Peter Pan & Wendy, Recensione – Un live action sottotono

Peter Pan & Wendy è il nuovo live action firmato Disney che però fatica un po’ a trascinarci sull’Isola che non c’è.

Peter Pan & Wendy, Recensione – Un live action sottotono

Peter Pan & Wendy è il nuovo lungometraggio firmato Disney, disponibile esclusivamente in streaming sulla piattaforma online. Ormai siamo abituati in questi anni a vedere continui live action più o meno fedeli alle storie dei classici Disney, da Cenerentola (2015) a La bella e la bestia (2017) fino ad arrivare all’attesissimo La sirenetta, che debutterà in sala dal prossimo 24 maggio.

Questa volta è però il turno di Peter Pan, celebre personaggio di fantasia nato all’inizio del 1900 dalla penna dello scrittore J.M. Barrie, da cui derivano vari adattamenti teatrali e cinematografici che ci hanno portato fino all’ultimo sforzo di Disney di cui andremo a parlare.

Dal successo del cartone Le avventure di Peter Pan, film d’animazione del 1953, si sono susseguiti una serie di pellicole che hanno reinterpretato la storia del bambino che non voleva crescere in maniera più o meno innovativa come Peter Pan (2003) di P. G. Hogan oppure Hook (2001), un sequel diretto da Steven Spielberg, dove Peter Pan, interpretato da Robin Williams, è diventato grande, è cresciuto.

Peter Pan & Wendy, invece, si rifà a tutta questa tradizione mettendo in scena personaggi con caratteristiche specifiche talvolta dovute alla questione del politically correct. Non sono nuove, infatti, le accuse di maschilismo e razzismo (ad esempio sui pellerossa) rivolte contro il protagonista del cartone Disney.

David Lowery, regista di Peter Pan & Wendy si è dunque dovuto adattare alla società attuale creando un Peter meno orgoglioso che fa da spalla ad una Wendy, invece, meno “mamma” e più protagonista.

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Ritorno sull'Isola che non c'è

Tutti almeno una volta abbiamo sentito parlare della storia di Peter Pan, tra bimbi perduti sull’Isola che non c’è e la paura di crescere, di rimanere perennemente bambini. Wendy è la sorella maggiore di John e Michael, che sente addosso il peso di diventare adulta. Una sera dalla finestra entra Peter Pan, protagonista delle favole della buonanotte raccontate ai fratelli.

Peter Pan inizia a cercare la propria ombra per poi trasportare i tre bambini sull’Isola che non c’è, grazie all’aiuto della polvere di fata della fedele Trilli. Qui i protagonisti incontreranno i bimbi sperduti e combatteranno contro la ciurma capitanata da James Hook, meglio noto come Capitan Uncino.

I protagonisti di Peter Pan & Wendy sono interpretati per lo più da attori alle prime armi, unico nome di rilievo è Jude Law che interpreta il villaIn del classico Disney, questa volta con una storia alle spalle e con un background più approfondito. Wendy, invece, è Ever Anderson (figlia di Milla Jovovich e Paul Anderson), ancora acerba data l’età, ma indicata per il ruolo interpretato. Tra gli altri, tutti poco noti e senza genitori celebri, citiamo Alexander Molony che presta il volto a Peter Pan.

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Immagine fotografata

L'influenza del "politicamente corretto"

Nonostante David Lowery sia spesso fedele al racconto classico, si notano sostanziali differenze. Come già detto il film si incentra più su Wendy che su Peter Pan, che smette di essere l’eroe assoluto e la sua figura ha bisogno dell’appoggio di personaggi femminili da Trilli a Wendy a Giglio Tigrato. I pirati sono poco caratterizzati ed appaiono come una massa indistinta fatta eccezione per Capitan Uncino e Spugna.

Anche i bimbi sperduti hanno poco screen time, non riusciamo ad empatizzare con loro e manca quel senso di tribù che li caratterizzava nel cartone. Nessun accenno poi alle sirene, che nel racconto Disney rappresentavano la parte più vanesia, cadendo ai piedi di Peter Pan. Anche Trilli perde rilievo e da nemica, appare subito come complice di Wendy.

Cosa non va in Peter Pan & Wendy?

Peter Pan & Wendy ha dell’ottimo potenziale, non sfruttato sempre al meglio. Elementi tecnici e CGI sono poco utilizzati dal momento che ci sono poche ambientazioni differenti. Inoltre i toni freddi della fotografia, uniti ad un’Isola spoglia e poco caratterizzata, fanno assumere dei tratti cupi ad una pellicola che, invece, dovrebbe brillare grazie alla polvere di fata.

Il lungometraggio si perde anche per l’assenza della musica originale, fatta eccezione per qualche piccolo accenno da parte dei pirati. Disney cerca comunque di non deludere gli spettatori senza stravolgere la storia e puntando sull’effetto nostalgia. Questo però non basta. Peter Pan & Wendy rimane un film godibile che però fatica trascinarci su quell’Isola che da bambini ci aveva fatto sognare.

Peter Pan & Wendy

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Peter Pan & Wendy

Peter Pan & Wendy è il nuovo lungometraggio firmato Disney che però sembra non decollare mai. Rimane fedele al cartone classico, modificando alcuni personaggi a causa della questione del politicamente corretto. La protagonista è Wendy, Peter Pan si regge sulle altre figure femminili e né i pirati né i bimbi sperduti sono ben caratterizzati. Jude Law, nei panni di Capitan Uncino rimane il dettaglio più interessante. Nel complesso la pellicola è piacevole ma non sfrutta abbastanza il suo potenziale

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