Nanni Moretti: i 3 migliori film del regista

In occasione dell’uscita de Il sol dell’avvenire, ripercorriamo insieme i successi di Nanni Moretti.

Di , con 8 1/2 ho avuto la “vocazione”. Nella vita studio Cinema e vorrei un giorno far parte di questo mondo. Qui, infatti, scrivo di film e serie tv.

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Nanni Moretti, regista, attore, produttore e sceneggiatore, è una pietra miliare del cinema italiano. Ha realizzato pellicole diventate ormai cult e ha dato forma a personaggi tanto riusciti quanto indimenticabili come Michele Apicella, regalandoci espressioni iconiche diventate ormai parte dell’immaginario collettivo come quel “Faccio cose, vedo gente” o il “Te lo meriti Alberto Sordi!”. Nanni Moretti ha alle spalle più di quarant'anni di carriera in cui ha saputo maturare ed esprimere quella sua poetica e ideologia che ci permette oggi di coniare l’aggettivo “morettiano

Tutti i suoi film sono personali, come lui stesso ci ricorda, e in ogni pellicola sono ravvisabili gli elementi profetici, i simboli e le confessioni del suo cinema, ora manifesto, ora diario biografico, ma che in ogni caso ci permette di vedere il mondo circostante e le problematiche sociali filtrate dagli occhi dei suoi alter-ego.

Io sono un autarchico è il primo lungometraggio, diretto e interpretato da Moretti stesso, e girato in Super8; da lì una serie di successi che lo hanno portato fino a Il sol dell’avvenire, uscito nelle sale italiane in anteprima il 20 aprile. In attesa di scoprire cosa Cannes ha in serbo per Moretti, vediamo insieme quelli che sono i tre migliori film del regista.

3. PALOMBELLA ROSSA (1989)

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Michele Apicella (Nanni Moretti), funzionario comunista e giocatore di pallanuoto, per via di un incidente perde la memoria. Questo evento scatena una forte crisi d’identità che lo porta ad una continua ricerca di sé. Si tratta del primo film dichiaratamente politico del regista in quanto emerge lo smarrimento del PCI attraverso la metafora della perdita della memoria del protagonista.

Una pellicola allegorica per evidenziare la mancanza di ambizioni e aspirazioni della sinistra italiana. In sottofondo Franco Battiato con E ti vengo a cercare, musica che rimarrà uno dei punti fondamentali del cinema morettiano.

2. LA STANZA DEL FIGLIO (2001)

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Immagine fotografata

Con questa toccante pellicola, Nanni Moretti si aggiudica la Palma d’Oro a Cannes per il miglior film. Giovanni, personaggio interpretato dal regista stesso, è uno psicoanalista che vive con la moglie e i figli. La loro tranquillità quotidiana viene però sconvolta da un incidente in mare che causa la morte del figlio Andrea. Questa gelida notizia obbliga i genitori ad affrontare il dolore più grande, cioè la perdita di un figlio morto troppo presto e la crudeltà del mondo circostante.

Tutta questa sofferenza si palesa anche nell’ascolto del brano By This River di Brian Eno. Citiamo inoltre  la presenza di Jasmine Trinca, alla sua prima apparizione cinematografica.

1. CARO DIARIO (1993)

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Caro diario è la summa dell’ideologia morettiana, una genuina e innovativa autobiografia. Il regista abbandona Michele Apicella, suo alter ego, per proiettare sullo schermo se stesso, senza alcun tipo di filtro. Sarcastico e a tratti stravagante, è probabilmente il film più riuscito di Nanni Moretti, che lo ha portato anche a vincere la Palma a Cannes come miglior regista.

L’opera è divisa in tre episodi: In vespa, Le isole e Medici. All’inizio, Nanni Moretti gira con la sua vespa tra le strade quasi deserte della capitale fino ad arrivare nel luogo in cui Pier Paolo Pasolini è stato ucciso. Quindi prende avvio il secondo capitolo in cui il protagonista giunge alle Eolie per trovare l’amico Gerardo. L’ultima parte, invece, consiste nei vari e vani tentativi di Moretti di risolvere un problema dermatologico. Una confessione preziosa, pregna di scene diventate cult, che consacra definitivamente il regista nel nostro panorama cinematografico.

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