Megalopolis, Recensione: un ambizioso disastro?

Megalopolis era già un disastro annunciato, una megalomane follia cinematografica. Ma merita almeno una chance?

Due persone in piedi su un gigantesco orologio che domina una città futuristica al tramonto.

Megalopolis ci è stato presentato come il film della vita di Francis Ford Coppola. Il regista non ha certo bisogno di presentazioni, avendo partorito capolavori indiscussi nonché capisaldi della storia del cinema, pellicole come Il Padrino, La conversazione o Apocalypse Now. Considerato uno dei padri fondatori della New Hollywood, aveva dovuto anche fare i conti con un nuovo sistema produttivo ingombrante ma al tempo stesso non voleva piegare le sue ambizioni cinematografiche a ragioni commerciali.

Apocalypse Now ( le cui riprese durarono tre anni e il cui budget iniziale lievitò in maniera spropositata) rischiò di far andare in rovina non solo Coppola ma anche la sua società indipendente, l'American Zoetrope. Da quel momento, il cineasta è stato più volte tacciato di inaffidabilità. E dopo queste premesse, non è difficile immaginare che, dopo quarant'anni, all'età di 85 anni, finalmente il suo sogno ha debuttato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.

Adam Driver in una scena dal film, Megalopolis. 10087131
Adam Driver in una scena dal film, Megalopolis.

Megalopolis è un sogno, o meglio il sogno di Coppola che prende vita dopo svariati decenni. Da più di quarant'anni Francis Ford Coppola voleva realizzare questa pellicola: avendo abbozzato il soggetto sul set di Apocalypse Now, per tutto questo tempo aveva raccolto appunti, bozzetti, vignette per dar vita al suo megalomane progetto. Soltanto qualche anno fa, il cineasta si era però deciso a realizzare quest'epopea futurista e aveva raccolto di tasca propria un budget di 120 milioni di dollari, ricavato dalla vendita della sua azienda vinicola in California. La maledizione sembrava continuare quando, una volta prodotto il film, è iniziata una terribile caccia al distributore.

E così il sogno -lungo non una notte ma quattro decenni- di Coppola è diventato reale. Ora è nostro, ma noi non l'abbiamo accolto proprio a braccia aperte. Troppo ambizioso? Troppo megalomane?

Megalopolis: New Rome e l'impero di Coppola

La trama di Megalopolis è fondamentalmente semplice. Il problema è poi la messa in scena di un universo visionario stantio ma futurista. Il protagonista è Ceasar Catilina (Adam Driver), che vive a New Rome, una sorta di New York ma con le sembianze dell'Antica Roma. Ceasar è un architetto che vorrebbe creare la città del futuro sfruttando un materiale da lui inventato e chiamato megalon. Ceasar e i suoi ideali futuristi devono però fare i conti con Franklyn Cicero (Giancarlo Esposito), sindaco di New Rome, dalle idee conservatrici e padre di Julia (Nathalie Emmanuel), che si innamorerà proprio dell'architetto.

Questo triangolo relazionale si complica poi con l'arrivo di altri personaggi, come la giornalista Wow Platinum (Aubrey Plaza), innamorata di Ceasar e il cugino di quest'ultimo, Clodio Pulcher (Shia LaBeaouf) che vorrebbe prendere le redini politiche della città.

Adam Driver in una scena dal film, Megalopolis. 10087133
Adam Driver in una scena dal film, Megalopolis.

La megalomania di Francis Ford Coppola

Megalopolis è una storia che Coppola ha molto a cuore anche perchè Ceasar Catilina non è altro che un alter-ego del cineasta. Il protagonista, infatti, può fermare e controllare il tempo e quest'ossessione per il dominio temporale è un pò il desiderio dello stesso regista. La città che Coppola ci presenta è un vortice di decadenza e avidità che drammaticamente ricalca lo scenaro statunitense (e non solo) passato e presente, con riferimenti anche alla politica odierna (Trump). Un panorama attuale ma presentato in maniera confusa.

È complicato entrare nell'universo visionario di Coppola e lui stesso all'inizio ci avvisa che ciò che stiamo vedendo è una favola, quasi a volerci avvisare di quel confine che ci separa dalla narrazione. Megalopis è un'epopea delirante, è un viaggio onirico e confuso senza una meta precisa, è un sogno inafferrabile, una tragicommedia visivamente d'impatto. Anche se il disastro era già annunciato, Megalopolis è un film che forse merita una chance. Magari non tutti sono riusciti a capire le intenzioni di Coppola, ma sicuramente è un puro delirio cinematografico di cui ci ricorderemo a lungo.

Due persone in piedi su un gigantesco orologio che domina una città futuristica al tramonto.

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Megalopolis

Megalopolis è un progetto ambizioso, un film delirante che non arriva dove vorrebbe e che di sicuro non verrà compreso pienamente. Il sogno di Coppola è follia pura che rappresenta, tra passato e futuro, un'America attuale, tra declino e decadenza. Megalopolis è lo sfoggio di una megalomania che ha sempre contraddistinto uno dei cineasti più importanti della storia del cinema.

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