Nosferatu: il nuovo look del conte Orlok divide il pubblico: è una delusione?
Il dibattito sul web è accesissimo: l’aspetto del Nosferatu di Robert Eggers è deludente rispetto alle altre versioni? Parliamone.
L'aspetto del conte Orlok nel Nosferatu di Robert Eggers è particolarmente diverso rispetto a quello delle due controparti cinematografiche del 1922 e del 1979. Grandi dibattiti si stanno aprendo sul web riguardo il trucco ed i costumi di una figura iconica e dalla vitale importanza per l'intero film come il conte. Una diversità dovuta soprattutto ad un particolare che, almeno inizialmente, potrebbe sembrare "ridicolo"... ma è davvero così?
Il confronto con gli altri Nosferatu
Il personaggio di Nosferatu, nel folklore, affonda le proprie radici principalmente nella mitologia dell’Europa dell’Est. Il termine stesso "Nosferatu" è stato associato a figure come lo strigoi rumeno o il vrykolakas greco, creature notturne emaciate e spesso mostruose. Max Schreck, l'attore che ha interpretato la creatura nel film di Murnau, l'ha messo in scena con carattere folkloristico, attraverso tratti animaleschi, dita allungate e occhi infossati che evocano repulsione.
Il Nosferatu del 1979
Il Nosferatu di Klaus Kinski però è quello che rappresenta a pieno le leggende in quanto queste creature sono sempre rappresentate senza capelli o peli, per sottolineare la loro mostruosità e collegarli ai cadaveri. Il conte Orlok rappresenta una creatura animalesca e ripugnante, che incarna il terrore primordiale e la corruzione.
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Il Nosferatu di Robert Eggers
Durante un'intervista con Variety, Eggers ha parlato dell'aspetto del suo conte Orlok, interpretato da Bill Skåsgard (IT) e ha difeso la sua peculiare scelta di presentarlo con dei baffi, cosa del tutto inaspettata dal pubblico (ma ricordiamo che nel film del 1922, il vampiro ha delle folte sopracciglia).
"Sapevo come volevo che apparisse Orlok. Volevo che fosse il vampiro più spaventoso e disgustoso mai visto, almeno da un po' di tempo a questa parte, quindi sono tornato alle radici delle storie di folklore sui non-morti. Il primo vampiro popolare è stato descritto da persone che credevano che i vampiri esistessero, è un dettaglio importate: lo descrissero così, come un cadavere putrido e non morto che cammina.
E così mi sono posto la domanda: 'Che aspetto ha un nobile della Transilvania morto?' E allora abbiamo messo questo complesso costume ungherese con maniche molto lunghe, delle strane scarpe col tacco alto e un cappello di pelliccia. Ovviamente, anche i baffi. Non potevamo non mettere i baffi: provate a trovare una persona della Transilvania maggiorenne senza baffi. Fa parte della cultura. Se non volete cercare su Google, pensate a Vlad l'Impalatore: perfino Bram Stoker ha avuto il buonsenso di dare i baffi a Dracula nel suo libro."
Il Nosferatu di Skåsgard è ancora piu ripugnate, cadaverico, con pezzi di pelle che cadono dal corpo, ma allo stesso tempo è segno di sessualità repressa, di erotismo, un erotismo che Ellen non riesce a sopprimere e che cerca nel conte. In conclusione, secondo noi, questa nuova versione di Nosferatu non delude affatto.