One Piece, Recensione: il live action Netflix che ci ha sorpreso!

Il live action di One Piece è arrivato! Avrà soddisfatto le aspettative?

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Il live action di One Piece è finalmente arrivato su Netflix questo 31 agosto. Dopo mesi di attesa, numerosi trailer e altrettante anticipazioni, possiamo dare anche noi le nostre prime impressioni sulla serie.

La storia è incentrata su un giovane pirata di nome Luffy e del suo sogno di diventare il prossimo re dei pirati. Il suo viaggio lo porterà ad incontrare i futuri membri del suo equipaggio, che lo accompagneranno verso la Rotta Maggiore in cerca del leggendario tesoro: il One Piece. Essendo un pirata alle prime armi, Luffy si ritroverà ad affrontare numerosi ostacoli tra cui la marina e pericolosi pirati sparsi per il Mare Orientale.

One Piece: un adattamento ben riuscito

Questa prima stagione, diretta da Matt Owens e Steven Maeda, ci mostra l'adattamento del famoso manga di Eiichirō Oda (autore e mangaka dell'opera). La serie è composta da otto episodi e ci presenta la sua prima grande saga denominata "East Blue" o detta anche "Saga del Mare Orientale". All'interno degli episodi ci vengono mostrati alcuni cambiamenti rispetto all' opera animata; ciò è dovuto ai pochi capitoli disponibili impartiti da Netflix che portano ad una frettolosa regia e rapide conclusi in alcune scene. Ma, nonostante tutto, la serie ha saputo adattare bene le avventure di Luffy e rispettare al meglio la trama originale della serie.

Uno dei cambiamenti più apprezzati è la scelta di dare un ruolo da co-protagonista al personaggio di Coby (Morgan Davies). La sua storia, infatti, avanza parallelamente a quella di Luffy in maniera costante fino al termine della serie. Tra il cadetto e il Viceammiraglio Garp (Vincent Regan), nel corso degli episodi, vediamo nascere un rapporto di mentore e allievo. Una relazione nata allo scopo di aiutare la giovane recluta ad assimilare esperienza sul campo e diventare in futuro il difensore della giustizia.

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Una buona scelta dei personaggi

La scelta del cast è stata ben curata sia nell'aspetto visivo, sia nella caratterizzazione dei protagonisti e della azzeccata scelta degli attori. Le diverse personalità dei membri della ciurma di cappello di paglia rispecchiano alla perfezione i personaggi della versione animata giapponese; in particolar modo appreziamo l'ingenuità di Luffy (Iñaki Godoy), l'indifferenza di Zoro (Mackenyu Maeda), l'astuzia della bella Nami (Emily Rudd) e la galanteria di Sanji (Taz Skylar). Convince un po' meno l'interpretazione di Usopp (Jacob Gibson). Tra i pirati più temibili, invece, abbiamo il capitano Buggy (Jeff Ward) che ha da subito sorpreso il fandom per le sue doti attoriali, aggiungendo al personaggio dei tocchi di follia e comicità da clown. Una scelta azzeccata e che si guadagna la luce dei riflettori.

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Anche le diverse storie dei personaggi principali sono state ben eseguite. Il passato dei membri dell'equipaggio viene mostrato nei tempi giusti, dando il giusto spazio per poter esplorare l'infanzia dei pirati di cappello di paglia. Tra tutti, il passato di Nami è quello che ha maggiormente colpito l'opinione pubblica per la sua interpretazione.

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Scene d'azione, ambientazioni e CGI all'altezza

Da quando Neflix ha annunciato la produzione della serie, i fan di tutto il mondo avevano espresso la loro preoccupazione sull'adattamento delle scene d'azione. A sorpresa di tutti, oggi possiamo dire che il live action di One Piece offre un risultato più che discreto; lo possiamo notare negli scontri con la marina, il duello dello spadaccino Zoro e lo scontro con gli uomini-pesce capitanati dal terribile Arlong.

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Un altro aspetto da apprezzare sono le scenografie in cui avvengono le vicende che coinvolgono i pirati di cappello di paglia. In molte scene è stato scelto di adottare una ambientazione notturna; una tecnica di produzione che, all'interno della serie, si usa per coprire e diminuire i possibili errori di grafica. Questa decisione da parte dei produttori non influisce in alcun modo la regia, bensì aiuta molte volte a creare l'atmosfera giusta.

Prima dell'arrivo del live action di One Piece, la CGI è stata oggetto di numerose discussioni all'interno della comunità anime e manga. Il terrore di un ennesimo fallimento, ha mantenuto per mesi in allerta il fandom dell'opera. Basti ricordare, nel lontano 2017, la disastrosa trasposizione dell'anime di Death Note. Per fortuna la serie di One Piece è arrivata e ha dimostrato, già dal primo episodio, una buona CGI; in particolar modo la scena dell'apparizione della mostruosa creatura degli abissi, chiamata Re del mare, che in quel momento passava nelle acque per attentare alla vita del piccolo Luffy.

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Il finale e una possibile seconda stagione?

Questa prima stagione si conclude con la sconfitta del terribile uomo-pesce Arlong e di un primo confronto con il vice-ammiraglio Garp (quest'ultimo non avviene nella serie originale). L'impresa compiuta dai pirati di Monkey D. Luffy ha scosso l'intero Mare Orientale e ha attirato l'attenzione del suo prossimo nemico. Possiamo vedere nell'ultimo episodio della serie, prima dei titoli di coda, l'apparizione di un particolare personaggio. Stiamo parlando di Smoker (Viceammiraglio della marina), nonché futuro persecutore di Luffy nella seguente saga. Pertanto, un seconda stagione è possibile e il materiale da adattare di certo non manca.

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Per chi fosse interessato a proseguire la storia di One Piece, può tranquillamente riprendere le vicende accadute nella serie dall'episodio 45 dell'anime. Tutti gli episodi sono disponibili sulla piattaforma di Crunchyroll. Infine ricordiamo che, a breve, la serie animata arriverà nelle reti Mediaset da dove si era interrotto.

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7.5

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Il live action di One Piece è finalmente approdato su Netflix e ha soddisfatto le aspettative dei numerosi fan, e non, di tutto il mondo. La serie ha saputo rispettare, nonostante qualche cambiamento, l'adattamento della sua controparte animata senza alterare la storia e i personaggi. Tra buone scene d'azione e corretto uso della CGI, l'opera è stata in grado di offrire un'esperienza unica.

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