Psyco compie 60 anni: tutte le curiosità sul film

Tutte le curiosità che (forse) non conoscevi su Psyco, il capolavoro di Alfred Hitchcock che ha cambiato il genere horror al cinema

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A 60 anni dalla prima proiezione al cinema, il 10 ottobre torna al cinema la pietra miliare del genere horror che ha cambiato totalmente il modo di concepire e realizzare i film di paura e terrore. Stiamo parlando di Psyco, una delle opere maestre di Alfred Hitchcock. Svisceriamo insieme tutte le curiosità che (forse) non conoscevi sul film.

Psyco: tratto da un romanzo, tratto da una storia vera

Ed Gein, il serial killer che ha ispirato Psyco 10039107
Ed Gein, il serial killer che ha ispirato Psyco

Sembra quasi un gioco di scatole cinesi a raccontarlo oggi! Alfred Hitchcock lesse l’omonimo romanzo scritto da Robert Bloch e pubblicato nel 1959. Il regista e produttore rimase particolarmente affascinato dalla storia e decise di acquisirne i diritti per produrne un film.

A sua volta, Bloch trasse ispirazione da una storia tristemente vera riguardo il serial killer Ed Gein. Ufficialmente, Gein è stato riconosciuto colpevole di due omicidi ma si sono sempre avuti fortissimi sospetti che durante la sua folle attività tra il 1947 ed il 1957 uccise molte più persone. La sua brutalità e la necrofilia che commetteva non solo sulle sue vittime, ma anche su corpi seppelliti, violando le bare, lo hanno reso molto noto alla cronaca nazionale statunitense.

La sua persona non ha ispirato solo Bloch ed Hitchcock per Psyco, ma anche diversi personaggi e macabri protagonisti di serie tv e film, anch’essi tra l’annovero delle produzioni audiovisive più conosciuti nella storia. Solo per citarne alcuni: Non aprite quella porta, Il silenzio degli innocenti e il personaggio di Bloody Face in American Horror Story: Asylum.

Gestione ottimale delle risorse economiche

Psyco all’uscita nelle sale ricavò oltre 50 milioni di dollari. Il budget per girare il film? 40.000 dollari e fu girato nell’arco di un solo anno quasi del tutto negli Universal Studios.

Questo ha significato un risparmio notevole nell’uso del budget. Non utilizzare location sparse significa ridurre i costi di spostamento delle varie troupe nelle location adibite: pernottamento, cibarie varie, noleggio attrezzature, spedizione delle stesse… insomma. Un risparmio notevole! Inoltre, anche la scelta di girare il film in bianco e nero incise in modo favorevole sul budget. Il Technicolor era la modalità prevalente con cui i film venivano girati.

Nonostante fosse fortemente utilizzato, il costo per registrare pellicole con questa tecnica era ancora costoso. Per cui, una delle ragioni dell’utilizzo del bianco e nero fu anche per ragioni di budget. Ma non solo, come vedremo ora.

Scelte registiche da premio Oscar

Il film Psyco è andato molto vicino a sollevare la famosa statuetta holliwoodiana. 

Infatti, fu candidato a quattro premi: miglior regista, migliore attrice non protagonista, migliore fotografia e miglior scenografia.

Non ha vinto nessun premio, ma fu scelto nel 1992 per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America e l’American Film Institute lo ha classificato tra i 100 migliori film di tutti i tempi.

Le cose curiose non finiscono qui. Ci siamo lasciati nel paragrafo precedente con il perché Hitchcock ha scelto di girare il film in bianco e nero. Le ragioni di costo le abbiamo già esplicate, ma c’è un altro elemento molto importante da considerare. Hitchcock aveva la necessità di aggirare il Codice Hays conosciuto anche come Production Code. Questo codice, promulgato dalla Motion Picture Association of America a partire dagli anni 30 e valido fino alla fine degli anni 60, dettava una serie di linee guida morali nella produzione cinematografica statunitense. E tra le cose che non erano concesse da questo codice etico, c’era il non mostrare scene di violenza o sessuali troppo esplicite e in cui si vedesse del sangue.

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    Alfred Hitchcock decise quindi di girare Psyco in bianco e nero per evitare problemi con la censura. Tutto quello che nel film ai nostri occhi appare sangue, in realtà era della fumante cioccolata calda!

    Un’opera studiata da tutti

    Psyco è diventato una pietra miliare del cinema ed è un’opera ampiamente studiata da chi vuole intraprendere la carriera di regista o sceneggiatore. Ti diamo solo alcuni esempi.

    Il film comincia mostrandoci le peripezia di una donna, che pensiamo possa essere la protagonista, ma solo in una fase successiva si scopre non esserlo. La finta protagonista ruba i soldi nell’ufficio del proprio capo, la vediamo scappare, e solo delle voci di sottofondo nell’atto che si svolge al presente ci fanno capire cosa è accaduto poco prima. Questo è uno dei primi esempi di flashback sonoro nel cinema.

    Hitchcock inoltre è conosciuto per l’utilizzo maniacale delle inquadrature, per risaltare gli aspetti psicologici dei personaggi, ma anche di elementi in scena quali ad esempio gli specchi, per mettere in evidenza agli occhi dello spettatore il conflitto interiore dei protagonisti e la molteplicità di personalità.

    Una settimana per 45 secondi

    Cosa significa una settimana per 45 secondi? Significa esattamente questo.

    La famosa scena della doccia dura appena 45 secondi ma fu necessaria una settimana per poterla registrare da 72 posizioni e 35 inquadrature diverse. Infine, la scelta registica in fase di montaggio di tenere un ritmo serrato nelle sequenze che si succedevano aveva il preciso scopo di aumentare la paura e sottolineare la freneticità del momento vissuto a schermo. E i famosi stridii di violino? Inizialmente Hitchcock aveva pensato di presentare la scena senza musica, ma ben presto capì che quegli stridii somigliavano a grida umane e ne fu entusiasta.

    Psyco nella cultura pop

    Psyco ha avuto negli anni successivi dei sequel, documentari, prequel, remake e parodie (sapevi che la prima parodia di Psyco è italiana, con protagonista Raimondo Vianello?) ed ha ispirato generazioni di registi e scenografi dell’horror e non solo.

    Molti film, opere televisive e cartoni animati presentano tributi a quest’opera, primi fra tutti, I Simpsons!

    Andrai a vedere al cinema questa pietra miliare dell’horror? Noi te lo consigliamo vivamente!

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