Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez, Recensione: un Nuovo Scioccante Capitolo dopo Dahmer
Monsters, la serie ideata da Ryan Murphy, torna su Netflix per raccontarci la realtà che si cela dietro una famiglia apparentemente perfetta.
Il caso di true crime che durante i primi anni Novanta sconvolse e divise in due gli Stati Uniti è di nuovo sotto al centro del dibattito pubblico!
Monsters, la serie tv antologica targata Netflix ideata da Ryan Murphy e Ian Brennan, dopo il successo riscosso con la prima stagione: Dahmer (2022) torna a raccontarci un altro scioccante caso di cronaca nera: La storia dei fratelli Menedez.
Nel cast di Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez, troviamo Nicholas Chavez e Cooper Koch nelle difficili vesti dei due protagonisti, Chloë Sevigny nei panni di Kitty Menendez, Javier Bardem in quelli di Josè Menendez, Nathan Lane e Ari Graynor.
Il caso Menendez: non tutto quello che luccica è oro
La serie Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez ci riporta al cuore di questa vicenda, nell'America degli anni '90.
Due fratelli, apparentemente perfetti e provenienti da una famiglia benestante, si scoprono dopo un anno dai fatti responsabili dell'omicidio dei loro genitori: Kitty e Josè Menendez trovati morti ( proprio dai due fratelli) nella loro abitazione la sera del 20 agosto del 1989. Immediatamente e comprensibilmente vengono considerati dall'intero Paese dei mostri, ragazzi spietati capaci di uccidere i propri genitori in modo così efferato per prendere possesso dell'eredità.
Ma c'è solo questo dietro questo spietato omicidio?
Con il proseguire delle indagini e del processo verranno fuori dalla voce dei due fratelli, delle oscure verità sulla loro famiglia, che potrebbero far cambiare giudizio all'opinione pubblica. Si tratta di una ricostruzione molto più complessa e oscura; un passato di abusi, segreti inconfessabili e un'infanzia segnata dal dolore.
La nuova stagione della serie Netflix con protagonisti Nicholas Chavez e Cooper Koch va a indagare sulla vicenda attraverso flashback e verità svelate poco a poco, mostrandoci come i due sono arrivati a compiere un crimine tanto efferato e come questo caso è stato trattato dal punto di vista mediatico.
Attraverso le testimonianze, i documenti e le ricostruzioni degli eventi, Monsters ci offre un ritratto intimo e inquietante dei fratelli Menendez, svelando le motivazioni che li hanno portati a compiere un atto così atroce.
Inoltre, con a sua struttura narrativa coinvolgente, i suoi colpi di scena, e i lunghi dialoghi usati per ricostruire gli venti ci invita a riflettere su un tema eterno: fino a che punto un'educazione sbagliata e un ambiente familiare tossico possono influenzare la mente di un individuo e spingerlo a compiere gesti estremi?
Va detto però che non tutto ciò che è riportato nella serie rispecchia la realtà dei fatti al cento per cento, (realtà che tutt'ora non siamo in grado di definire quale sia davvero) seppur molto accurato si tratta comunque di un adattamento televisivo e in alcuni momenti esce fuori dalle righe esasperando il racconto, specialmente nella dimensione del lusso e della sregolatezza ma non lo fa mai nei momenti più delicati e non sostiene in definitiva nessuna tesi in assoluto.
La domanda principale che la serie pone allo spettatore è: i fratelli Menendez sono diventati dei mostri per sopravvivere ad una vita terribile o lo hanno ucciso solo per soldi e chi sono davvero i mostri?
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Monsters: una seconda stagione diversa, ma che rispetta le aspettative
Monsters dimostra, con la sua seconda stagione, una notevole capacità di adattarsi a storie diverse, pur mantenendo una coerenza stilistica complessiva.
Dahmer si caratterizzava per un approccio più horror a tratti grottesco, incentrato sulla rappresentazione della mostruosità del protagonista, mentre per La storia di Lyle ed Erik Menendez è stato adottato un registro più introspettivo e psicologico, privilegiando l'analisi delle dinamiche familiari e motivazionali dei personaggi.
Questa scelta narrativa, apparentemente meno incisiva nell'immediato rispetto a quella del precedente capitolo crea però un'atmosfera di crescente tensione che coinvolgere lo spettatore in un percorso di riflessione sulla complessità della natura umana.
Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez si conferma un prodotto tipico di Ryan Murphy, oscillando tra passato e presente, tra ricordi e realtà. Il richiamo ad American Crime Story: The People v. O. J. Simpson è evidente, soprattutto nella seconda parte, dove il processo diventa il fulcro narrativo.
La struttura narrativa, che alterna flashback e presente, permette allo spettatore di avere a disposizione un quadro (per quanto possibile) completo della vicenda, evidenziando il ruolo fondamentale degli abusi subiti nell'infanzia nello scatenare eventi tragici.
La regia a più mani, come siamo abituati nelle opere ideate da Murphy, esplora le zone d'ombra della psiche umana attraverso la scelta stilistiche, ed è capace di porre anche tramite immagini interrogativi sulla natura del male e sulla responsabilità individuale.
Le interpretazioni degli attori sono ottime, anche i momenti più esasperanti sono resi sullo schermo in modo credibile, ben ponderato, capace però di suscitare della macabra ironia.
Cloë Sevigny e Javier Bardem sono impeccabili nei loro ruoli quanto Nicholas Chavez e Cooper Koch che portano a termine in modo ottimale le loro performance in ruoli sicuramente difficili e dal forte carico emotivo.
Monsters :La storia di Lyle ed Erik Menendez non si limita a raccontare una storia all'apparenza chiarissima ma in realtà intricata e piena di contraddizioni, che è stata al centro della cronaca per anni.
Anche se non mancano dei momenti puramente cinematografici, esasperati solleva importanti interrogativi sulla natura del male, sulla responsabilità individuale e sul ruolo dei media nella costruzione della realtà.
La serie è stata capace di riaccendere il dibattito su questo caso, spingendo il pubblico a riflettere su quanto sia difficile giudicare le persone e le loro azioni.
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HyRankMonsters: la storia di Lyle ed Erik Menendez
Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez si conferma un degno successore di Dahmer! Monsters: l'antologia ideata da Ryan Murphy e Ian Brennan torna a indagare un caso di cronaca nera che ha scosso gli Stati Uniti, stavolta focalizzandosi sul complesso e controverso omicidio dei coniugi Menendez ad opera dei loro figli, mettendo così a nudo le fragilità e le ossessioni di una famiglia apparentemente perfetta. Attraverso un'analisi introspettiva, delle ottime scelte stilistiche e delle interpretazioni quasi memorabili la serie ci invita a riflettere sulla complessità della natura umana, sulle conseguenze degli abusi e sul ruolo che hanno i media nei casi di cronaca.