eSport: a Tokyo la prima palestra gaming
Giappone, Tokyo: a maggio ha aperto ufficialmente i battenti la prima palestra al mondo per gli esport. Che servizi offre e come funziona?
Giappone - A Tokyo ha aperto la prima vera e propria palestra eSport al mondo aperta a tutti.
Se solitamente per accedere a questi luoghi bisognava prima intraprendere una carriera professionistica in qualche videogioco competitivo, la palestra di Tokyo sdogana questo tipo di prerequisito.
Come funziona la palestra eSport di Tokyo?
I gamer possono prenotare slot di 3 ore al PC e pagare giocatori professionisti per sessioni di coaching per migliorare il proprio gameplay.
Ma facciamo un passo indietro e scopriamo tutti i dettagli di questa palestra.
La palestra eSport è di proprietà... della Metropolitana di Tokyo
La palestra eSport a Tokyo, aperta ufficialmente il 19 maggio, è di proprietà della Tokyo Metro Co. ovvero della Metropolitana di Tokyo, in associazione con un'azienda che si occupa di formazione per la carriera videoludica, la Gecipe inc..
Tokyo Metro ha aperto i propri spazi gaming in una struttura di proprietà, adiacente ad una delle fermate della metropolitana nel quartiere Kita, Tokyo.
L'attività di coaching sarà svolto da professionisti del gaming e saranno disponibili corsi per consentire ai giocatori di partecipare ai provini necessari per entrare in squadre professionistiche. Sarà la prima struttura di eSport in Giappone a fornire un servizio di abbonamento mensile con coaching professionale.
Quanto costa questa palestra? Esattamente come le palestre per allenamenti fisici, per accedervi è necessario abbonarsi con una quota associativa mensile, che si aggira attorno ai 40 euro (5.500 yen).
Pagando una quota extra di circa 20 euro all'ora (2.700 yen), è possibile essere seguito da un coach, ovvero un gamer professionista, per migliorare le proprie prestazioni di gioco. Inoltre, esattamente come nelle palestre che tutti noi conosciamo, ci sono anche corsi annuali specifici per ogni gioco, al costo di 90 euro al mese (12.000 yen).
La metropolitana di Tokyo nel prossimo futuro potrebbe creare più palestre lungo le sue linee della metropolitana, nel frattempo, è già in cantiere l'idea di istituire i propri tornei con premi in denaro fino a 750.000 euro (100 milioni di yen).
eSport: le più avanzate strutture per il gaming in Asia
La nuova palestra del Giappone è una delle ultime più avanzate strutture dedicate al mondo degli eSport che sono state recentemente aperte in Asia. Vediamo assieme dove e quali strutture tra le più sorprendenti sono state aperte di recente.
Singapore
A febbraio 2020, a Singapore, è stato aperto il primo spazio in Asia di coworking aperto 24 ore su 24 dedicato completamente agli eSport.
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Lo spazio di 750 metri quadrati, chiamato semplicemente The Gym, include aree di gioco, funzionalità di live streaming e spazi per eventi.
Neo Yong Aik, il fondatore di The Gym e CEO di NEO.TM, azienda di produzione audio visiva e di eventi, ha dichiarato:
Gli eSport in Asia sono diventati mainstream, non c'è dubbio. Ci sono milioni di giovani che giocano sui loro telefoni cellulari e da PC, manca però un approccio professionale al gaming. É necessario creare luoghi che non solo forniscano uno spazio in cui gli individui e le squadre possano esercitarsi e competere, ma dove possano anche acquisire le giuste abitudini e le migliori tecniche per la loro carriera videoludica.
Neo Yong Aik, fondatore di The Gym e CEO di NEO.TM
Corea del Sud
In Corea del Sud, il team professionistico T1, il cui membro più famoso è il giocatore di League of Legends Faker, l'anno scorso ha costruito uno spazio che sembra essere stato progettato proprio con la finalità auspicata dal fondatore di The Gym.
Parliamo di una struttura nuova di zecca alta 10 piani nel distretto di Gangnam a Seoul.
Circa 70 giocatori professionisti hanno accesso a una palestra sponsorizzata da Nike. Qui vengono seguiti da nutrizionisti, coach per l'allenamento fisico e mentale, possono seguire lezioni di lingua inglese e attività creative e ricreative per migliorare le capacità strategiche. Non mancano poi di certo altri privilegi come bar-café e chef stellati a preparare i pasti. Stando a quanto dichiarato da John Kim, direttore operativo di T1 "questo è tutto ciò di cui i giocatori hanno bisogno per dare il meglio di sé".
Cina
Anche la Cina non passa di certo inosservata per quanto riguarda il mondo videoludico competitivo, compiendo degli investimenti da capogiro. Una delle notizie più clamorose, Shanghai punta ad essere la capitale degli eSport con uno spazio di 500 mila metri quadrati che comprende un'arena eSport da 6.000 posti, hotel, spazi e luoghi ricreativi che si ricollegano al mondo del gaming. Il costo? Poco meno di 1 miliardo di euro.