Modì al cinema: chi era davvero Modigliani e cosa aspettarsi dal nuovo film di Johnny Depp
Esploriamo la vita di Modigliani e in particolare le tematiche che affronta Johnny Depp in Modì.
Il film Modì di Johnny Depp è uscito pochi giorni fa nelle sale italiane e si è classificato decimo per incassi nelle classifiche del box office. Una posizione niente male, visti i titoli in sala lo scorso weekend. Partendo da Il Gladiatore II per passare a Wicked, e nello scenario italiano Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa e Napoli-New York. Ma soprattutto sono ancora presenti in sala titoli come Parthenope e Berlinguer-La Grande Ambizione, che hanno convinto a pieno il pubblico. Insomma un decimo posto di valore nonostante tutto.
Il film in ogni caso merita sicuramente di arrivare a una fetta di pubblico ancora più vasta: in primis perché racchiude un bel messaggio, ossia quello di non arrendersi quando si parla dei propri sogni, in quanto il successo può arrivare in modo inaspettato da un momento all'altro, ma soprattutto perché si parla di uno dei migliori artisti italiani di sempre: Amedeo Modigliani.
Chi era davvero Modigliani
Modigliani nasce a Livorno nel 1884. Fin dall'adolescenza riscontra diversi problemi di salute, così come mostra una forte passione e predisposizione artistica, soprattutto per quanto riguarda il disegno. Riesce con il tempo a mettere in pratica questa passione, lavorando con il pittore Guglielmo Micheli, per poi iscriversi alla Scuola di Nudo, prima a Firenze, poi a Venezia.
Nel 1906 si sposta a Parigi. La capitale francese era infatti un centro artistico per le avanguardie in questo periodo, e perciò il miglior posto per riuscire ad avviare una carriera artistica di successo. Nella sua produzione artistica sono state e sono ancora fondamentali le sculture, che però con il tempo Modigliani abbandona a causa dei problemi di tubercolosi, che peggioravano inalando le polveri che andavano a crearsi mentre scolpiva. Proprio una meningite tubercolare lo porterà alla morte nel 1920. La sua fortuna arriverà solo dopo la sua morte.
Di cosa parla Modì, il film di Johnny Depp
In questo film seguiamo in modo attento le 72 ore che hanno cambiato completamente la sorte di Amedeo Modigliani (Qui interpretato dall'attore italiano Riccardo Scamarcio). Ci troviamo già nell'epoca parigina dell'artista, dove tutte le sue aspirazioni di riuscire ad essere apprezzato da popolo e collezionisti sembrano essere ufficialmente fallite. Complici anche i problemi con la polizia, Modigliani vuole lasciare Parigi e con essa il suo sogno, per tornare alla sua città natale.
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Proprio quando Modì smette di crederci però il mercante d'arte Zbo (Leopold Zborowski) si lascia scappare un'informazione che riaccende la speranza dell'artista: il grande collezionista Maurice Gangnat ha visto dei bozzetti di Modigliani e li ha reputati "interessanti". Venire notati e acquistati da una personalità importante come Maurice Gangnat potrebbe cambiare completamente le sorti di Modigliani, e per questo Zbo lo convince a resistere altri tre giorni a Parigi e attendere fino al suo incontro con Gangnat (Qui interpretato da un grande Al Pacino).
Il film mostra proprio queste 72 ore all'insegna della fuga, dell'amore, l'amicizia, l'arte, ma anche della follia e delle allucinazioni.