Recensione: White Day 2 The Flower That Tells Lies

Avventuriamoci in cerca di risposte nel nuovo capitolo della saga di White Day. Ecco la recensione di White Day 2: The Flower That Tells Lies!

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White Day 2: The Flower That Tell Lies è il gioco survival horror coreano sviluppato da Rootnstudio Limited, sequel diretto dal primo capitolo della saga di White Day che riprende subito gli eventi del finale dello stesso. Un mix di lingua e cultura coreana riparte nella Yeondu High School dove dopo il tragico incendio cercheremo di carpire informazioni sull'accaduto... anche se noi già sappiamo...

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White Day 2

White Day 2: Tre visioni per una singola storia

Come dice l'esplicativo sottotitolo, in questo gioco intraprenderemo tre differenti storie cercando di capire cosa è effettivamente successo durante la prima notte di terrore alla Yeondu High School. Nella seconda notte di terrore, quattro persone fanno il loro ritorno a scuola in cerca di risposte sulle misteriose scomparse.

In ogni episodio controlliamo un protagonista diverso e con storie che si intrecciano tra loro. Il primo episodio, forse il più blando dei tre, segue le vicende di Jang Sung-tae e Jung Soo-jin, due studenti che si sono intrufolati nell’istituto venendo a contatto con i presenze non molto piacevoli. Nel secondo episodio useremo quello che mi sembra sia un ex docente della scuola, Kang Seo-yeon, in cerca di risposte sulla scomparsa del padre all’interno della scuola. Nel terzo e ultimo episodio, il più breve dei tre, la studentessa del primo anno Yoo Ji-min cercherà un modo per dare pace allo spirito di Han Na-young.

La cosa interessante sta nel fatto che se anche ogni personaggio sia dentro la scuola per un motivo diverso, le loro storie andranno a intrecciarsi man mano che avanzeremo nel gioco. State attenti perché così come nel primo capitolo ci saranno dei dialoghi in cui farete delle scelte e queste andranno a influenzare sia i finali del gioco che il gameplay degli altri episodi (quindi pensate bene a cosa rispondere perché sbagliare anche solo una risposta porterà alla bad ending).

La trama è abbastanza di facile comprensione ma purtroppo non così emozionante, condita anche dal fotto che bisogna aver giocato al primo capitolo per provare qualche emozione in più dato che è tutto un seguito. Molto più interessanti invece i documenti che svelano diversi retroscena su cose accadute all’interno dell’istituto anni prima che diventasse una scuola.

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White Day 3

White Day 2: stessa solfa fatta peggio

Questo capitolo non si discosta assolutamente dal primo, anzi, ripropone le stesse meccaniche ma sacrificando la complessità di alcuni enigmi rendendoli veramente banali per dare più spazio alla ricerca di passaggi, oggetti, numeri o indizi facendoci muovere da un lato all'altro della scuola aspettando la prossima cutscene. Ammetto che il fatto di non avere continui jumpscare mi è piaciuto dato che rende tutto molto più tachicardico senza mai far scendere l'adrenalina ma ho avuto questa sensazione solo per un paio di parti in tutto il gioco.

Tornando agli enigmi e al gameplay capiterà spesso di trovarci disorientati mentre esploriamo l’istituto alla ricerca di non si sa bene cosa; sarà solo grazie alla raccolta di documenti che riusciremo a capire come avanzare nella trama. Meno male che c'è una minimappa fatta bene altrimenti ci si perderebbe facile anche perché la scuola non é proprio piccolissima.

In tutto questo ricordiamoci che non siamo soli mentre esploriamo le classi della scuola, ma saremo costantemente inseguiti da un fantasma o da esseri umani posseduti. Incontrare uno di questi esseri non significa per forza game over, tranne in alcune sezioni. Purtroppo a differenza del primo non avremo la possibilità di nasconderci o di interagire con oggetti come gli interruttori della luce rendendo distruggendo a mio parere totalmente la meccanica dello stealth. L'unico modo per difenderci sarà una macchinetta che useremo per fotografare i fantasmi rendendoli inoffensivi per qualche istante, munizioni non infinite ma reperibili nella mappa (Outlast vibes).

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White Day 4

Puntiamo sulle atmosfere

Parliamo di una cosa che proprio non mi ha convinto: la grafica. Io ho giocato il titolo per Xbox serie S e, capisco che non si tratta di un tripla A ma sotto quell'aspetto ci sono moltissime cose da sistemare. Personaggi piatti, legnosi e poco credibili, con poca personalità dettata anche da un pessimo lipsinc nei filmati che, spero sia successo solo a me, ma in alcune cutscene avevano dei momenti di lag ben marcati. Risultando scattosi e molto brutti da vedere, salvati solo dalla trama stessa che te li faceva seguire per capire come andava avanti la storia.

Per non parlare di azioni effettuate dal personaggio come l'apertura delle porte che in alcuni casi vengono caricate in ritardo, o il caricamento prolungato di alcune scene.

Il sonoro, invece, è l’elemento che spicca di più grazie a effetti ben studiati che arricchiscono un viaggio altrimenti vuoto e lento. C'é stato dello studio nella cura del suono e del sottofondo a mio parere mai banale e sempre incalzante. Per fortuna, altrimenti in certi intermezzi in cui ci si ritrova a vagare per la mappa senza meta mi sarei addormentato.

White Day 2: in conclusione

Allora bisogna dire le cose come stanno. Non sempre il 2 è meglio dell'1. In questo caso siamo tutti d'accordo che per essere quantomeno paragonabile al primo capitolo White Day 2 avrà bisogno di patch correttive e magari anche in quel caso non so se ci arriverà. Un titolo horror che io mi sento di consigliare con riserva a chi abbia giocato il primo con la consapevolezza che si andrà calando. Un potenziale a mio parere sprecato.

Voto:

6

White Day 2 The Flower That Tells Lies

White Day 2 The Flower That Tells Lies è un'occasione sprecata di migliorare qualcosa di molto bello. Il primo capitolo è stato un titolo godibile ma viene purtroppo minato da questo. La Yeondu High School si rivela ancora una volta come un'ambientazione molto bella e inquietante anche se con momenti dispersivi di gameplay. Stealth game che perde il suo status in cambio di qualcosa di più energico e frenetico cercando di mantenere sempre alto il livello di ansia e di inquietudine. Una lode alla ricerca quasi impeccabile delle musiche e dei rumori di sottofondo.

  • Musiche e sonoro ben studiate

  • Ambientazione interessante

  • Molto dispersivo

  • Enigmi blandi e poco congeniati

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