Monster Movie: i leggendari mostri del cinema (Parte 1)
Ripercorriamo la storia di tre grandi creature che hanno fatto la storie del Monster Movie.
Di mostri nel cinema ce ne sono a bizzeffe, talmente tanti che queste creature sono riuscite ad accaparrarsi un genere tutto loro, ovvero quello del Monster Movie. Vediamo alcuni esempi che hanno fatto scuola e che sicuramente non potete perdere.
King Kong
Chi non conosce King Kong? Il famoso e gigantesco gorilla proveniente dall'Isola del Teschio (Skull Island), che si innamora di una attrice e poi scala l'Empire State Building. La creatura fa parte oramai dell'immaginario collettivo e non esiste persona che non sappia chi sia. Ma come è nato?
La prima apparizione del gorilla avviene nella pellicola del 1933, ma l'idea del gorilla gigante nacque da Merian C. Cooper, un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico americano. L'idea gli venne parlando insieme all'esploratore scientifico del museo americano di Storia Naturakle di New York, W. Douglas Burden.
L'esploratore, infatti, era tornato da una spedizione scientifica riportando il più grande rettile mai trovato, il drago di Komodo. Cooper adattò l'idea della spedizione rimpiazzando il rettile con un gorilla. Dopo molti tentativi, Cooper riusci a far realizzare il primo Monster Movie su Kong (l'appellativo di King gli verrà dato in seguito), lo vede come un gorilla bipede dalle dimensioni tra 5,48 e 18 m, a seconda delle scene.
Nelle pellicole successive il bestione continua a crescere in maniera esponenziale, ma anche a sembrare un vero gorilla: nei film della Paramount del 1976 e del 1986, King Kong raggiunge la bellezza di 16 metri mentre nella pellicola del 2005 di Peter Jackson, ha una altezza di soli 10 metri e presenta la camminata sulle nocche in posizione clinograda e sporadica postura eretta. Infine in Kong: Skull Island del 2017 raggiunge 31 m di altezza.
Godzilla
Di origine Nipponica, Godzilla nasce dal produttore Tomoyuki Tanaka che, nella primavera del 1954, stava cercando il rimpiazzo ad un progetto cinematografico fallito. Durante la tratta di volo tra Tokyo e Giacarta, dove doveva recarsi per realizzare il film, passando sopra l'Atollo di Bikini, luogo in cui avvenne il test nucleare statunitense Castle Bravo. Dal pensiero della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, Tanaka pensò alla vendetta della natura sul genere umano e da qui nacque Godzilla.
Godzilla è, infatti, un enorme mostro marino preistorico, risvegliato e potenziato dalle radiazioni nucleari ed è, originariamente, una metafora di queste ultime. Con il progredire dei diversi film giapponesi, Godzilla, con la fine della guerra fredda, vide il suo significato cambiare: da uno rappresentante delle armi nucleari a uno che rappresenta la dimenticanza del Giappone verso il suo passato imperialista e i disastri naturali. Godzilla con il passare del tempo ha acquisito il ruolo dell'anti eroe in quanto spesso, salva l'umanità da altri terribili mostri come King Ghidorah.
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Nel cinema Americano, il mostro ancora rappresenta i disastri nucleari, considerando i poteri che possiede a causa delle radiazioni, come sparare un raggio atomico dalla bocca e, come in ogni film americano, il mostro continua ad aumentare la sua stazza ad ogni nuova pellicola: nel film Godzilla King of Monsters, il lucertolone raggiunge addirittura 300 metri di altezza.
Il mostro della Laguna nera
Il mostro della laguna nera non conta tanti film quanto i suoi sopra menzionati colleghi, ma fa parte della cultura generale per l'impatto che la creatura ha avuto sul mondo del cinema e sul genere del Monster Movie. Infatti, Il mostro della laguna nera è ricordato come uno dei principali film fanta-orrorifici ed è stato citato in innumerevoli opere successive sia cinematografiche che di altro genere. Per esempio viene citato in un capitolo di IT, di Stephen King, dove il pagliaccio Pennywise uccide un bambino assumendo le sembianze della Creatura.
La sinossi del film del 1954:
Durante una spedizione di paleontologia lungo il Rio delle Amazzoni, un gruppo di scienziati si imbatte in una laguna rimasta immutata sin dalla preistoria. In questa laguna si nasconde una minaccia, Gill-Man, un ibrido metà pesce e metà uomo. Gli scienziati riescono a prendere il mostro solamente dopo che egli ha ucciso alcuni membri dell'equipaggio, ma la misteriosa creatura riesce comunque a scappare.
Nonostante l'opposizione del finanziatore della spedizione che vede nella sua cattura una possibilità di arricchimento, i componenti della spedizione decidono che la soluzione migliore è quella di fuggire.
La creatura appare come un umanoide-pesce-rettile dal colore verdastro, visibile dal costume, in quanto il film è in bianco e nero.
Il film ha avuto un tale impatto culturale che è stato oggetto di varie trasposizioni letterarie: una scritta nel 1954 dallo scrittore John Russell Fearn (sotto lo pseudonimo di Vargo Statten), una nel 1977, dallo scrittore Walter Harris, qui apparso sotto lo pseudonimo di Carl Dreadstone e infine al celebre Ramsey Campbell che rispetto al romanzo di Fearn, presenta molte più libertà nei confronti del film.