dal 28 agosto.

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